Cotolette di triglia

Le mie origini il Golfo dei poeti cresciuta fin da piccolina a mangiare pesce di ogni specie. Le triglie pesce povero ha sempre fatto parte della tradizione culinaria della cucina mediterranea. Sono semplicissime da preparare, un secondo perfetto. I miei nipotini ne vanno matti. Mentre mio marito Max lui non mangia pesce, ma ciò non toglie che io mi privi di pesce anzi almeno tre volte a settimana mangio pesce. Max è andato al mercato e ha trovato delle splendide triglie e non ci ha pensato due volte a comprarle. Arrivato a casa mi ha passato il pacchetto e all’interno delle bellissime triglie rosse freschissimi, che profumo di mare. Le triglie sono pesci dalla tradizione antichissima, hanno una carne tenera e buonissima. Non ci ho pensato due volte le ho sfilettate e impanate è fritte. Un piatto eccezionale. La ricetta non è per nulla difficile; se non si ha voglia di pulire e sfilettare le triglie basta chiederlo al venditore al momento dell’acquisto, la preparazione in questo caso sarà ancora più veloce.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti per le cotolette di triglia

  • 20 filettitriglia
  • 2uova
  • q.b.farina 0
  • q.b.pangrattato
  • 500 mlolio di arachide (per friggere)
  • q.b.sale

Strumenti

  • Padella
  • Carta assorbente
  • Schiumarola

Preparazione

  1. Lavare e pulite le triglie. Far scorrere l’acqua sul corpo del pesce.

    Per eliminare le interiora occorre incidere con la forbice la pancia. Infilare la forbice nel piccolo forellino che si trova proprio sotto le due pinne ventrali. Aprire tagliando fino a poco sotto il collo.

    Infilare le forbici proprio all’inizio dell’incisione e tagliare.

    A questo punto infilare un dito ed estrarre le interiora. Fare molta attenzione perché le triglie sono un pesce piuttosto delicato e si rompe facilmente.

    Procedere quindi a tagliare le pinne partendo da quelle poste ai lati della testa.

    Aprire i due filetti, molto delicatamente, tenendo la lisca attaccata ad una delle due parti. Le triglie sono molto delicate, l’operazione sarà piuttosto semplice.

    Appoggiare la triglia aperta sul tagliere e togliere la lisca tirandola delicatamente verso l’alto, con le mani aiutandone il distacco.

    A questo punto i filetti saranno pronti per essere cucinati:

    eventualmente si asciugano con un po di carta assorbente per eliminare l’acqua in eccesso.

  2. Una per volta le triglie vanno passate nella farina e poi nell’uovo. A questo punto dopo che le triglie sono state passate nell’uovo si passano nel pane grattugiato. Proseguire per tutte le triglie. Una volta che sono tutte impanate si può iniziare a friggere.

  3. Friggere in padella con olio caldo dai entrambi i lati, pronte quando son ben dorate.

  4. Sollevare le acciughe con una schiumarola, scolare su carta da cucina perché perdano l’unto in eccesso e portatele in tavola caldissime.

  5. Buone servite calde, con una spolverata di sale e con una fetta di limone.

    Buon appetito.

Consigli

Esistono due tipi di triglie: di scoglio e di fango; la differenza è che le prime abitano i fondali rocciosi, sono di dimensioni maggiori e presentano un colore rosso più intenso e costano di più, le seconde abitano i fondali fangosi e sono più piccole. Hanno un profilo nutrizionale molto simile: con carni leggere e digeribili. Una fonte di omega 3.

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