Pandoro 2 – La vendetta!

Fetta di pandoro

Pandoro 2 – La vendetta!

Poi ci sarà… “il ritorno del pandoro“… “pandoro non deve morire“…. “la guerra dei pandori“…. e chissà quanti altri ancora! AHAHAHAH (Ok, mentre sto scrivendo questo post non sono proprio tutta in me….. sarà anche colpa del Bananino di Anto Nella…. hihihiih….)

Torniamo a noi… anzi, torniamo al pandoro…. pochi giorni fa vi avevo proposto quello del Pandoriamo insieme di PizzaPastaMandolino… era venuto bene, mi era piaciuto molto…. ma c’era solo una cosa che non mi convinceva…. ossia, il troppo lievito! E cosi, ho deciso di rifarlo… abbattendo proprio la quantità di lievito… ok, i tempi si allungano… ma… ne guadagna in sapore e in qualità! Con la presenza di poco lievito infatti si mantiene bene anche per diversi giorni (ovviamente se si ha l’accortezza di chiuderlo in un sacchetto).

Dato che oltre al lievito ho fatto anche 2 ulteriori piccole modifiche, riporto qui tutta la ricetta e le tempistiche di questa volta….

Biga (ore 21 venerdi sera)

  • 70 gr di farina manitoba
  • 4 gr di lievito di birra
  • 50 ml di latte tiepido (più un pò se necessario)

Come per l’altro, sciogliere il lievito nel latte tiepido, quindi impastare con la farina creando una palla che andràfatta lievitare fino almeno al raddoppio o meglio al triplo… io l’ho lasciata nel forno spento (precedentemente scaldato un pò) per tutta la notte.

Al mattino dopo…

1° impasto (ore 8,30 mattino successivo – sabato)

  • Biga
  • 380 gr di farina manitoba
  • 2 tuorli
  • 3 uova intere
  • 170 gr di zucchero
  • 50 gr di burro
  • 2 gr di lievito (in aggiunta ai 4 della biga, tot. lievito 6 gr)
  • 50 ml di latte
  • 6 gr di sale
  • 1 bacca di vaniglia

Unire i due tuorli alla biga e impastare fino a rendere omogeneo l’impasto, quindi unire alternando tutti gli altri ingredienti avendo cura di sciogliere i 2 gr. di lievito nel latte tiepido e tenendo per ultimo solo il burro che andrà aggiunto alla fine quando tutti gli altri ingredienti saranno incorporati bene. Da quando si aggiungerà il burro calcolare almeno 50/60 minuti di impasto per ottenere una buona incordatura. All’ inizio stavolta ho usato la foglia, fino a quando non si è incorporato anche il burro, tenendola ad una velocità non troppo alta (intorno all 1,5) dopodichè l’ ho sostituita col gancio aumentando la velocità a 2.5 – 3 ossia una velocità media.

L’impasto sarà pronto quando lo si vedrà bello lucido e si staccherà dal boccale. Ma la prova del 9 sarà data dall’ effetto “velo” o “lenzuolo”… ossia, se tirando la pasta si riuscirà ad avere un velo senza che essa si strappi. Significa che ha raggiunto l’elasticità ottimale e quindi si può mettere a lievitare. Quindi coprire con pellicola (o cuffietta come faccio io) e via in forno spento nuovamente fino al raddoppio.

Emulsione:

  • 4 quadratini di cioccolato bianco pari a 16/18 gr.
  • 120 gr di burro
  • 15 gr di miele
  • 2 cucchiai di aroma Home made (quello che mi ha regalato Anto nella)

Mentre l’impastatrice incorda , preparare l’ emulsione che si aggiungerà nel secondo impasto. Sciogliere il cioccolato bianco al micronde e aggiungere il burro morbido (a temperatura ambiente) e il miele. Infine aggiungere anche l’aroma. Mescolare bene e riporre in frigo.

2° impasto (ore 14,30 Sabato):

Quando l’impasto sarà lievitato fino al raddoppio (almeno!), sgonfiarlo delicatamente e rimetterlo nell’ impastatrice, avviare nuovamente a bassa velocità e aggiungere pian piano l’emulsione (che va tolta dal frigo almeno mezz’ ora prima cosi da ammorbidirsi), all’ inizio l’impasto perderà l’elasticità (facendovi prendere un colpo! Ma tranquilli, è normale!), poi pian piano riacquisterà l’ aspetto bello incordato, lucido e vellutato al tatto… e ancora una volta saprete che è pronto quando potrete tirare l’impasto formando un velo. Stavolta l’impasto sarà molto più veloce… una decina di minuti saranno sufficienti! (ma non preoccupatevi se dovesse metterci di più!)

Questa volta mi sono ricordata di imburrare lo stampo SENZA infarinarlo…. e devo dire che in effetti il risultato, esteticamente parlando, ne guadagna! Ho fatto un pò più fatica ad estrarlo… ma ci si riesce! Depositare al centro l’impasto e coprire nuovamente con la pellicola o la cuffietta… e attendere che lieviti fino a raggiungere il bordo!

fasi di lievitazione

Cottura (ore 00,30 sabato notte):

Ho infornato alle 00,30 quando il mio impasto aveva raggiunto il bordo…. ho cotto per 50 minuti a 150° posizionando la griglia del forno appoggiata sulla base…  Ho coperto dopo 10 minuti con carta stagnola per evitare che la parte superiore del pandoro si bruciasse.

Pandoro nudo e con zucchero a velo
Pandoro “nudo” e con zucchero a velo

Avete notato le differenze? Nooo??? Allora ve le riassumo io…

  1. Lievito ridotto a 6 gr totali
  2. Usata tutta farina manitoba
  3. latte al posto dell’ acqua
  4. Aroma home made nell’ emulsione
  5. tempi di lievitazione più lunghi)

E ora… eccovi finalmente la fetta!

Fetta di pandoro
Fetta di pandoro

Pubblicato da Lu.C.I.A. - tracucinaepc

Ciao! Io sono Lucia, Rofranese (SA) adottata Parmigiana con una grande passione per la cucina, soprattutto per la pasticceria... e con un occhio di riguardo all' home made. Nella mia cucina raramente (e in genere solo per provare) sono entrati piatti pronti (di quelli che tanto vanno di moda adesso...), io preferisco impiegare mezza giornata in cucina, ma preparare da sola qualsiasi cosa mio marito o io abbiamo voglia di provare! Come quella volta che, lui preso da un attacco improvviso di golosità mi ha chiesto se sapevo fare le piadine....... E la mia risposta è stata "Non le ho mai fatte, ma che ci vuole?" e nel giro di un' oretta eravamo a tavola a mangiare la mia prima piadina!!! :-) Ecco, questa sono io, non esistono sfide impossibili (almeno in cucina)...

6 Risposte a “Pandoro 2 – La vendetta!”

  1. Ahahah colpa del bananino eh, ma dai…
    Lucia concordo con te, diminuendo il lievito e aggiungendo l’aroma, anche se i tempi si allungano, il sapore del pandoro ne guadagna tantissimo, pensa che io lo fatto giovedì mattina e fino a ieri il mio pandoro era perfetto. A te non penso che sia durato tanto, ma sai che io faccio sempre doppia dose, ne vale proprio la pena… baci baci.

    1. Ahahahah, Anto… preparane ancora… che vengo a prenderlo! (Sia il bananino… che l’aroma! AHAHAHAH). L’ultimo pezzo di questo pandoro (aperto domenica pomeriggio) è stato mangiato ieri da mio fratello… che domenica non c’era… pensa che mi ha telefonato apposta per farmi i complimenti! Che bello! ero (e sono) contentissima!

    1. Grazie Antonella!
      Si si, abbassare il lievito è stato un’ ottima scelta! Tra l’altro ho confrontato le tempistiche… non è che poi si sono allungate più di tanto! Forse, giusto l’ ultima lievitazione…. quindi… direi che va bene! Devo solo calcolare meglio le tempistiche… per non rifare la nottata!

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