Fave “a cunigghiu”

Le fave “a cunigghiu” sono un piatto povero, poverissimo della cucina siciliana.

fave

Letteralmente sono le fave a coniglio, così chiamate per il caratteristico modo di mangiarle. Servite in un unico piatto per tutti i commensali, con indice e pollice si prende una fava e si tira via la buccia con gli incisivi superiori, e dopo aver tirato vi i cotilendoni si mangia. L’azione e la velocità  fanno ricordare, appunto, il coniglio. Ancora oggi il rituale non cambia, se non nel fatto che ognuno le prende dal proprio piatto.

Per preparare le fave à cunigghiu, si possono usare le fave secche oppure, durante il periodo finale delle fave fresche, ovvero quando sono più grandi e non molto tenere.
Io le ho preparate, questa volta con fave secche.
La ricetta è povera anche negli ingredienti usati e nella preparazione, ma sono un contorno gustosissimo.

Ingredienti

1kg di fave secche
3 -4 spicchi di aglio interi e con la buccia
olio evo di buona qualità
origano q.b.

Lasciare in ammollo le fave secche per circa 12 ore.Lessarle in acqua salata assieme all’aglio finchè non diventeranno morbide. Ci vorrano circa 2 ore, a fuoco medio, e di tanto in tanto assaggiarne una per controllare la cottura.
Scolare le fave, tenendo pochissima acqua di cottura, condire con l’olio extravergine di oliva e una bella manciata di origano.
Servire tiepide.

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