Direttamente dalle Dolomiti un carico di mirtilli rossi belli maturi, perfetti per una confettura insolita, dal sapore intenso, quasi pungente. In commercio non se ne trova molta, nemmeno in rete è molto gettonata, ma basta cercare tra le pagine tedesche e si apre un universo! Tra Kaiserschmarren, Strauben e torte di grano saraceno, la confettura di mirtilli rossi regna sovrana.. oltre ad abbinarsi perfettamente ai dolci fritti e alle spezie, è perfetta per accompagnare pane nero, carni e formaggi.
Tra l’altro i mirtilli rossi, oltre ad essere versatili, sono anche ricchi di antiossidanti e fibre che secondo le ricerche aiutano a ridurre il rischio di numerose malattie cardiache, infarti e obesità. Giusto per non farci mancare nulla hanno anche proprietà antinfiammatorie, capaci di prevenire addirittura il cancro.
Detto questo, passiamo alla nostra confettura, buona, sana e più naturale di così!
Confettura di mirtilli rossi
Ingredienti:
– 560 g di mirtilli rossi
– 100 ml di vino rosso
– 260 g di zucchero
– 100 ml di acqua
– 60 g di mela con la buccia
Pulire e lavare per bene i mirtilli rossi, evitando di usare quelli troppo verdi e tagliare la mela a cubetti.
In una pentola capiente mescolare i mirtilli, l’acqua, il vino e lo zucchero. Cuocere a fiamma bassa per 25 minuti circa, i frutti piano piano inizieranno a sfaldarsi.
Frullare il tutto con un mixer ad immersione, se volete sentire qualche mirtillo sotto i denti frullate giusto un paio di minuti per amalgamare gli ingredienti.
Verificate la consistenza della marmellata, se dovesse risultare troppo liquida continuare la cottura per 5-10 minuti, dovrà risultare corposa ma morbida, considerate che si addenserà durante il raffreddamento, quindi non spaventatevi e non fatela addensare troppo sul fuoco!
Mentre cuocete la marmellata sterilizzate i vasetti di vetro in acqua bollente (se avete dubbi sul procedimento vi rimando alla spiegazione di GialloZafferano), versatela ancora calda, chiudere ermeticamente e capovolgere i barattoli in modo da creare il sottovuoto.
