Chi è Lolita? Ovviamente, Lolita Lobosco! Bellissima commissario di polizia creata dalla penna della scrittrice barese Gabriella Genisi. Una sorta di Montalbano al femminile, abilissima a risolvere i casi più efferati…un po’ meno abile nelle faccende di cuore! Di lei vi ho già parlato! Ve la ricordate La circonferenza delle arance…pasta gamberi e limoncello?
L’ultima avventura letteraria di Lolita è tutto un programma…già dal titolo!
“Spaghetti all’assassina” ha allietato le mie vacanze salentine! Allietato, sì! Perché, nonostante si tratti di un giallo con annessi e connessi, Lolita è un personaggio adorabile e sarà impossibile non amarla, con le sue espressioni baresi sempre ad hoc, la sua forza intrisa di vulnerabilità e quel dolore grande nel cuore!
Il libro è tutto un pullulare di accenni culinari, ricette tipiche baresi, profumi e sapori mediterranei, scorci di una primavera barese, meravigliosa e solare! Questa focaccia, morbidissima e sublime, ne è solo un piccolo esempio!
Ingredienti (teglia circa 30 cm di diametro):
- 500 gr di farina 00
- 400 gr di acqua
- poco olio
- 1 cubetto di lievito di birra
- sale qb (io ne ho aggiunti 15 gr)
Condimento:
- pomodorini
- olive verdi
- 1 bicchiere di passata di pomodoro
- 1/2 bicchiere d’acqua e 3 dita d’olio miscelati insieme con una forchetta
- sale
- origano (aggiunta personale)
Impastate gli ingredienti della base preferibilmente con un’impastatrice poiché risulterà piuttosto molle ed appiccicosa. Coprite con pellicola e fate lievitare 2 ore in forno spento e con luce accesa.
Ungete la teglia e stendete l’impasto, cospargete con la passata di pomodoro e salate. Lavate ed asciugate i pomodorini, tagliateli a metà e condite la base con i pomodori e le olive. Preparate la miscela di acqua e olio e cospargetela sulla vostra focaccia. Infornate a temperatura massima (nel mio caso, 200° modalità statica) per mezz’ora, avendo l’accortezza di porre la teglia sul ripiano più basso per i primi 10 minuti. Aggiungete, se lo gradite, dell’origano; lasciate intiepidire e servite.
Buona calda, buonissima fredda, strepitosa il giorno successivo…insomma, assolutamente da sperimentare al più presto!