Le puntarelle, tradizione romana che si tramanda di generazione in generazione. Ci vuole n pò di pazienza, nella preparazione. Pelare i delicati gambi e tagliarli sottilmente. per poter far si che nell’ammollo si arriccino. Ma che poesia..quando preparata la saporita salsina, si assaporano. E si vale proprio la pensa perderci un pò di tempo.
PUNTARELLE E PARLI ROMANO
Ingredienti:
puntarelle
aglio
alici
sale
sale q.b.
Le puntarelle sono tipicamente romane. Ma quando impari a conoscerle diventano insostituibili. Vengono apprezzate e amate appena si assagiano. E’ una varietà della catalogna o cicorione. Si utilizzano i ceppetti interni, le foglie esterne potete utilizzarle lessate e ripassate, magari farcendoci una bel quadrato di pizza bianca. Per pulirle, munitevi di spelucchino, o un coltellino affilato. Tagliate i ceppetti dalla pianta e iniziate a spellarli. Dividete la parte inferiore in tante piccole listarelle, lasciandone unita la cima e mettetele in acqua fredda acidulata con limone, per almeno due ore. In questo lasso di tempo, si arricceranno, è una loro caratteristica. Scolatele. Preparate nel frattempo la salsetta. Pestate, nel mortaio, uno spicchio d’aglio, togliete l’anima interna, 3 filetti d’acciuga, olio evo. Fatta la salsa passatela sulle puntarelle scolate aggiustate di sale e condite. A piacere potete aggiungere un pò d’aceto, il gusto è personale.
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Pensa la prima volta che le ho viste le ho buttate perché pensavo che la catalogna fosse vecchia. Invece ora non ne ho mai abbastanza, quanto sono buone!!!
lo immaagino. Ho sentito anche altre persone che hanno fatto la stessa cosa. Le puntarelle non sono conosciute in tutta Italia, è una preparazione regionale, anzi direi unicamente romana. Provale vedrai che non le butti più. Grazie per essere passata 🙂
Davvero una bella ricetta, fresca e saporita.
ti portano via del tempo…ma ne vale la pena 🙂