Month: Aprile 2023

Rotolo red velvet e panna

Rotolo red velvet e panna
Rotolo red velvet e panna

Rotolo red velvet e panna

Il rotolo red velvet è una variante della classica pasta biscotto: un rotolo rosso come il velluto e farcito con panna fresca montata (se di stagione, potere aggiungere delle fragole fresche tagliate a cubetti o una manciata di frutti di bosco).
Si tratta di una ricetta facile da preparare ma di grande effetto, grazie al contrasto di colori rosso-bianco. Un dolce ideale da gustare a merenda accompagnato da una tazza di the (magari ai frutti rossi o alle fragole), o da servire ai vostri ospiti come dessert di fine pasto, sorprendendoli con uno sforzo e una spesa minima. I vostri ospiti rimarranno a bocca aperta, sia per l’effetto scenico del dolce sia per il suo gusto.

Che ne dite, lo provate?

 

Ingredienti:

4 uova
80 gr di zucchero
70 gr di farina
Colorante alimentare rosso
1 bustina di vanillina
250 ml di panna fresca

 

Procedimento:

Preparare la pasta biscotto iniziando con il preriscaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola, montare le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche.

Aggiungere la farina mescolando dal basso verso l’alto, delicatamente.

Aggiungere infine il colorante rosso e la bustina di vanillina e mescolare bene.

Rivestire una teglia di carta forno e trasferirvi il composto creando uno strato omogeneo.

Infornare a 180 gradi e cuocere per circa 10 minuti.

Nel frattempo, montare la panna fresca in una ciotola con lo sbattitore, ottenendo una consistenza non troppo dura.

Sfornare la pasta biscotto, rovesciarla sopra ad un canovaccio leggermente umido e farcirla con la panna fresca (aiutatevi con un cucchiaio o una spatola).

Arrotolare il pan di spagna facendolo scorrere con il canovaccio.

Avvolgere il rotolo con la carta pellicola e tenerlo in frigorifero fino al momento di servire, in modo che si compatti.

Servire il Rotolo red velvet e panna tagliato a fette, e conservare in frigorifero per 1-2 giorni al massimo.

Focaccia araba

Focaccia araba
Focaccia araba

Focaccia araba

La focaccia araba (conosciuta anche come “pita”),  è un cibo della tradizione orientale, preparata con farina, acqua, olio e sale (senza lievito), cotta in padella per una decina di minuti.

Una focaccia ideale da servire come happy hour, accompagnata con salse (hummus, salsa yogurt, baba ganush, tzatziki, mousse salate) o farcita con affettati (prosciutto crudo, bresaola, ecc) e formaggi spalmabili (es. stracchino, formaggio Philadelphia, ricotta, yogurt greco).

Questa Focaccia araba è speciale perché unisce la leggerezza del pane arabo (realizzato senza lievito e la cui ricetta è descritta al seguente link http://blog.giallozafferano.it/unacucinadasingle/2125-2/) al gusto delle focaccine cotte in padella; una ricetta facile e gustosa per un pane che può essere servito con salumi, verdure grigliate o una semplice insalata.

Vi svelo un segreto: mia madre, quando è in preda ad un attacco di fame verso le 6 del pomeriggio, prepara una focaccina “al volo” e la mangia spalmandovi sopra un velo di maionese e qualche fetta di prosciutto crudo… che bontà!

Meno male che lei è così generosa da condividere il suo “happy hour” con la sua dolce e amata figliola 😉

Ingredienti:

100 gr di farina

50 ml di acqua tiepida

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Sale q.b.

 

 

Procedimento:

Unire tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastare a mano per ottenere un panetto morbido e omogeneo.

Infarinare una spianatoia.

Stendere il panetto su una spianatoia allargandolo con le punta delle dita, cercando di dargli una forma rotonda, come quella della padella in cui andrete a cuocere la focaccina.

Ungere una padella antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva e, quando sarà calda, cuocervi la focaccina per 4-5 minuti per lato, a fiamma media, coprendo la padella con il coperchio, in modo da far distribuire il calore uniformemente.

Spadellare la focaccia araba e servirla subito, accompagnata da salse o farcita con salumi e formaggi!!

Risotto salame e zafferano

Risotto salame e zafferano
Risotto salame e zafferano

Risotto salame e zafferano

Cosa c’è di più buono per scaldare una fredda giornata invernale o autunnale? Un risotto caldo, cremoso e avvolgente, senza ombra di dubbio! Una ricetta economica e facile per un primo piatto saporito, a base di  riso (vi consiglio di usare il Carnaroli, il Vialone o il Roma, poiché hanno chicchi grandi e consistenti e dunque sono particolarmente adatti ai risotti), salame cacciatorino e zafferano.

Una curiosità: in Oriente, nell’antichità, lo zafferano era considerata una spezia così preziosa e raffinata che era sinonimo di ricchezza materiale e spirituale, di benessere, gioia e felicità! Ancora oggi, in Oriente, si  regala lo zafferano per augurare vita lunga e prosperità a chi lo riceve.
Questo primo piatto è perfetto da mangiare per un pranzo veloce oppure da servire ai vostri ospiti, magari preceduto da un antipasto a base di salumi, olive, patè e crostini di pane.
Che ne dite, vi ho convinto?

 

Ingredienti per 1 porzione:
100 gr di riso Carnaroli, Vialone o Roma
1 spicchio d’aglio
4-5 fette di salame cacciatorino
300 ml di brodo vegetale
Una bustina di zafferano
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di burro
Sale

 

 

Procedimento:
Tagliare le fette di salame cacciatorino a striscioline.
In un tegame, rosolare un spicchio d’aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, poi aggiungere le strisce di salame e cuocere per 5-6 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
Scaldare il brodo in un tegame e sciogliervi la bustina di zafferano.
Versare il riso nel tegame con il brodo e cuocere a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto per evitare che il riso si attacchi alle pareti del tegame.
Qualche minuto prima di ultimare la cottura, aggiungere una noce di burro burro e una spolverata di parmigiano grattugiato, quindi mantecare fino al momento di servire.
Servire il risotto salame e zafferano caldo.

Girelle al patè

Girelle al patè
Girelle al patè

Girelle al patè

Sapevate che l’aperitivo è nato niente po po di meno che nell’antica Grecia, dove il famoso medico Ippocrate inventò una bevanda per curare i disturbi di inappetenza dei propri pazienti?!?

Eh si, una bevanda amarognola preparata con vino e assenzio che induceva appetito proprio per via della nota amara racchiusa in essa.

E’ proprio vero: i greci ne sapevano sempre una più del diavolo!

Credevamo di essere noi italiani gli inventori del Sanbitter e dello Spritz da gustare alle 6 del pomeriggio?!?

Beh, però, in un certo senso, non è totalmente sbagliato, se si pensa che sul finire dell’800, in una nota fabbrica torinese nacque la bevanda destinata poi a diventare l’aperitivo per eccellenza di tutto il ‘900 italiano: il vermouth.

Stasera ho invitato degli amici per l’aperitivo e ho pensato di non servire le solite patatine, olive e salatini (le classiche ciotoline con pistacchi, anacardi e nocciole) ma di preparare queste friabili girelle ripiene di paté di olive nere, realizzate in pochi minuti e con una minima spesa.

Semplice, veloce ed economico.

Bello, vero?! Io le ho accompagnate con tartine salate, pizzette rustiche di pasta sfoglia e innaffiato il tutto con Spritz e calici di vino bianco. Che ne dite, vi ho convinto?!?! Tranquilli, la prossima volta inviterò anche voi 🙂

 

Ingredienti:

un rotolo di pasta sfoglia rettangolare

1/2 confezione di paté di olive nere

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 200 gradi.

Rivestire una teglia di carta forno.

Srotolare la pasta sfoglia e spalmarvi sopra il paté di olive nere (aiutatevi con un coltello).

Arrotolare la pasta sfoglia su se stessa e poi, con l’aiuto di un coltello da cucina, tagliare il rotolo a fette non troppo sottili.

Adagiare ogni rotella sulla teglia rivestita di carta forno.

Infornare e cuocere per 15 minuti, fino a doratura.

Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Insalata di pasta fredda

Insalata di pasta fredda
Insalata di pasta fredda

Insalata di pasta fredda

Un tipico primo piatto estivo che permette di “svuotare il frigorifero” perché vige la regola: butta nel piatto tutti gli avanzi.

L’Insalata di pasta fredda è ideale per i pranzi in riva al mare o per le scampagnate fuori porta, inserendo nuovi ingredienti di volta in volta differenziati: olive, cubetti di prosciutto cotto, formagggio feta, dadini di pollo grigliato, tonno, giardiniera, carote a julienne, uova sode, wurstel a rondelle, verdure grigliate (es. zucchine, melanzane, peperoni), verdure sottaceto, ecc.

Io preparo l’Insalata di pasta fredda sempre in grandi quantitativi, in modo da consumarla in più pasti e magari anche per la pausa pranzo in ufficio.

 

Ingredienti per 2 porzioni:

150 gr di pasta corta (pennette, fusilli, farfalle)

4-5 foglie di radicchio

una manciata di foglie di rucola

150 gr di pomodori pachino

30 gr di olive nere denocciolate (o olive verdi)

1 scatoletta di mais

1 mozzarella fiordilatte

olio extravergine di oliva q.b.

sale, pepe

 

 

Procedimento:

Lavare e tagliare le foglie di radicchio e di rucola.

Scolare il mais dall’acqua della confezione e sciacquarlo sotto acqua corrente.

Sciacquare le olive nere denocciolate sotto acqua corrente.

Lavare e tagliare i pomodori pachino a dadini.

Scolare e tagliare la mozzarella fiordilatte a cubetti.

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Quando l’acqua comincerà a bollire, tuffarvi la pasta e cuocere per il tempo indicato sulla confezione.

Scolare la pasta al dente e lasciarla raffreddare a temperatura ambiente.

In una ciotola unire le foglie di radicchio e di rucola, il mais, le olive nere denocciolate, i pomodori pachino a dadini, i cubetti di mozzarella fiordilatte e la pasta fredda.

Condire con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero macinato.

Lasciare riposare la pasta in frigorifero per almeno 1 ora.

Servire l’Insalata di pasta fredda.

Sandwich tonno, lattuga, pomodoro

Sandwich, tonno, lattuga, pomodor
Sandwich, tonno, lattuga, pomodor

Sandwich tonno, lattuga, pomodoro

Un sandwich delizioso, ideale per una pausa pranzo veloce ma anche da servire come finger food agli amici a cena, tagliandolo semplicemente a quadrotti.

Il sandwich deve il suo nome al famoso Conte di Sandwich, che, durante le partite a golf, si faceva servire questi panini realizzati in versione “mini” proprio per poter mangiare senza interrompere il gioco. Hai capito che furbone… un vero sport addicted!

Io ho preparato i sandwich usando lattuga, tonno al naturale e un pomodoro rosso da insalata, ma voi potete usare altri ingredienti (come fette di bacon o di prosciutto cotto, fette di formaggio galbanino, uova sode tagliate a rondelle, spinaci lessati, ecc) e aggiungere qualche cucchiaiata di maionese, senape, salsa yogurt o formaggio spalmabile Philadelphia.

Vi consiglio di usare il pane ai cinque cereali, il pane integrale o anche il pane “casereccio”, in modo da ottenere dei sandwich dal sapore più rustico, rispetto a quelli preparati con il pane bianco o il pane in cassetta.

Ingredienti semplici, economici, per una pausa pranzo o una cena ricca di gusto e non eccessivamente calorica. Che ne pensate?? Il tocco in più: accompagnare i sandwich con una birretta bionda fresca… Mmm..

Ingredienti per 3 sandwich:

6 fette di pane ai cinque cereali (o integrali)

1 scatoletta di tonno al naturale

1 pomodoro

4-5 foglie di lattuga

 

 

Procedimento:

Lavare e tagliare le foglie di lattuga e il pomodoro sotto acqua corrente.

Farcire tre fette di pane con le foglie di lattuga, il tonno e le fette di pomodoro, poi richiudere con l’altra fetta di pane per formare il sandwich.

E’ possibile mangiare i sandwich tonno, lattuga, pomodoro freddi o passarli qualche minuto al microonde, giusto per rendere il pane più croccante.

Una bella idea potrebbe essere l’aggiungervi qualche cucchiaio di maionese o di salsa allo yogurt, minacciando così la leggerezza del piatto.

Spezzatino gourmet

Spezzatino gourmet
Spezzatino gourmet

Spezzatino gourmet

Lo spezzatino è un tipico piatto invernale, economico, saporito, ideale per riscaldare le serate più fredde, ma che io amo mangiare anche d’estate, magari rendendolo più “light” rispetto alla versione invernale (con sugo di pomodoro e patate).

 La ricetta originale prevede l’uso di carne di vitello ma io ho voluto provare a sostituirla con il tacchino, usando un bel pezzo di sovraccoscia tagliato a straccetti. Il risultato è stato decisamente buono, nulla da invidiare rispetto al vitello! Ecco a voi la ricetta!

Ingredienti:

100 gr di tacchino tagliato in pezzi
1 zucchina
2 pomodori pachino
1 spicchio d’aglio tritato finemente
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di paprika
200 ml di acqua
200 ml di vino bianco
Erba cipollina q.b.

 

 

Procedimento:

Tagliare la sovraccoscia di tacchino in pezzi piuttosto “ciccioni” (non le classiche striscioline, per intenderci).

Tritare finemente la cipolla.

Versare due cucchiai di olio extravergine di oliva in un tegame e riscaldare.

Quando l’olio comincerà a sfrigolare, aggiungere la cipolla tritata e lasciarla dorare.

Nel frattempo, lavare la zucchina e i pomodori e tagliarli entrambi a fettine.

Aggiungere nel tegame uno spicchio di aglio, le zucchine a fette, i pomodori pachino e cuocere a fuoco basso.

Spolverare con la paprika piccante e l’erba cipollina.

Aggiungere 200 ml di acqua e 200 ml di vino e cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno per evitare che il sughetto formato si attacchi alle pareti del tegame.

Nel frattempo, in un altro tegame, scaldare un filo d’olio extravergine di oliva e poi cuocervi il tacchino fino a farlo dorare.

Quando il tacchino sarà cotto, trasferirlo nel tegame con le verdure e continuare la cottura per 30-40 minuti, a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto, fino a quando la carne non sarà tenera (se necessario, durante la cottura aggiungere 1-2 bicchieri di acqua).

Risotto funghi e curcuma

Risotto funghi e curcuma
Risotto funghi e curcuma

Risotto funghi e curcuma

La curcuma è una pianta originaria dell’Asia meridionale ma coltivata anche in Africa, nelle Antille e in Sudamerica. Addirittura, in India viene usata da oltre 5.000 anni con molteplici finalità: medicina (come antinfiammatorio e disintossicante), spezia, colorante.

Questi risotto funghi e curcuma è uno dei miei piatti preferiti per i pranzi invernali: un cremoso risotto in grado di riscaldare le giornate più fredde, ricco di gusto e sapore grazie alla curcuma e ai funghi porcini, un’accoppiata decisamente vincente! Una ricetta facile, ideale anche da servire ai vostri ospiti per conquistarli alla prima cucchiaiata! Per un risultato perfetto, vi consiglio di usare il riso Carnaroli, Vialone o Roma, poichè hanno chicchi grandi e consistenti e dunque particolarmente adatti per la preparazione di risotti succulenti.

Ingredienti per 1 porzione:

90 gr di riso (Carnaroli, Vialone, Roma)
50 gr di funghi porcini
2 cucchiai di curcuma
400 ml di brodo vegetale
1/2 bicchiere di vino bianco
1 spicchio d’aglio
1/2 cipolla
Qualche foglia di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di burro
2 cucchiai di parmigiano grattugiato

Procedimento:

Lavare e tagliare i funghi porcini (se usate i funghi surgelati, lasciateli scongelare a temperatura ambiente per un paio di ore, prima della preparazione del risotto).
Tritare finemente la cipolla.
In una padella, rosolare lo spicchio d’aglio e la cipolla tritata con due cucchiai di olio extravergine di oliva, poi aggiungere i funghi e qualche foglia di prezzemolo tritata e cuocere a fuoco basso per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungere ora il riso, farlo saltare poi sfumare con il vino bianco.
Aggiungere il brodo e due cucchiai di curcuma, mescolando bene per sciogliere quest’ultima.
Cuocere a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto per evitare che il riso si attacchi alle pareti del tegame.
Al termine della cottura, aggiungere il burro e il parmigiano, mescolare bene e infine servire.

Dove bere il caffè a Napoli

Dove bere il caffè a Napoli

Dove bere il caffè a Napoli

Oltre che per la tradizione pasticcera, Napoli è famosa anche per ‘a tazzulella e cafè, semplicemente inimitabile!

Il caffè a Napoli ha 3 caratteristiche imprescindibili: nero, bollente e poco dolce.

Insomma, uno dei migliori caffè al mondo, preparato come se fosse una vera e propria “arte”, ma anche un rituale da ripetere in tutti i momenti della giornata.

Ma saper fare un caffè non è così semplice come sembra e non tutti i bar offrono un caffè come la tradizione comanda.

Dunque, ecco a voi, Dove bere il caffè a Napoli.

Gran Caffè Gambrinus (Via Chiaia 1/2)

Locale storico napoletano, che deve il suo nome al mitologico re delle Fiandre Joannus Primus, considerato patrono della birra.

Elegante e raffinato, il Gambrinus è il luogo adatto per una colazione o una merenda con vista su Piazza del Plebiscito.

Il caffè è fantastico, ristretto e serviti in tazzine roventi, come da tradizione, al costo di 1,20€ (al bancone).

A questo si accompagnano torte e dolci monoporzione freschi e degni di un peccato di gola.

Come rinunciare a un Santa Rosa al pistacchio o un babà gigante con panna e fragole? Imperdibili!

Oltre alla miscela classica, da provare sono i caffè speciali al cioccolato, alle nocciole e con la panna, accompagnati dalla celebre sfogliatella appena sfornata.

Il Gran Caffè Gambrinus rientra fra i primi dieci Caffè d’Italia e fa parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia.

 

Caffè del Professore (Piazza Trieste e Trento 2 | Angolo con via Roma)

Chi ama il buon caffè deve assolutamente fare tappa al Caffè del Professore, un bar piccolo ma molto conosciuto, famoso per il suo caffè da manuale, più simile ad una crema che ad un espresso.

A due passi da Piazza del Plebiscito il locale, oltre all’ottimo espresso cremoso, ricco e dolce al punto giusto, è rinomato anche per il caffè alla nocciola, il caffè con panna, crema e cacao, il caffè al kinder e quello alla Nutella.

Se consumate il caffè con lo zucchero, non meravigliatevi se non vi verrà servita la classica bustina: qui la dose di zucchero è esclusivamente la loro!

Molto buoni anche i cornetti (vuoti o farciti sul momento) e i dolci della tradizione campana, come il babà e le sfogliatelle, sempre freschi e mai stantii.

 

Bar Mexico (3 sedi)

A dispetto del suo nome esotico, l’insegna rossa e arancione del Bar Mexico a Napoli è tra le più amate.

Un bar senza troppe pretese, dove le ordinazioni vengono ancora annotate sul taccuino, ma dove il caffè viene preparato secondo le regole della tradizione partenopea.

Caffè rigorosamente miscela arabica 100% macinato sul momento e con ottima tostatura, servito in tazzina bollente e zuccherato (amaro solo su richiesta).

Inconfondibile la miscela del caffè Passalacqua, acquistabile presso il bar stesso in grani sfusi e in confezioni già pronte.

Vasto assortimento di dolci e salati davvero gustosi ma non quanto il caffè.

Unico consiglio: bevete un bicchiere d’acqua prima del caffè, così da apprezzarne a pieno il gusto.

 

Gran caffè Ciorfito (Via San Biagio dei Librai 90/91)

Nel cuore di Napoli, nelle vicinanze della strada dei presepi di San Gregorio Armeno, il Gran Caffè Ciorfito è una tappa obbligatoria se si vuole assaporare un ottimo caffè.

La miscela usata è Toraldo, molto apprezzata dai napoletani e, più in generali, dai buon intenditori.

La particolarità di questo bar è che ogni caffè viene personalizzato in base ai gusti del cliente: arricchito con scaglie di cioccolato bianco o fondente, con nocciole, cioccolato kinder, panna fresca montata, ecc.

Il più richiesto è il brasiliano completo, con tanto di cucchiaino di cioccolato fondente.

Servizio veloce e preciso, il barista adorna le consumazioni con piccole decorazioni.

Uno dei migliori bar nel centro storico di Napoli, zona presepi, con prodotti sempre freschi, vari, di qualità.

Da sottolineare anche la bontà delle paste in particolare delle sfogliatelle, ricce e frolle, servite calde calde.

 

Bar Augustus (Via Toledo 147)

Dal 1927 il Bar Augustus è un caposaldo della pasticceria artigianale napoletana, famoso non solo per dolci e pasticceria ma anche per le specialità salate.

Interni in radica, cortesia e simpatia del personale sono i pezzi forte di questo bar, oltre al caffè di ottima qualità, servito rigorosamente nella tazzina rovente.

Il caffè si può accompagnare con mignon, dolci monoporzione campani e fette di torte, tutto di produzione artigianale.

Una nota di merito va alla sfogliatella, un po’ più piccola del normale ma con un ripieno dal sapore ricercato e delicato.

Nei periodi festivi, troverete al Bar Augustus struffoli e pastiere disponibili anche su ordinazione.

 

Gran caffè La Caffettiera (Piazza dei Martiri 26)

Come riportato sul sito, il Gran caffè La Caffettiera è da  35 anni il salotto buono dell’ospitalità napoletana, ideato dalla famiglia di imprenditori napoletani Campajola, da più un secolo impegnati nel mondo della ristorazione.

La cura nella scelta delle miscele, l’attenta lavorazione dei chicchi a seconda del tasso giornaliero d’umidità hanno fatto ricevere al “La Caffettiera” il titolo di di prima “Ambasciata del Caffè Napoletano“.

Si comincia la mattina con il caffè e la colazione a base di lievitati, mignon e torte artigianali, per passare poi alla pausa pranzo con tramezzini e rosticceria, alla merenda con  creazioni di piccola pasticceria o cioccolateria e ricchi aperitivi.

Caffè eccellente della miscela Kimbo e dolci prelibati fanno di questo caffè un locale molto frequentato e da sempre nel cuore dei napoletani.

 

 

Dorayaki con la Nutella

Dorayaki con la Nutella
Dorayaki con la Nutella

Dorayaki con la Nutella

I Dorayaki con la Nutella sono una ricetta sfiziosa della cucina giapponese, resa famosa dal cartone animato Doraemon. In realtà si tratta di focaccine molto simili ai pancake, servite farcite con nutella, crema di nocciole, marmellata, miele, ciuffi di panna fresca (anche se la ricetta originale prevede una salsa ottenuta dai fagioli azuki).

Come per i pancake, adoro questa ricetta perché economica, facile da realizzare e sfiziosa, perfetta per una merenda sfiziosa o una ricca colazione da gustare nel week-end, magari  insieme ad una bella tazza di caffè o di the.

E voi, cosa ne pensate??? Meglio i Dorayaki o gli arci noti pancake? Io, nel dubbio, proporrei di alternare i due e mangiare i Dorayaki il sabato e i Pancake la domenica, tanto per non scontentare nessuno.. Che ne dite??

Ingredienti per 8 Dorayaki (4 sandwich):

100 gr di farina 00

2 uova

50 gr di zucchero di canna

1 cucchiaio di miele

1 bustina di lievito per dolci

2 cucchiai di latte

per farcire: Nutella, crema di nocciole, marmellata, miele, panna fresca

 

 

Procedimento:

In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero di canna.

Aggiungere la farina setacciata e il lievito per dolci, mescolando bene per ottenere un composto privo di grumi.

Aggiungere infine due cucchiai di latte e un cucchiaio di miele e mescolare per amalgamare tutti gli ingredienti.

Lasciare il composto ottenuto a riposare in frigorifero per 30-40 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, ungere una padella antiaderente con un filo di olio e scaldarla

Quando la padella sarà ben calda, versare un mestolo del composto ottenuto in padella e aspettare che cuocia.

Quando cominceranno a formarsi delle bollicine, girare la frittella sull’altro lato con l’aiuto di una paletta, e cuocere per 1 minuto al massimo.

Adagiare la frittella su un piatto e proseguire con la cottura delle altre, fino ad esaurimento del composto.

Servire i Dorayaki tiepidi, farcendoli con nutella, crema di nocciole, ciuffi di panna fresca montata, marmellata o cucchiaiate di miele.