Marmellata di fragole senza zucchero

Oggi prepariamo una ricetta di primavera davvero deliziosa, si tratta della marmellata di fragole (confettura), senza zucchero e naturalmente senza Fruttapec, dedicata anche a chi ama i dolci poco dolci e a chi segue una sana alimentazione o una dieta controllata per dimagrire o a causa del diabete. Insomma questa marmellata è adatta proprio a tutti. Buonissima e dietetica, solo 48 calorie x 100 grammi di prodotto. Si può confezionare anche in vasetti piccoli da 50 grammi, perfetti per 1 porzione da 24 calorie e solo 6 g di carboidrati, in questo modo si apre e si finisce, così si evita di lasciare in frigo per giorni, il solito barattolo grande di marmellata, con la fretta di consumarlo al più presto. Tutto quello che ci occorre sono fragole, mele, limone e giusto un cucchiaio di dolcificante naturale a zero calorie e zero carboidrati. Se volete utilizzare il mio stesso prodotto vi lascio il link del mix Stevia + Erithtritolo, non ha retrogusto e dolcifica proprio come lo zucchero normale, ma potete anche non aggiungerne affatto oppure, se lo preferite, potete sostituirlo con il comune zucchero. Ognuno può decidere in base alle proprie abitudini.

Fragole e diabete

Le fragole hanno un Indice Glicemico basso (40), questo significa che anche chi soffre di diabete può integrare questi frutti nella dieta, sempre sotto controllo del proprio medico. Diversi studi hanno dimostrato che le fragole possono rallentare la digestione del glucosio e quindi ridurre i picchi glicemici dopo un pasto ricco di carboidrati

Benefici delle fragole con tanta vitamina C, manganese, potassio e fosforo

100 grammi di fragole apportano pochissime calorie, solo 32 e 7,7 grammi di carboidrati. Sono ricchissime di vitamina C, possiamo dire che è il frutto con un contenuto maggiore di questa vitamina, precisamente 54 mg in 100 gr di prodotto, pari a circa il 60% del fabbisogno giornaliero raccomandato. Inoltre le fragole sono ricche di manganese (fabbisogno giornaliero da 2 a 4 grammi), importante per l’attivazione degli enzimi indispensabili per la digestione e l’assimilazione dei nutrienti. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale per una corretta funzionalità mentale, crescita ossea, formazione del collagene della pelle e per contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule. Viene utilizzato per la cura di osteoporosi e artrite. Bassi livelli di manganese possono causare infertilità, malformazioni ossee, debolezza e convulsioni. Elevati livelli di manganese possono causare pressione altacontrazioni muscolari, malformazioni ossee, colesterolo alto, problemi alla vista e all’udito, gravi perdite di memoria, brividi e tremori, scarse prestazioni cognitive soprattutto nei bambini, negli adulti invece possono causare disturbi neurologici simili a quelli del morbo di Parkinson ; potassio (fabbisogno giornaliero 3 grammi), regola tono e contrazione muscolare, pressione arteriosa, in più aiuta a ridurre la perdita di tessuto osseo che si verifica inesorabilmente con l’avanzare dell’età ; fosforo : fabbisogno giornaliero 1 grammo pari a quello del calcio, proprio per questo motivo se ci fosse troppo fosforo, causerebbe calcificazione dei tessuti molli, se al contrario ci fosse una carenza di fosforo, non ci sarebbe assorbimento di calcio, con la conseguenza di una inevitabile fragilità ossea. Il fosforo inoltre previene la depressione, regola l’autocontrollo, l’ira e l’irascibilità e migliora la memoria.

Se amate le marmellate, vi lascio 5 Ricette tutte per voi !

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Giorno
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera, Estate
23,17 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 23,17 (Kcal)
  • Carboidrati 5,48 (g) di cui Zuccheri 4,08 (g)
  • Proteine 0,37 (g)
  • Grassi 0,15 (g) di cui saturi 0,01 (g)di cui insaturi 0,10 (g)
  • Fibre 1,39 (g)
  • Sodio 0,84 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 50 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti per fare la marmellata di fragole

Preparazione marmellata di fragole

Ridurre metà mela in pezzi grossolani (senza togliere la buccia), metterla nel bicchiere di un tritatutto, aggiungere 20 grammi di succo di limone e 4 cucchiaini di dolcificante oppure stessa quantità di zucchero per chi lo preferisce. Quindi azionare il motore pochi istanti e creare un composto semi cremoso.

Trasferire il tutto in una ciotola, aggiungere 500 grammi di fragole intere (per preservare la vitamina C). Mescolare, poi coprire la ciotola con pellicola da cucina e sistemare in frigo fino al giorno successivo.

Quindi il giorno dopo, la prima cosa da fare è sanificare i vasetti con i coperchi, facendoli bollire in una pentola di acqua, per circa 20 minuti.

Intanto riprendere la ciotola dal frigo e trasferire le fragole in una pentola non troppo grande. Cuocere la frutta portandola ad ebollizione, poi abbassare un po’ il fornello e lasciarla cuocere per circa 10 minuti (meno minuti cuoce e più vitamina C resta). Naturalmente il tempo di cottura è rivolto per la stessa quantità di frutta di questa ricetta, per quantità maggiori i tempi si allungheranno, per questo si consiglia di fare poca marmellata alla volta.

A questo punto bisogna decidere se lasciare le fragole intere oppure frullarle, ma nel secondo caso farlo solo a fine cottura sempre per il discorso della Vitamina C e Minerali. Quindi potete utilizzare una frusta per rompere le fragole intere e rendere il composto più omogeneo (io ho utilizzo questa frusta magica senza corrente, ma si può sostituire con un frullatore ad immersione). Per chi preferisce una marmellata più compatta può allungare i tempi di cottura, ma tener conto che raffreddandosi si addensa ulteriormente.

Quando la marmellata è pronta, invasarla subito (facendo attenzione a non scottarsi). Man mano chiudere bene i vasetti e capovolgerli immediatamente, in modo da creare il sottovuoto.

Quante vasetti di marmellata con 500 g di fragole + 150 g di mele ?

Il numero dei vasetti dipende dalla dimensione di ognuno. Usando vasetti da 50 g, con 650 g di frutta, si ottengono 10 vasetti di marmellata (ognuno adatto per 1 porzione da 50 g). Usando vasetti da 100 g si ottengono 5 vasetti di marmellata (ognuno adatto per una porzione più abbondante da 100 g). Ma si può mettere anche tutta la marmellata in vasi più grandi di 50 e 100 grammi, oppure addirittura in un unico vaso da 500 grammi (in questo caso però una volta aperto va consumato entro 5 – 7 giorni al massimo).

Quanto tempo si conserva la marmellata senza zucchero?

La marmellata senza zucchero, si conserva per circa 4 mesi, sempre tenuta in luogo buio e fresco. Per questo meglio non prepararne grossi quantitativi. Una volta aperto il vasetto i tempi di conservazione sono di 5 – 7 giorni al massimo (tenuta sempre in frigo).

Le vitamine e altri nutrienti, si perdono in cottura?

In linea generale, diciamo che le vitamine e altri nutrienti si perdono in cottura. Ma, in primo luogo, c’è da dire che non tutti i nutrienti si perdono allo stesso modo, c’è chi resiste alle temperature basse, chi medie, chi alte. In secondo luogo e sempre in linea generale, per preservare una percentuale più alta possibile di vitamine e altri nutrienti in cottura, bisogna rispettare delle regole base :

  • temperatura: più si cuoce a fiamma alta e maggiore è la perdita vitamine e altri nutrienti;
  • durata: più tempo si cuoce e maggiore è la perdita di vitamine e altri nutrienti;
  • liquidi : più liquidi si aggiungono e maggiore è la perdita di vitamine e nutrienti, in quanto costringono l’alimento spezzettato a cedergli parte dei nutrienti. Se poi si tratta di una verdura lessata in acqua che viene poi gettata, la perdita è tanta, se invece si tratta di una marmellata, il discorso è diverso, in quanto non c’è liquido da buttare.
  • Spezzettatura più si spezzettano gli alimenti e maggiore è la perdita di vitamine e nutrienti, proprio perché l’alimento essendo rotto, non riesce a trattenersi dal rilasciare i nutrienti. Per questo nello specifico caso della marmellata di fragole, si consiglia di cuocerle intere e omogeneizzarle solo al termine della cottura.
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