Crispelle di riso catanesi

Come molti dolci della tradizione siciliana, anche le crispelle di riso catanesi sono state inventate dalle monache, precisamente da quelle del monastero dei Benedettini, a Catania appunto. Preparate inizialmente per San Giuseppe – la festa del papà -, oggi si possono trovare molto facilmente in qualsiasi momento dell’anno, soprattutto durante le fiere, fra le altre bancarelle dello street food.

Io, personalmente, non vado matta per i dolci fritti, ma le crispelle di riso non sono solo un’eccezione, sono l’eccezione.
Ne vado matta da quando sono piccola, non riesco a resistere alla glassatura al miele e le inzuppo proprio come si fa con i biscotti nel latte.

Oggi finalmente le ho preparate in casa e sono super soddisfatta del risultato, grazie alle dritte di un’amica con un amico che le prepara e le vende da anni! Provatele anche voi per capire a che livello di dipendenza possono portarvi! 😀

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni50 crispelle
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1400 gacqua
  • 125 glatte
  • 500 gRiso (Roma o Originario)
  • 300 gfarina 00
  • 50 gZucchero
  • 6 gLievito di birra secco
  • 10 gSale
  • 1 pizzicoCannella in polvere
  • 1arancia
  • 200 gMiele
  • q.b.Zucchero a velo
  • olio di semi (arachide o mix per frittura)

Strumenti

  • 1 Sac a poche
  • 1 Padella per friggere

Preparazione

  1. Versiamo l’acqua in una pentola, insaporiamo con il sale e aggiungiamo il riso. Lasciamo cuocere a fiamma bassa fino a quando il riso non avrà assorbito tutto il liquido e risulterà ben cotto. Trasferiamolo, quindi, in una ciotola di vetro o di acciaio per farlo intiepidire prima.

  2. Scaldiamo il latte e sciogliamoci dentro il lievito di birra. Aggiungiamolo al riso ormai tiepido.

    Incorporiamo quindi lo zucchero, la farina, un po’ di cannella e la scorza d’arancia grattugiata. Amalgamiamo il tutto, copriamo con la pellicola trasparente e con un palid e lasciamo a riposo per 3 ore.

  3. Trascorso il tempo di riposo, l’impasto dovrà essere gonfio e ancora morbido. Trasferiamolo in due sac a poche. Intanto mettiamo a scaldare abbondante olio di semi in una padella dai bordi alti.

  4. Quando l’olio sarà caldo tagliamo la parte finale della sac a poche e creiamo dei cilindri di circa 2 centimetri, tuffandoli direttamente nell’olio bollente, tagliandoli via via con un coltello dalla punta della sacca. Se preferiamo, possiamo formare le crispelline con le mani ben inumidite, cercando di farle il più sottili possibile (sempre due centimetri di spessore circa)

  5. Lasciamo cuocere le crispelle fino a quando non saranno dorate uniformemente.

  6. Scoliamo le crispelle su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, quindi spostiamole in un piatto da portata.

  7. Prepariamo la glassa facendo sciogliere a fuoco lentissimo il miele e stemperandolo con il succo di mezza arancia. Quando la glassa si sarà intiepidita, facciamola colare sulle crispelle, completando con una spolverata di zucchero a velo.

  8. Le crispelle di riso catanesi sono pronte e irresistibili!

Un consiglio in più

Non preoccupatevi se le prime crispelle non vi sembreranno un granchè: man mano che le preparerete diventeranno sempre più belline perchè, si sa, friggendo si impara! Inoltre ammettiamolo… le crispelle di riso catanesi non sono di certo famose per la loro armoniosa bellezza, quindi godetevele così: frastagliate, bruttine, croccantine e profumatissime!

Per conservarle un paio di giorni lasciatele in un contenitore a chiusura ermetica. Se le preferite croccanti lasciate la glassa da parte e aggiungetela solo al momento di servirle. Se invece le preferite ben inzuppate di miele (come me!) lasciatele pure immerse nella glassa: la croccantezza ne risentirà, ma risulteranno più spugnose e ricche di sapore!

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