Ogni regione ha la propria ricetta tradizionale per questo tipo di dolci di Carnevale.
E ognuno ha il suo nome: frittelle, chiacchiere, frappe, galani, sfrappole.
Qualunque sia il suo nome sono tutte varianti della stessa ricetta di base, una pasta fatta con farina, uova e poco zucchero che viene fritta in olio o strutto.
Qui in Romagna le chiamiamo sfrappole.
Ho chiesto la ricetta a Emilia, la mamma della mia cara amica Daura (con cui uscivo quando avevamo 20 anni). Lei è una romagnola DOC e mi ha assicurato che è la vera ricetta che si fa in Romagna.
L’impasto contiene lo strutto ed è aromatizzato con l’anice.
A me non piace usare lo strutto, ma non mi da particolari problemi, quindi l’ho usato poichè l’impasto con un’altro grasso verrebbe molto differente. Per chi non lo tollera proprio lo può sostituire con la margarina.
Non posso dire la stessa cosa dell’anice, in quanto lo odio intensamente, quindi l’ho sostituito con la vaniglia.
Per l’impasto:
400 g di farina 0
2 uova
50 g di strutto
50 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di vaniglia in polvere o anice
latte q.b.
olio di semi di girasole o strutto per friggere
zucchero a velo q.b.
Mescolare insieme la farina con lo zucchero, il sale e l’aroma scelto.
Unire lo strutto e incorporarlo alla farina.
Unire le uova sbattute e formare un impasto sodo, eventualmente aggiungere il latte necessario.
Lasciarlo riposare una mezzoretta coperto da una ciotola rovesciata.
Io per tirare l’impasto ho usato la “nonna papera” ossia la macchinetta a manovella.
Ricavare delle strisce sottili.
Tagliarle con la rotellina dentellata.
Friggere le strisce di pasta in olio bollente.
Io ho usato la friggitrice elettrica alla temperatura di 170°.
Non superate i 180°.
Ho usato l’olio di semi di girasole.
Man mano che sono cotte mettetele a scolare dell’unto in eccesso su un foglio di carta assorbente.
Lasciatele intiepidire prima di cospargerle di zucchero a velo.
In qualsiasi modo si chiamino.. il risultato non cambia.. son ghiottissime!!!!! E che belle ti son venute..smackkk
Esiste niente di più ghiotto del fritto? Ho visto anche le tue castagnole giganti. Da leccarsi i baffi!
Natascia, che meraviglia queste sfrappole romagnole, le adoro peccato che a casa mia piacciono solo a me! Bravissima ti sono venute benissimo!Si mangiano con gli occhi, sono una favola!!!Un abbraccio Laura *_*
Grazie Laura, è merito della friggitrice, che mantiene la temperatura giusta. Quando friggevo in padella non veniva così bene. Comunque è uno dei pochi fritti che faccio in un'anno! Un bacio.
inutile dire che i dolci di carnevale sono imbattibili, che siano fritti o al forno , sono troppo buoni!!!!!Baci Sabry
E' vero, Sabry. Purtroppo è così. Fortuna che carnevale viene una volta all'anno! Baci!
Fritte sono più buone nel gusto e forse un pò meno alla salute, ma mica si devono mangiare a valanghe. Troppo buone !
Infatti, per quest'anno ho fatto questi e i tortelli all'uvetta che posterò prossimamente. Quest'altr'anno si vedrà! Comunque con la friggitrice (acquistata al Lidl a soli 29 euro) viene un fritto asciutto asciutto! Un bacione!
In assoluto le mie preferite!!!!! Ottime, bravissima!
Grazie! Un bacione!
mamma mia che bontà! Bravissima! passa da me se ti va :)http://trasenesci.blogspot.it/
Benvenuta Federica. Accetto l'invito. Sono curiosa!
Come mi aspettavo, anche questa volta, facile o difficile, classico o originale, i tuoi dolci sono sempre impeccabili.Vorrei sgranocchiarla…Anche se vengo a leggerti a quest'ora, mi fai sempre venire una fame…
Tiziana, sei una nottambula! I dolci che mi vengono male non li pubblico. Ne faccio di pasticci…
Sai che invece a me,l'odore dell'anice mi piace tanto,ma lo relego solo per alcuni dolci tipici del natale e della Pasqua.Non l'ho mai usato nelle chiacchiere,quindi la vaniglia va benissimo,ma qui va benissimo tutto…Amo questi dolci,ne mangerei a vagonate ahimè e mi mancano sempre quando purtroppo son finite!Ne prendo almeno due cara e mi trattengo..Un bacione