Ritorno sul blog dopo una lunga pausa , sebbene sia stata sempre presente, soprattutto sulla pagina facebook, non avevo molta voglia di fotografare quello che cucinavo. Complice il fatto che, essenzialmente, cucinavo la sera per il pranzo del giorno dopo e fare le foto la sera, con la luce artificiale, presuppone una capacità con la macchina fotografica che sicuramente io non possiedo. Inoltre, passando del tempo online da lettrice e non da autrice (o creator, che fa più figo) ho potuto avvelenarmi con l’aria malsana che si respira sotto anche il più innocente post culinario. Non è di certo una novità che, soprattutto su facebook, il pubblico sia particolarmente aggressivo e spesso intinto in un’arroganza senza senso, ma in ogni caso – non facendolo più come lavoro principale – mi sono spesso chiesta se ne valesse la pena. Vale la pena condividere un piatto, che sia inventato sul momento o frutto di una personale tradizione di famiglia, con persone che sanno già tutto e che tengono a far sapere a tutti che loro lo fanno meglio, perchè la loro è la ricetta unica e originale e le altre sono pallide imitazioni? Sono incappata – fra gli altri – in uno dei mille post sulla carbonara, dipinta quale antichissima ricetta che deve per forza essere fatta in un certo modo affinchè i commentatori la accettino come carbonara (sennò la chiami pasta alla crema di uovo con formaggio e pancetta, ovviamente), ricco di aggressività passiva e storielle palesemente inventate che mi hanno fatta uscire dalla sezione commenti più stanca che dopo una giornata di lavoro. Ci ripensavo adesso, sul momento di scrivervi la ricetta delle polpette di melanzane al sugo, perchè sono immensamente grata che questo terrorismo non venga applicato anche alla polpetta.
La polpetta è un cibo democratico, che accetta tutti e di cui nessuno ha da recriminare sulle mille varianti e che queste non siano di sola carne. La polpetta è polpetta anche con impasti di verdure o pesce, forme leggermente appiattite, cotture al forno o in padella e nessuno se ne lamenta, che gioia!
La ricetta che ho pensato di scrivervi, quindi, è quella delle polpette di melanzane (e ricotta) al sugo, con le polpette realizzate senza uova e precotte in forno, certa che l’idea vi piacerà un sacco, soprattutto quando vi accorgerete di essere rimasti senza neanche un uovo in frigo!
Le polpette di melanzane e ricotta possono anche essere mangiate fredde, magari su una morbida fetta di pane, anche se io le preferisco calde calde!
Dopo questo pippone da rientro, che ne dite di passare alla ricetta? La prepariamo insieme? 🙂
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Laviamo la melanzana, eliminiamo il picciolo e tagliamola in due. Bucherelliamola e trasferiamola nel contenitore per microonde. Copriamo con il coperchio e apriamo la valvola. Cuociamo in microonde alla massima potenza per 6-7 minuti. Quando sarà morbida, sfilacciamola con una forchetta e lasciamo la polpa in un colino. Lasciamo riposare per una decina di minuti, in modo che perda l’acqua in eccesso.
Trasferiamo la polpa di melanzana in una ciotola e uniamo la ricotta. Insaporiamo con un po’ di sale e qualche fogliolina di timo o di un’altra erba aromatica a scelta. Aggiungiamo, quindi, quanto basta di pangrattato per ottenere un impasto morbido, ma lavorabile.
Foderiamo una teglia di carta forno e formiamo tante polpettine non troppo grandi, con le mani leggermente umide. Distribuiamole nella teglia e bagniamole con un filo d’olio extravergine d’oliva. Cuociamo per 10-15 minuti in forno caldo a 200°. Quando saranno colorate leggermente, spegniamo il forno e facciamo intiepidire.
Nel frattempo, in una padella, facciamo insaporire un filo d’olio con uno spicchio d’aglio diviso in due. Aggiungiamo la passata di pomodoro, un po’ di sale e di timo e lasciamo cuocere a fiamma bassa.
Aggiungiamo Le polpettine in padella, rigirandole delicatamente, e proseguiamo la cottura fino a quando il sugo non sarà denso abbastanza.
Le polpette di melanzane al sugo sono pronte!
Un consiglio in più
Preparate un po’ di pane per la scarpetta, impossibile non farla!
Dosi variate per porzioni
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