Le monachine sono dei dolcetti napoletani costituiti da un guscio di pasta sfoglia e da un ripieno di crema pasticcera e amarene, un connubio che io adoro e che è tipico soprattutto della pasticceria campana. Sono piaciute tanto anche al marito, che le ha ribattezzate “monachelle”. 😁
La ricetta delle monachine fu ideata nel lontano 1700 dalle monache clarisse del monastero delle Trentatré. Il convento sorge nel centro di Napoli, sull’antico decumano superiore, e ospita dal 1535 le cosiddette “suore senza dote”. Questo ordine fu fondato da una nobildonna catalana, Maria Lorenza Longo, la quale arrivò a Napoli con il marito e, una volta rimasta vedova, dopo aver ricevuto la grazia di guarire dall’artrite reumatoide, ottenne l’approvazione di papa Paolo III. La nobildonna fondò prima l’Ospedale degli Incurabili, dedicato ai malati che non avevano la possibilità di pagarsi le cure, e poi il monastero di clausura delle clarisse cappuccine. Il nome “Trentatré”, oltre a richiamare gli anni di Cristo, si riferisce al numero massimo di suore che vi potevano essere ospitate.
Le monache ospitate nel convento trascorrono la loro vita fra meditazione e lavoro di artigianato, tra cui la lavorazione dei bambinelli in cera, antica tradizione portata avanti dal ‘700 e di cui conservano gelosamente il segreto.
Le monachine mi sono state proposte da Lucia di unapennaspuntata.com per la nostra collaborazione di settembre. La ricetta è tratta dal libro “Il monaco buongustaio. Dolci e liquori dall’Italia e dal mondo” di Bianca Bianchini e Marcello Stanzione, che mi aveva consigliato proprio Lucia un annetto fa e che ho trovato davvero interessante.
QUI trovate l’articolo di Lucia, che ci parla della fondatrice dell’ordine del monastero delle Trentatré.
Rispetto al libro, non ho seguito la ricetta della crema pasticcera riportata nel testo ma ho fatto la versione di Montersino, che da quando ho provato non ho più abbandonato.
Provate anche la polacca aversana, le zeppole di San Giuseppe fritte e al forno, l’anello di San Cataldo e la torta di Sant’Antonino.
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di riposo2 Ore
- Tempo di cottura25 Minuti
- Porzioni12Pezzi
- Metodo di cotturaFornoFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Per la crema
Per completare
Per decorare
- Energia 561,69 (Kcal)
- Carboidrati 56,06 (g) di cui Zuccheri 22,45 (g)
- Proteine 8,60 (g)
- Grassi 34,05 (g) di cui saturi 6,25 (g)di cui insaturi 23,37 (g)
- Fibre 1,21 (g)
- Sodio 175,79 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 86 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Passaggi
Per fare le monachine, per prima cosa preparate la crema pasticcera con la ricetta che trovate QUI (dimezzando le dosi degli ingredienti).
Poi ritagliate la pasta sfoglia in dischi con un coppapasta di 8-10 cm di diametro.
Ora mettete al centro della metà dei dischi di sfoglia un cucchiaio di crema (se, come me, usate un coppapasta da 8 cm, mettetene un po’ di meno) e spennellate i bordi con il tuorlo sbattuto con il latte.
Quindi, aggiungete un po’ di confettura di amarene e un’amarena sciroppata.
Poi ricoprite con un altro disco di pasta sfoglia e sigillate bene i bordi, aiutandovi con i rebbi di una forchetta.
Ora spennellate la superficie dei dolcetti con il battuto d’uovo e latte rimanenti e cospargetela di zucchero semolato.
A questo punto, sistemate le monachine su una teglia rivestita di carta da forno (potete usare quella in dotazione con la pasta sfoglia) e fatele cuocere in forno ventilato preriscaldato a 200° per 10 minuti, dopodiché abbassate la temperatura a 180° e proseguite la cottura per altri 10 minuti circa.
Infine, sfornatele e lasciatele raffreddare, dopodiché spolverizzatele con lo zucchero a velo.
NOTE
Rispetto alla ricetta originale, ho ridotto la dose di zucchero da spolverizzare sulle monachine.
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Dosi variate per porzioni