World pasta day, il primo incontro live

Il 19 ottobre scorso ho partecipato al World pasta day, il primo incontro live. Ho già partecipato a questa esperienza tramite il mio blog negli anni precedenti, ma quest’anno è stata la prima volta in veste di ospite a Milano dove si è tenuto questo meeting tra giornalisti, food blogger e pastai.

Una settimana, quella dal 18 al 25 ottobre 2021, interamente dedicata alla pasta, il cibo più consumato e noto in tutto il mondo. Il World Pasta Day è un evento organizzato da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation che ha conquistato ben la 23esima edizione e quest’anno ha riservato qualcosa di particolare…

Infatti quest’anno l’iniziativa è stata quella di unire i pastai italiani e i pasta lovers in una gara di solidarietà attraverso i social, la partecipazione dei ristoranti e ben 150 chef che hanno deciso di aderire. Come? Donando 300mila piatti di pasta ai più bisognosi, scattando la foto del piatto di pasta ed utilizzando gli hastag #haveagoodpasta e #worldpastaday nei social network (Facebook, Instagram e Twitter) per poi distribuirle alle Caritas delle principali città italiane (Milano, Roma, Napoli e Palermo).

All’incontro hanno partecipato Riccardo Felicetti presidente dei Pastai Italiani, Luigi Cristiano Laurenza segretario dei Pastai Italiani, Fabio Divella titolare Divella S.p.A., Paolo Barilla vice presidente Barilla S.p.A., Luciano Gualzetti direttore Caritas Ambrosiana e Matteo Nardone fotografo e reporter.

Perché proprio la pasta? Le risposte sono diverse. Per prima cosa è economica, è un alimento sano, è considerato un comfort food e poi non da meno, è sostenibile e antispreco.

Alcuni dati importanti:

  • il suo volume di consumo è raddoppiato negli ultimi 10 anni, ovvero 17 milioni di tonnellate annue
  • l’Italia è il principale produttore, esportatore e consumatore (23 kg di pasta all’anno per ogni italiano)
  • nel mondo 1 piatto di pasta su 4 è italiano
  • è l’alimento cardine della dieta mediterranea (U.S. News & World Report)

Curiosità

La pasta come accennato prima, è un alimento di conforto, soprattutto nel periodo che l’umanità intera ha attraversato durante il lockdown 2020-2021. I maggiori consumatori infatti sono stati l’Italia, la Francia, la Germania, gli U.S.A. e il Regno Unito (indagine DOXA).

Gli chef, i ristoranti e le loro ricette:

  • Spaghettini all’acqua di limone e provolone del monaco (chef Peppe Guida)
  • Tortellini al basilico con mozzarella liofilizzata e acqua all’insalata di pomodoro (chef Heinz Beck)
  • Capellini aglio, olio e peperoncino (chef Francesco Apreda)
  • Linguine con tonno sott’olio, capperi e origano (chef Niko Romito)
  • Spaghetti tsukemen al cacio e pepe con brodo di anguilla in saor (chef Takeshi Iwai)
  • Gnocchi di ricotta con acciughe, olive, scarola e burrata (ristorante EtiKo – Torino)
  • Fettuccine Alfredo (ristorante Alfredo alla Scrofa – Roma)
  • Chitarre con polpo, gamberi e ceci (ristorante l’Arte in cucina – Düsseldorf)
  • Spaghettone con crema di barbabietola rossa, mentuccia e fonduta al caciocavallo (ristorante Casa tu Martinu – Taviano)
  • Recchitelle con ricotta, pomodoro ciliegino, oliv,e spezie e menta (ristorante Massimo – Bali)

Lo sapete inoltre che esistono diversi modi di cuocere la pasta? Vediamo quali sono:

IN PENTOLA A PRESSIONE: tutti gli ingredienti vengono messi all’interno della pentola con 100 ml di acqua (non 1 litro ogni 100 g di pasta) e dall’inizio cottura si contano 11 minuti;

COTTURA PER INFUSIONE O PASSIVA: la pasta cuoce a fuoco acceso per 2/4 minuti da quando l’acqua riprende il bollore poi si spegne il fuoco e si copre con il coperchio, lasciando la pasta all’interno per i minuti di cottura indicati;

ONE POT PASTA: variante della pasta risottata. Si comincia con l’acqua fredda (1,5 litro per 200 g di pasta), si aggiungono poco alla volta gli ingredienti di condimento, raggiunto il bollore si butta la pasta. Quando l’acqua sarà evaporata, la pasta sarà pronta.

PASTA AL FORNO: se si usa la pasta secca, meglio lessarla leggermente prima della cottura in forno. Non è necessario se questa è fresca o all’uovo. Se il condimento è liquido e ricco va cotta per 2/3. Generalmente la temperatura ideale per i cannelloni sono 220 gradi e le lasagne 180-200 gradi.

COTTURA CLASSICA: la giusta quantità di acqua permette di cuocere in modo uniforme la pasta. Cuocere la pasta in poca acqua, farà disperdere meno amido e sarà più facile condirla.

Al termine dell’incontro, abbiamo assistito all’originale show cooking dei Food Ensemble, seguito diverse degustazioni di pasta preparate per l’occasione.

Lo sai anch’io ho creato la mia ricetta di pasta per questa edizione, eccola Penne con pancetta panna e caffè.

Info/fonti citate:

We love pasta

Unione Italiana Food

International Pasta Organisation

Al Dente

Caritas