Samara – come mangiare il frutto dell’olmo

SAMARA frutto dell olmo in insalata

Come si chiama il frutto dell’Olmo? Samara o popolarmente Olmella.

I frutti di Olmo immaturi sono commestibili. In primavera sui rami dell’Olmo, spogli di foglie, si trovano riuniti in dei piccoli mazzi di un bel verde chiaro e brillante. Sotto una foto.

SAMARA frutto Olmo su albero

In cucina si possono considerare un ottimo stuzzichino tenero, leggermente croccante, dal sapore dolce, delicato e particolare. Per mia figlia hanno una nota di cetriolo, c’è chi dice che sanno di nocciola o di gheriglio di noce. A te che aroma ricordano? Scrivimi pure nei commenti cosa ne pensi, mi farebbe piacere.

Si possono utilizzare per preparare un’insalata semplice o aggiungere a un’insalatona. Sono belle per decorare i piatti e io li trovo gradevoli anche sopra il gelato o lo yogurt. In alternativa si possono cuocere nelle frittate assieme ad altri fiori edibili, oppure ripassare in padella e utilizzare come sugo per un risotto o una pasta.

Nella tradizione contadina sono sempre state considerate un risparmiapane o smorzafame primaverile (pane di maggiolino, mangiapane o sparagnapane) dai bambini e non solo.
Qui le proprietà e le controindicazioni dell’Olmo, oltre a dei cenni storici.

STAGIONE della Samara degli Olmi: da marzo ad aprile in base al luogo e l’altitudine. Consiglio di raccoglierle in un ambiente incontaminato, quando sono ancora tenere, di un bel verde brillante e non è ancora visibile il loro seme centrale. Quando le Olmelle stanno diventando gialline ed è visibile il loro seme perdono di fragranza e gusto. E’ importante che non siano ancora cresciute le foglie dell’albero.

RICETTE con erbette primaverili

  • DifficoltàFacile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Porzioni1
  • Metodo di cotturaSenza cottura
  • CucinaSalutare
  • StagionalitàPrimavera

Samara in insalata – Olmelle

20 g Samara – Olmella (frutti freschi dell’Olmo)
q.b. sale
q.b. succo di limone (o aceto di mele)
q.b. olio extravergine d’oliva

Strumenti

Samara – come mangiare il frutto dell’olmo

Come raccogliere i giovani frutti dell’Olmo?

Togliere delicatamente i rametti dall’albero e scuoterli bene per eliminare tutti gli eventuali insetti. Mangiare direttamente sul posto o portare a casa.

Conservare i rami di Olmo in un vaso d’acqua per non farli sciupare. Prima di utilizzarli staccare delicatamente tutte le olmelle e lavarle.

Condire e mangiarli come contorno o antipasto, sono perfetti aggiunti all’insalata mista primaverile.

Guarda le mie ricette con le erbe spontanee.

SAMARA e caratteristiche dell’Olmo

L’Olmo è un bel albero longevo che vive anche per 400 – 500 anni, può raggiungere i 35 metri di altezza, i 5 metri di circonferenza e avere una chioma di 10 metri. Nel primo tratto il tronco è dritto e spoglio. La sua radice è forte con numerosi polloni. Il legno è di ottima qualità, duro ed elastico. E’ un albero ornamentale per la sua eleganza e per il suo aspetto imponente.

La sua corteccia è liscia e verde tendente al rosso, dopo una decina di anni si fessura. I rami sono vigorosi e terminano con parecchi rametti vicini, formano infatti una vasta e ricca chioma.

Le foglie, appuntite con i margini seghettati, sono disposte a mosaico per assorbire meglio tutti i raggi del sole. L’attaccatura al picciolo delle foglie è caratteristica perché asimmetrica.

I piccoli fiori sono precoci, antecedenti alla comparsa delle foglie, di colore rosso scuro porpora, riuniti in densi fascetti laterali sui rami dell’anno precedente; ogni mazzo contiene fino a 30 fiorellini. Quando appassiscono lasciano il posto al frutto che, dopo poco, vola via girando come un’elica. La samara è un frutto alato e leggero con un solo seme, che sfrutta la forza del vento per diffondersi sui terreni. La bacca è inodore.

Rimedio del dottor BACH

E’ il rimedio per le persone che soffrono di una perdita temporanea di fiducia in se stesse a causa di un eccesso di responsabilità di cui si sono fatte carico. Ecco che se decidiamo di mangiare questo “curioso” frutticino, accediamo anche al suo messaggio energetico, ovvero ci aiuta a metabolizzare al meglio ciò che pensiamo di noi stessi, è una pianta che ci accompagna a compiere il nostro passaggio di crescita, di accettazione dell’essere soggetti ad un atto di consapevolezza

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Pubblicato da Sara Grissino

Cuoca green, seguo la stagionalità degli alimenti nella preparazione dei miei piatti. Amo conoscere, sperimentare in cucina i prodotti della campagna e non solo. Solare, mi piace stare in mezzo alla gente, condividere emozioni ed imparare.

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