Ieri mi sentivo in vena, e dopo aver procrastinato a lungo, finalmente mi sono decisa a preparare la marmellata.
In realtà ne ho preparate di due tipi: marmellata di Fichi e marmellata di prugne.
Ho usato anche tecniche diverse. Per la marmellata di fichi ho utilizzato il metodo tradizionale, per quella di prugne ho sperimentato l’utilizzo dell’ agar agar (Facilmente reperibile in negozio bio tipi “Natura si”).
Ma passiamo alla ricetta!
Ingredienti:
1 kg di prugne
300g zucchero
succo di 1/2 limone
1 cucchiaino scarso di agar agar
Preparazione:
1. Lavare e tagliare a pezzi la frutta, quindi spremere il limone ed aggiungere lo zucchero.
Lasciate riposare per circa un’ora.
2. Trascorsa l’ora versate il composto in una pentola ed iniziate a cuocere a fuoco basso per circa un’ora
30 minuti.
3. A questo punto se desiderate una marmellata senza pezzi di frutta potrete passarla con un passa-verdure oppure con un frullatore ad immersione.
4. Rimettete a cuocere la marmellata ed aggiungete un cucchiaino scarso di agar agar.
5. Continuate a cuocere ancora per altri 10 minuti mescolando di tanto in tanto.
6. Invasettate usando i vasetti sterilizzati (per la sterilizzazione dei vasetti usate le istruzioni di questo sito )
Pubblicato da ilmandorloinfioreblog
Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato.
Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente;
Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte.
Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento.
Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta.
Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle.
Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.
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