Viaggio del “gusto” a Palazzolo Acreide

Viaggio del "gusto" a Palazzolo Acreide

Il mio viaggio del “gusto”  in uno dei borghi più belli d’Italia, Palazzolo Acreide.

Viaggio del “gusto” a Palazzolo Acreide. Lo scorso fine settimana, tra le tremila presenze che hanno preso parte a Vicoli e Sapori, invadendo il Quartiere Medievale, epicentro dell’inizio del viaggio del “gusto”c’ero anche io.

Akrai, così si chiamava il paese fondato dai siracusani nel 664 a.C sull’Acremonte, la collina che divide le valli del Tellaro e dell’Anapo. Palazzolo Acreide fa parte del comprensorio dei monti Iblei e nel 2002 è stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Inclusa fra le “Città Barocche del Val di Noto” (insieme a Caltagirone, Catania, Modica, Militello Val di Catania, Noto, Ragusa Ibla e Scicli). Si tratta di città ricostruite in seguito al terremoto del 1693.

La ricchezza di questo territorio si ritrova anche nella sua tradizione gastronomica: Palazzolo infatti conta “ oltre 30  ristoranti esistenti per circa 9000 abitanti. La “cucina” di Palazzolo, è una cucina legata soprattutto alla terra. Valorizza le materie prime locali, quelle provenienti dalle campagne come gli ortaggi e la frutta, ma anche i formaggi e la carne degli allevamenti delle campagne circostanti.  Fra i prodotti tipici, va menzionata la salsiccia palazzolese, presidio Slow Food che omaggia l’antica tradizione norcina di questa terra. La ricetta originaria prevede che questa salsiccia venga preparata con nove tagli diversi di suino nero: lardo, coppa, gola e guancia, la lonza o il lombo, la pancetta, la coscia, lo zampino e una parte di grasso. Alla carne, che la tradizione vuole tagliata rigorosamente al coltello, si aggiunge il sale, il finocchietto selvatico, il peperoncino e il vino rosso del Val di Noto che ha la funzione principale di sciogliere il sale, ma conferisce anche un profumo particolare. La salsiccia palazzolese si mangia fresca o essiccata. Fra gli altri prodotti che caratterizzano la gastronomia di Palazzolo Acreide vi è poi il tartufo, che si trova in abbondanza in questo territorio grazie anche alla natura calcarea del terreno e al clima umido che ne favoriscono la crescita. Diverse sono le specie che si possono trovare in questi territori, a seconda delle stagioni, tutte apprezzabili. La scoperta del tartufo a Palazzolo Acreide è piuttosto recente (risale agli anni Novanta). Ha avuto il merito di stimolare la curiosità dei ristoratori locali che hanno iniziato a utilizzarlo nei loro piatti. Un esempio di utilizzo originale del tartufo palazzolese ho potuto assaggiarlo da Andrea Alì. “ Da Andrea – Sapori montanti”.

Un ristorante a conduzione familiare che si trova sul corso, che ospita circa trenta coperti . Andrea, nel suo ristorante “fra i dessert propone un soffice di ricotta, olio Evo e tartufo. Mettendo insieme tre ingredienti semplici di ottima qualità è riuscito con questo dolce a  rappresentare un vero e proprio omaggio al territorio. Il mio viaggio nel “gusto” è partito proprio da qui.

Vicoli & Sapori l’Associazione

Il motore di questa Quarta manifestazione sono sette Chef. Il loro obiettivo è quello di fare rete: perché mettendosi insieme le mete da raggiungere sono più facili, dichiara il Presidente Paolo Didomenico.

L’associazione “Vicoli e Sapori”, nasce, proprio con lo scopo di valorizzare il territorio e rilanciarlo con iniziative ed eventi mirati. E’ costituita da sette Chef di Palazzolo Acreide: Paolo Di Domenico (Lo scrigno dei Sapori), Giorgio Migliore (La corte di Eolo), Massimo Iacono (La taverna di Bacco), Andrea Alì (Da Andrea – Sapori montani), Marco Giuliano (Settecento), Calogero Maltese (agriturismo Giannavì) e Gianni Savasta (Trattoria del Gallo). Sono sette cuochi che hanno compreso la necessità di associarsi, senza inutili antagonismi né  protagonismi. Il loro impegno, naturalmente parte dal  settore enogastronomico che, tuttavia, funge poi da volano per veicolare le bellezze di Palazzolo Acreide nella sua interezza :Tradizione, storia e cultura. L’evento, Vicoli & Sapori, sono state una due giorni  per scoprire sapori e tradizioni di questi luoghi in un’atmosfera gioiosa e rilassata. Bellissimo, attraversare i vicoli e le piazze del paese, illuminate dalla luce delle lanterne.Assaggiare i prodotti o i vini locali con un sottofondo musicale, e naturalmente scoprire i piatti proposti dai sette chef. Questo è il clima in cui si è svolto il mio viaggio nel “gusto ” che, alla sua quarta edizione, ha raddoppiato le presenze rispetto al 2018 (300 fra sabato e domenica). La chiave del suo successo, a mio avviso sta nella passione vera e spontanea dei ristoratori che l’hanno ideata e nel fatto che siano loro a promuoverla e animarla in prima persona. A dimostrare che non esiste modo di migliore di conoscere un luogo con le sue tradizioni e il suo bagaglio gastronomico se non quello di legare il cibo, ai luoghi caratteristici di Palazzolo, da qui il nome Vicoli e sapori.  Già solo sabato si sono registrate mille presenze, tra semplici visitatori, gourmet, food blogger, amanti del cibo e giornalisti che hanno invaso letteralmente il web con centinaia di foto che ritraevano i piatti preparati dagli chef e i caratteristici scorci della cittadina alle luci del tramonto.

Il percorso del “gusto” si è svolto tra sabato e domenica a partire dalle ore 19.  Per questa edizione, la location è stata quella del quartiere Medievale. Il percorso iniziava dalla Basilica di San Paolo, passando lungo la salita e i vicoli che portano al Castello, da dove era possibile ammirare un bellissimo panorama, il tutto allietato da buona musica. Dal Castello si godeva una bella vista sulla valle dell’Anapo, e anche sulla città (in particolare sul rione San Paolo e sulle chiese di San Paolo e Matrice). I resti del castello si trovano facilmente seguendo la scalinata alla dx della chiesa di San Paolo e salendo poi verso sinistra.

Il ticket d’ingresso, era quasi irrisorio al confronto della qualità dei cibi proposti. I piatti erano caldi, ben presentati e  ricchi, non chiamatela Sagra.

Arrivederci al prossimo anno.

 

 

 

Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara