Birra Ichnusa progetto “vuoto a buon rendere”

Giovedì 20 settembre mi sono recata a Milano per un evento organizzato per Birra Ichnusa in una bella location con vista Darsena del Naviglio. Il progetto si chiama “Vuoto a buon rendere” e ne parlano Alfredo Pratolongo, il Direttore comunicazioni e affari istituzionali di Heineken Italia e Matteo Borocci il Direttore del Birrificio Ichnusa di Assemini.

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Birra Ichnusa progetto “vuoto a buon rendere”

Vi racconto brevemente la storia di quest’ ottima birra per poi passare al progetto importante “vuoto a buon rendere”…

Birra Ichnusa progetto "vuoto a buon rendere"

La birra Ichnusa nasce in Sardegna nel 1912 ed è sempre stata simbolo di tutta la regione, dei suoi valori, delle caratteristiche della sua gente e delle sue antiche tradizioni. Proprio per questo motivo porta addirittura il suo nome. Infatti il termine “ichnusa” viene utilizzato come sinonimo di Sardegna ed il suo significato è “impronta” che rimanda ad un’antica leggenda sulla creazione dell’isola.

Durante gli anni la birra Ichnusa ha avuto uno sviluppo notevole all’insegna dell’innovazione tecnologica tanto da arrivare ad un grande successo che la porta, nel 1981, ad una produzione ad elevatissimi standard di efficienza.

Nel 1986 viene acquisita da Heineken Italia che decide di scommettere sul futuro marchio valorizzando la tradizione di una terra speciale come la Sardegna.

Il successo della birra Ichnusa continua ad aumentare tanto che negli anni 2000 comincia a farsi notare anche fuori dai suoi confini regionali ed inizia ad avere importanti riconoscimenti internazionali.

Il Birrificio Ichnusa di Assemini è il più antico birrificio presente in Sardegna e si estende su una superficie di oltre 160.000 metri quadrati.

Birra Ichnusa progetto "vuoto a buon rendere"

“Vuoto a buon rendere” è il nome del progetto con cui Ichnusa vuole rilanciare il formato del vuoto a rendere in Sardegna.

Infatti quella del vuoto a rendere è una pratica antica che consisteva nel lasciare un deposito di poche lire al negoziante e di riottenerle alla riconsegna delle bottiglie stesse, una volta utilizzate. Purtroppo negli anni è andata a perdersi, mentre in Sardegna è solo mutata ma rimasta.

Ichnusa sostiene e rilancia questa pratica virtuosa come primo gesto di rispetto verso la propria terra, investendo su una nuova grafica, su una campagna di comunicazioni e sul potenziamento della capacità di confezionamento.

Secondo una ricerca Doxa, nove sardi su dieci apprezzano e sostengono l’iniziativa per preservare la bellezza e la natura dell’isola. Con questa pratica infatti si riducono di oltre 1/3 le emissioni di gas a effetto serra e si ottiene di conseguenza una sostanziale riduzione di consumo energetico.

La nuova bottiglia ha un’etichetta che riporta tre parole chiave: riuso,impegno e rispetto, perchè sono proprio queste tre parole a rappresentare il “vuoto a buon rendere”.

La bottiglia continuerà ad essere prodotta nei tre formati di sempre: da 20 cl, da 33 cl, da 66 cl ed il tappo è verde e riporta il disegno della Sardegna con la scritta “Vuoto a buon rendere. Ichnusa per la Sardegna”.

Birra Ichnusa progetto "vuoto a buon rendere" Birra Ichnusa progetto "vuoto a buon rendere"

Questo progetto è legato in particolar modo al formato da 66 cl che è sinonimo di condivisione, convivialità e legame tra le persone.

Grazie al “vuoto a buon rendere” le bottiglie vengono riutilizzate anche per vent’anni salvaguardando così l’ambiente… quindi penso sia impossibile non sostenerlo!!

 

… anch’io ho spillato la Birra Ichnusa non filtrata, buonissima!!! Ecco la foto ↓

Birra Ichnusa progetto "vuoto a buon rendere"

… e se volete guardare il video dell’incontro e del progetto cliccate qui sotto ↓↓

https://www.youtube.com/watch?v=7WC8nSaSehU

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