Ho sempre voluto provare a fare i raviolii del plin, li trovo bellissimi, ma avevo paura che la chiusura dei plin fosse difficile. Invece realizzare dei pin perfetti è facile seguendo le indicazioni corrette.
Una volta prepararti come come condire gli agnolotti del plin? Io consiglio queste ricette
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo30 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni2
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti per 2 persone
- Energia 416,13 (Kcal)
- Carboidrati 38,90 (g) di cui Zuccheri 1,99 (g)
- Proteine 33,03 (g)
- Grassi 14,88 (g) di cui saturi 6,47 (g)di cui insaturi 6,41 (g)
- Fibre 2,26 (g)
- Sodio 582,38 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 250 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Procedimento
La storia degli agnolotti del plin è abbastanza incerta, si pesa sano nati per recuperare le carni avanzate dagli arrosti e trasformali in un nuovo piatto. Le origini dei plin sono tutte piemontesi, originari delle Langhe si sono poi diffusi in tutto il Piemonte diventando il piatto tradizionale della vigilia di Natale.
Iniziamo preparando la pasta fresca fatta in casa seguendo i consigli pratici che trovate qui.
Nella tradizione piemontese si utilizzano impasti fatti solo con il tuorlo (100 g di farina 3 tuorli). Questi impasti però sono più difficili da lavorare e da stendere, quindi almeno le prime volte usate la ricetta semplice
Fate riposare la pasta avvolta nella pellicola trasparente in frigorifero per almeno 30 minuti
Mentre la pasta riposa prepariamo il ripieno, tagliate parti uguali di sedano, carote e cipolla a cubetti sottilissimi.
Fate soffriggere a fiamma molto bassa aggiungendo l’olio e mescolando perché non si bruci, quando la cipolla inizia a sudare e il soffritto è pronto, aggiungete i pezzi di arrosto.
La cosa importante per un ripieno gustoso è l’utilizzo di carni arrosto e di tipologie diverse, mischiate maiale e manzo come da migliore tradizione dei ripieni!
Gli spinaci possono essere sostituiti con le biete o omessi, il coniglio può essere sostituito con il pollo o il tacchino.
Se usate carne fresca fate cuocere la carne in padella avendo cura di rompere le fibre in modo che cuocia bene e che si insaporisca, iniziate a fiamma alta così che si sciolgano gli zuccheri presenti nella carne.
Il tempo di cottura dipende dalla dimensione della carne, un macinato fine può cuocere in 10-15 minuti, fate cuocere a fiamma medio bassa e se necessario aggiungete dell’acqua per evitare diventi troppo asciutta.
Quando la carne è cotta mettetela nel tritatutto e tritatela fino ad otterrete un impasto morbido ma corposo, se necessario aggiungete un filo di olio per renderla morbida. Il ripieno deve essere sodo, compatto e morbido, un ripieno liquido tende a bagnare la pasta rovinandola. Se avete ottenuto un ripieno troppo umido saltate in padella e fate asciugare.
Il composto è perfetto quando potete fare delle palline uniformi senza bagnarvi le dita.
La ricetta tradizionale prevede che la carne venga tagliata al coltello, il risultato è più grossolano e meno omogeneo.
Adesso impariamo come si fanno e come si chiudono gli agnolotti del plin.
Per chiudere gli agnolotti del plin la pasta non deve essere secca quindi è molto importante lavorare solo la porzione di pasta che vi serve. La pasta secca è dura da lavorare e più difficile da chiudere.
Per velocizzare e non seccare la pasta preparo prima le palline di ripieno su un foglio di carta forno. In questo modo il procedimento sarà più veloce e la pasta si seccherà meno.
La pasta dei plin deve essere larga circa 5-7 centimetri, vi consiglio quindi di stendere la pasta con il mattarello o con la sfogliatrice in modo da ottenere una striscia molto omogenea e regolare.
Il trucco per avere una sfoglia omogenea è la piegatura, ripiegatela su se stessa e ruotatela di 90 gradi e lavoratela nel lato opposto della piega in modo da ottenere una sfoglia larga 10-12 cm.
Tagliate la sfoglia a metà con un coltello e ripassatela nuovamente con il mattarello o la sfogliatrice, la sfoglia deve essere sottilissima (la sfogliatrice utilizza l’altezza 7 su 10 deve essere quasi trasparente).
Il ripieno deve essere posizionato al centro della striscia di pasta e le palline devono distare tra loro 1cm/ 1 cm e ½, così da poter dare il tipico pizzico per chiudere la pasta.
La pasta deve essere ripiegata a metà in modo da aderire bene all’altro lato e poi partendo da una estremità all’altra pizzicate la pasta per alzare l’impasto verso l’alto come in foto.
Perché si chiamano agnolotti del plin? per il pizzicotto che viene dato in fase di chiusura alla pasta. Per il pizzicotto dovete procedere da un lato all’altro premendo per far fuoriuscire l’aria.
E’ importante eliminare l’aria o i plin in cottura si gonfieranno aprendosi.
Con una rotella dentata per pasta eliminate la pasta in eccesso per il lato lungo e poi tagliate i lati per creare la forma caratteristica.
Se serve premete bene i lati perché la sacca si chiuda e la pasta aderisca bene.
Potete congelare gli agnolotti (se la carne del ripieno non è stata precedentemente congelata) e tenerli nel congelatore fino a un massimo di 3 mesi.
Si cuociono da congelati, pochi minuti in acqua calda (4-5 e sono pronti)
La forma degli agnolotti del plin è pensata per fargli assorbire meglio il sugo o il brodo in cui vengono cotti.
Quanti plin per persona? dipende dal condimento comunque vi consiglio circa 200-250 g di prodotto finito per persona.
I vostri agnolotti del plin sono pronti!
Consigli per l’impiattamento:
Piatto semplice della tradizione, vi consiglio di servirli in un piatto elegante senza decorazioni. Nella tradizione i plin cotti erano messi in un tovagliolo e portati come snack o pranzo al sacco a scuole o al lavoro.
Abbinamento vino agnolotti del plin:
Vi consiglio di abbinare un classico vino rosso Piemontese pregiato, un rosso di carattere e prestigio che valorizzi il piatto finale, avete l’imbarazzo della scelta!
Grazie di aver letto la ricetta!
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Dosi variate per porzioni