Cookies al muesli e cocco

Cookies al muesli e cocco

“…Era una notte buia e tempestosa….grigi nembi carichi di pioggia e oscuri presagi si addensavano all’orizzonte.
Lampi di luce rompevano a tratti l’oscurità soffocante, e cupi tuoni risuonavano in lontanza, simili a echi provenienti da mondi remoti e terrificanti…”

no non è l’inizio di un film o un libro horror, come si potrebbe pensare…
è cio che accadeva intorno a me mentre mi apprestavo a fotografare i cookies al muesli e cocco, qualche mattinata fa.
in realtà non era neppure notte, anche se a guardar il cielo e l’oscurità si poteva tranquillamente dire il contrario.
un mattina più incavolata non la potevo trovare.
tra l’altro avevano pure chiuso le scuole, allarme rosso così dicevano. o allerta rossa. qualcosa del genere.
di fatto, per fortuna, apparte piovere, l’oscurità notturna, e qualche tuono, non è successo niente di particolarmente drammatico.
niente di drammatico? ma che dico… mi sono venute delle foto orribili per i miei cookies al muesli e cocco!
erano venuti così cariiiiniiiii.

Cornish fairings – biscotti speziati della Cornovaglia

Cornish fairings - biscotti speziati della Cornovaglia

Il delirio all’hotel sembra oramai non avere fine.
Oltre all’invasione del parendato ci s’è messa anche la caldaia bruciata.
E’ tipo una settimana che siamo senza acqua calda, per la gioia nostra e dei clienti, che tanto in questo periodo latitano.
Quindi anche lavare i piatti, e le ciotole post-dolce si trasforma in una tortura inenarrabile.
Perchè la nostra acqua non ha mezzi termini. O scende a bollore, o congelata.
Non sapete le maledizioni in aramaico antico che ci lanciamo quando qualcuno usa l’ acqua bollente e poi dimentica di fare scorrere l’acqua fredda per rimportarla a temperatura “umana”, quello che arriva dopo e apre il rubinetto si becca un’ustione di 3° grado assicurata. matematico.
Lo stesso per l’acqua fredda.
Frigorifero?
Ma a che serve l’acqua in frigo d’estate quando hai un collegamento diretto con i ghiacciai perenni dell’antartide?
Un giorno o l’altro non mi meraviglierei se uscisse pure un pinguino dallo scarico.
Quindi tra caos e acqua fredda mi sono trovata una ricettina proprio easy da fare, che impiegassi poco tempo e sporcassi davvero il minimo!
Ed è così, che sfogliando il libro di Pam Corbin, che si intola Dolci, ho trovato i Cornish Fairings, dei biscottini semplici semplici che si potevano fare a mano o con il mixer.
Ho optato per il mixer, tanto o ciotola o mixer qualcosa dovevo pur sporcare, così mi sono lasciata prendere dalla pigrizia 😛
I cornish fairings, come racconta Pam : “…Tipici della Cornovaglia, questi biscotti sono speziati e croccanti, di colore scuro e con profonde crepe in superficie. Il nome deriva dalle antiche fiere di paese che animavano la regione, occasioni di festa e di commercio durante le quali queste delizie erano vendute ai visitatori come souvenir da portar a casa”.
inutile dire che quando ho letto “Cornovaglia” “antiche fiere” e “profonde crepe” mi sono subito esaltata e li ho voluti provare!!!!

Dragotti – I biscotti a forma di drago

Dragotti - I biscotti a forma di drago

Dragotti un po’ perché sono biscotti, un po’ perché sono cicciotti.
mi mancavano giusto i draghi in sovrappeso.
dalla mia cucina di magro non esce mai niente. me compresa!
ho giusto giusto esagerato un’attimino con il lievito nella pastafrolla, e POF…DRAGHI OBESOTTI PER TUTTI!
ma tanto i miei cuginetti non c’hanno fatto caso! dici draghi a dei bambini e non stanno mica lì a guardare il pel nell’uovo, obeso, magro? chissene! le alette ce l’hanno, le cornina pure, la codina c’è!
eh allora sono draghi….semplice, lineare.
e poi draghi al cioccolato?
meglio ancora!
mi son beccata il cazziatone perchè non li ho portati a casa. li voleva pure il mio ragazzo. età anagrafica 42. ecco. mai sottovalutare l’attrattiva di un dragotto al cioccolato.
buoni erano buoni. su questo non c’è dubbio.
ma sono riuscita a mangiarne solo 1. peccato. avrei fatto volentieri il bis.