Gelato al lampone

Anche se l’estate sta finendo, perchè non coccolarsi con un cremoso gelato alla frutta?

E’ vero, i lamponi non sono facilmente reperibili, ma nel reparto surgelati spesso è possibile trovarli. Basterà seguire le istruzioni nella confezione per scongelarli.

Oggi vi lascio la ricetta del gelato per coloro che hanno la gelatiera, ma anche per chi non la possiede.

 

Gelato al lampone
Gelato al lampone

 

Con la gelatiera

Ingredienti:

 

  • 300g di lamponi
  • 100g di zucchero
  • 2 tuorli
  • 250 ml di panna
  • 1 cucchiaino di farina di semi di carruba
  • 150 ml di latte

 

 

Preparazione:

 

 

  1. Scaldate il latte insieme ai lamponi senza però portarlo ad ebollizione.
  2. Con un frullatore ad immersione frullare grossolanamente i lamponi.
  3. Rimettete sul fuoco e aggiungete la farina di semi di carruba portando ad ebollizione.
  4. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare per 10 minuti la crema.
  5. Lavorate le uova con lo zucchero creando un composto chiaro e cremoso, quindi aggiungeteli alla crema di latte e lamponi.
  6. Lasciate il composto in frigo per un’ora.
  7. Togliete tutto dal frigo e mettete la crema nella gelatiera unendo anche la panna.
  8. Impostate il timer della gelatiera a 40 minuti.
  9. Mettere in freezer per almeno un paio di ore prima di servire

 

 

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Senza gelatiera

 

Ingredienti:

 

 

 

Preparazione:

 

 

  1. Scaldate il latte insieme ai lamponi ma non portatelo ad ebollizione.
  2. Con un frullatore ad immersione frullare grossolanamente i lamponi.
  3. Rimettete sul fuoco e aggiungete la farina di semi di carruba portando ad ebollizione.
  4. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare per 10 minuti la crema.
  5. Lavorate le uova con lo zucchero creando un composto chiaro e cremoso, quindi aggiungeteli alla crema di latte e lamponi.
  6. Lasciate il composto in frigo per un’ora.
  7. Montate la panna a neve ferma.
  8. Togliete la crema dal frigo e unitela alla panna.
  9. Mettere in freezer per un giorno, ricordandovi di mescolare ogni due ore.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.