Pesce spada panato e patate alla menta

Pesce spada panato e patate alla menta

Era qualche giorno che non aggiornavo il blog, in questo periodo tra un impegno e un’altro, mi rendo conto di non aver inserito tutte le ricette che ho preparato e che volevo condividere con voi.
Ecco, adesso cercherò di recuperare il tempo perduto.
La prima ricetta che vi posto oggi è semplicissima e buonissima, richiama l’estate: Il Pesce spada panato con contorno di patate alla menta.

pesce spada panato e patate alla menta
pesce spada panato e patate alla menta


Tempo di preparazione: 20 min

Ingredienti:
(4 persone)

  • 4 fette di pesce spada tagliate spesse
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • pan grattato q.b.
  • sale q.b.
  • succo di 1 limone
  • 6 patate
  • Menta q.b.
  • Pochissimo aceto balsamico

Procedimento:

  1. Lavate sotto acqua fredda le patate, quindi mettetele in una pentola e ricopritele di acqua, aggiungete un cucchiaio di sale grosso ed accendete il fuoco.
  2. Lasciate bollire l’acqua e, appena l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, quindi abbassate la fiamma e fate bollire per altri 20 minuti.
  3. Infilzatele con una forchetta, quando riuscirete ad infilzarle saranno pronte. Scolatele e pelatele (attenti a non bruciarvi). Tagliatele in quattro e mettetele in un’insalatiera condendole con olio, un goccio appena di aceto balsamico sale e le foglioline di menta. Fate raffreddare completamente
  4. Nel mentre mettete in un piatto olio (quando basta) e spremetevi dentro il succo del limone. In un altro piatto mettete il pan grattato con una piccolissima presa di sale.
  5. Prendete le fette di pesce spada e bagnatele, da entrambe le parti, prima nell’olio e poi passatele nel pan grattato.
  6. Usando una padella antiaderente grigliate il pesce spada dai 3 ai 4 minuti per lato (a seconda di quanta è spessala fetta).
  7. Componete il piatto con una fetta di pesce spada a persona, e accanto le patate sopra una foglia di lattuga

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.