Spaghetti al nero di seppia e ricotta

E:  “Ma voi siciliani siete monotematici, mettete la ricotta ovunque”

Io: ” Ma no, non è mica vero..Ah sai che con Mamma abbiamo fatto la pasta con il nero di seppia e la ricotta?”

E: “Ecco appunto -.-‘ ..”

Questa conversazione è avvenuta appena ieri con la mia amica Elena (blogger del blog Sundown’s cake“). Lei sostiene (non so proprio su quali basi eh.. :P) che noi siciliani mettiamo la ricotta un po’ ovunque (dite sarà per il fatto che io la uso tantissimo nelle mie ricette?e che molte ricette tradizionali la richiedono?).
E’ vero, noi siciliani usiamo molto spesso la ricotta di capra, ma questo è perché è così buona e saporita! Come non metterla sia nei dolci che nei salati..?e poi la ricotta siciliana è qualcosa di davvero speciale, lo stesso sapore non lo trovo nelle altre ricotte, per questo, quando mia madre viene a trovarmi, me la faccio portare sempre.
Anche questa volta è arrivata con un bastimento carico carico di cibo.. e (ovviamente) la ricotta.
Ma la mia cara, dolce e previdente mamma, mi ha anche portato il condimento del nero di seppia (viva la mamma *.*!!!) e mi ha fatto una proposta: “Perché non facciamo gli  Spaghetti al nero di seppia e  ricotta. Ti assicuro che sono buonissimi”.. Chi sono io per obiettare?!Della mamma ci si deve fidare!!

Solitamente non uso abbinare il formaggio al pesce, ma questa volta… ve lo devo proprio dire.. l’unione di questi due sapori è magnifico. Se volete sperimentare ve lo consiglio davvero. Ne vale la pena.. una bontà unica!

Spaghetti al nero di seppia e ricotta
Spaghetti al nero di seppia e ricotta

Tempo di preparazione: 40 minuti

Ingredienti:

(per quattro persone)

  • 600g di seppia (fatevela pulire o pulitela voi e fatevi conservare la sacca con il nero)
  • 400g di spaghetti
  • 1 scatola di pelati
  • 1 spicchio di aglio
  • sale q.b
  • basilico q.b
  • 200g di ricotta di capra

Procedimento:

  1. Fate soffriggere uno spicchio di aglio in poco olio
  2. Fate rosolare la seppia per pochi minuti.
  3. Spegnete il fuoco e mettete la seppia in un piatto, quindi tagliatela a pezzettini piccoli.
  4. Rimettete nella padella la seppia e aggiungete il pelato facendo cuocere per 15 minuti (se vedete che è necessario aggiungere ancora pomodoro o un bicchiere di acqua ).
  5. Aggiungete il basilico sminuzzato e la sacca con il nero, quindi con un mestolo cercate di romperla e mescolate tutto.
  6. Seguendo i tempi di cottura indicati nella busta, fate cuocere la pasta in una pentola piena di acqua bollente salata.
  7. Mettete in un piatto la ricotta, quindi versatevi sopra meno di mezzo 1/2 mestolo di acqua di cottura e con una forchetta mescolate creando una sorta di crema.
  8. Appena la  pasta sarà cotta, scolatela e unitela al nero di seppia. Amalgamate a fuoco basso.
  9. Impiattate gli spaghetti e versatevi sopra un po’ di crema di ricotta.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.