Appunti dal Corso Educazionale per Pazienti Diabetici

Corso Educazionale per Pazienti Diabetici

Ieri 28 novembre, ho partecipato insieme al mio compagno ad un Corso Educazionale per Pazienti Diabetici organizzato dall’AIAD [Associazione Italiana per l’Assistenza ai Diabetici] di Ragusa.

Corso Educazionale per Pazienti Diabetici

Corso Educazionale per Pazienti Diabetici

Il corso trattava dell’importanza dell’autocontrollo e della dieta per il buon compenso glico-metabolico.

Relatori: Dottor Raffaele Schembari [Responsabile Servizio di Diabetologia] e Dottor Giovanni Elia [Endocrinologo].

Automonitoraggio della glicemia

La prima parte del Corso è stata tenuta dal Dottor Giovanni Elia che ha trattato l’importanza dell’automonitoraggio della glicemia.

L’automonitoraggio della glicemia deve essere effettuato nel rispetto delle linee guida indicate dai medici diabetologi.

L’automonitoraggio della glicemia, se effettuato correttamente, può fornire al medico diabetologo informazioni utili ad apportare modifiche alla terapia.

L’automonitoraggio della glicemia deve essere effettuato con un glucometro che sia per definizione:

  • accurato ovvero che dia una misurazione uguale o quanto più vicina possibile al valore di laboratorio;
  • preciso ovvero che dia un valore riproducibile: se esegui due misurazioni dalla stessa goccia di sangue deve dare lo stesso valore.

In commercio esistono numerose marche di apparecchi di misurazione della glicemia, utilizza quello indicato dal tuo medico diabetologo e verifica che l’apparecchio scelto sia conforme alle nuove norme ISO.

Emoglobina glicata

Due persone con lo stesso valore di emoglobina glicata possono avere due profili completamente diversi:

paziente 1] glicemia stabile senza episodi di ipoglicemia e senza episodi di iperglicemia;

paziente 2] numerosi episodi di ipoglicemia e numerosi episodi di iperglicemia;

l’emoglobina glicata è una media, a parità di valore il quadro del paziente 1 è il quadro ottimale.

L’automonitoraggio della glicemia va effettuato seguendo una logica e secondo le indicazioni del proprio medico diabetologo, esempio:

  • giorno 1: misurazione a digiuno e post colazione;
  • giorno 2: misurazione pre prandiale e post prandiale;
  • giorno 3: misurazione pre cena e post cena;

… a gradini!

In caso di terapia con insulina, è molto importante valutare il gape cioè l’intervallo tra valore pre prandiale e valore post prandiale; tale intervallo, infatti, è un’informazione indispensabile al medico diabetologo per apportare eventuali modifiche alla terapia.

Ipoglicemia e regola del 15

Episodi ripetuti di ipoglicemia possono dare complicanze.

L’automonitoraggio della glicemia, se effettuato correttamente, può rilevare gli episodi di ipoglicemia.

Durante l’episodio di ipoglicemia l’organismo mette in atto dei meccanismi di difesa, la soglia di percezione dei sintomi è variabile da individuo a individuo e si abbassa quanto più spesso si verificano tali episodi.

Pertanto, in caso di episodi ripetuti di ipoglicemia è importante correggere la terapia e in questo senso un corretto automonitoraggio della glicemia è fondamentale per fornire le informazioni necessarie al medico diabetologo.

In caso di ipoglicemia si applica la regola del 15 → ipoglicemia: riconoscerla e trattarla.

Due fattori fondamentali nella gestione del diabete oltre la terapia

La seconda parte del Corso è stata tenuta dal Dottor Raffaele Schembari che ha parlato di due fattori fondamentali nella gestione del diabete oltre la terapia:

  • terapia;
  • dieta;
  • attività fisica.

Il mio compagno, in prediabete, non assume farmaci pertanto dieta e attività fisica sono al momento i nostri strumenti di controllo della glicemia.

Seguire una dieta non significa non mangiare.

Occorre prestare attenzione alla quantità e alla qualità degli alimenti.

Ed è fondamentale il ruolo della famiglia: la famiglia è l’ambiente in cui si vive [quest’anno il tema della Giornata Mondiale del Diabete è stato “la famiglia”].

Sono stati affrontati argomenti quali: peso ideale, nutrienti [carboidrati, proteine, grassi e calorie], composizione alimentare, distinzione dei carboidrati in semplici e complessi e conta dei carboidrati, indice glicemico degli alimenti e carico glicemico introdotto con il pasto.

***

Ringrazio l’AIAD e i relatori per l’opportunità, per i contenuti e la semplicità con cui sono stati trattati e per l’occasione di aggregazione tra medici e pazienti.

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Pubblicato da azuccherozero

Mi chiamo Francesca e la mia mission è: prevenire o tardare l’insorgenza del diabete attraverso un’alimentazione corretta.

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