Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

Diciamocelo mangioni:

la comodità di svitare il tappo, rovesciare il barattolo in padella, rosolare con un filo d’olio e condirci una pasta non ha pari.

Pasta come una bella fettina.

Due capperelli e vedi che pizzaiola che viene fuori grazie a una buona salsa di pomodoro!

Ma ecco il dubbio amletico.

 

Quanto e cosa varia fra una salsa confezionata e una homemade?

 

Da sicula la risposta è una: la salsa è sarsa (equivalente sicano del termine) solo se fatta in casa.

Pomodori scelti, cotti in pentoloni rimestando spesso per assicurarsi una cottura uniforme, passati, ridotti in salsa. Filtrata quest’ultima, andrà poi imbarattolata in vasi sterili e sigillata tramite ulteriore bollitura.

Una volta freddatasi, ecco che la vostra sarsa è pronta per essere inclusa nel famigerato paccodaggiù.

Eccola, ancora una volta, dopo aver scartato il pacco, la comodità di svitare il tappo e versare in padella la vostra salsa di pomodoro, uno degli ingredienti fondamentali della cucina non solo italiana ma internazionale.

Leggermente salata, basterà condirla con olio e basilico fresco per ottenere un sugo di pomodoro basic ma, come tutte le preparazioni old, GOLD.

 

Ma quando la scorta (in media dalle 10 alle 20 bocce – termine tecnico, occhio – per pacco) finisce e il secondo pacco tarda, ritroviamo la stessa comodità in salse di pomodoro confezionate, già pronte e facilmente reperibili in tutti i supermercati e bottegucce di paese.

Chiaramente la difficoltà sta sempre nella scelta del prodotto confezionato, e dunque nell’attenzione che riponiamo nella lettura delle etichette, prima ancora che nella scelta del supermercato/bottega.

 

Un dettaglio importante, dopo la provenienza del prodotto, il luogo di produzione e quello di confezionamento (qualora non coincidessero), è il quantitativo di conservanti, specie sodio e olio, che una determinata salsa confezionata ha.

Sale

Il sodio, più comunemente conosciuto come sale, se ingerito in quantità eccessive – spesso accompagnate da una scarsa idratazione – può arrivare ad innalzare la pressione arteriosa e mettere a rischio cuore, reni e  fegato.

Per sodio non intendiamo solo e solamente il sale che usiamo normalmente per insaporire cibi e pietanza, ma anche quello naturalmente contenuto nei cibi, anch’esso da attenzionare per moderarne, di conseguenza, l’apporto.

Usato come conservante, il sale (e dunque il sodio) abbonda in quegli alimenti che devono mantenersi fino all’apertura della confezione, e poi preservarsi ancora per un periodo variabile – 2-3 giorni, 4-5, in base all’alimento in questione – in frigo.

Noto spesso che le passate o conserve di pomodoro preconfezionate che popolano gli scaffali dei supermercati contengono tutte, in misura più o meno differente, sale. Questo, oltre a svolgere la sua tipica funzione di insaporitore, aiuta a conservare la salsa più a lungo.

Vero è però che chi ha bisogno di consumare poco sodio (ossia più o meno tutti) deve stare attento a un simile dettaglio, specie perché la salsa di pomodoro preconfezionata – contenente anche acido citrico e il succo dello stesso ortaggio – può benissimo preservarsi senza l’aggiunta di sale.

Vedasi i pomodori pelati per esempio, conservati nel proprio succo e, nella stragrande maggioranza dei casi, non insaporiti in alcun modo.

Olio

Altro elemento dalla funzione conservante, contenuto però più nei sughi pronti che nelle salse (ad eccezione di quelle a base di particolari varietà di pomodori, come il datterino), è l’olio.

Con la funzione di preservare conserve e ortaggi vari anche nei mesi più caldi, l’olio è spesso contenuto nelle salse di pomodoro preconfezionate così comode da acquistare.

In questo caso però, come già anticipato, si parlerà forse più di un sugo che di una semplice salsa, vista la presenza di un alimento dalla duplice funzione, atto a conservare e, parzialmente, insaporire.

Ma la presenza di olio in salse e conserve può essere veicolo, specie in quei casi di mal confezionamento e mal conservazione, di botulino.

Nessuno chiaramente vieta di acquistare sughi pronti e salse da usare nell’immediato, ma di certo, parlando di prodotto che, una volta aperta la confezione, non consumeremo subito per interno (questo è ciò che generalmente avviene), meglio a mio avviso condirla al momento, e dunque utilizzare l’olio più per enfatizzare il gusto del pomodoro che non per preservarlo.

Scelte e pareri personali, s’intende.

Scegliere dunque di fare in casa la propria salsa di pomodoro anche solo partendo da una scatola di pelati pare e rimane per me la soluzione migliore.

Preferirli a una salsa di pomodoro già pronta aiuta a dosare il quantitativo sia di sale che di olio contenuti nel prodotto che andrete a realizzare.

La vostra salsa di pomodoro DIY non conterrà solo il quantitativo desiderato di sale e, eventualmente, olio; ma potrà anche essere aromatizzata e insaporita a vostro piacimento, sostituendo parte del classico sale con delle spezie, accentuando o smorzando il sapore naturalmente acidulo del pomodoro con frutta o dolcificanti.

 

Sempre dalle mie parti, una delle diatribe fra comuni che animano la provincia è proprio quella sulla salsa di pomodoro:

Con o senza zucchero?

La presenza di quest’altro conservante – usato per lo più come enfatizzante, un po’ come il caffè col cacao – dipende molto dall’uso a cui destiniamo la salsa; cosa vogliamo condirci e a quali altri gusti abbinarla.

Naturalmente, se lo scopo è giusto quello di correggere l’acidità tipica del pomodoro, non servirà certo un cucchiaio colmo di zucchero: ne basterà un pizzico o, ancor meglio, si potrà optare per del dolcificante liquido.

Poco calorico, più semplice da usare e meno invasivo nel gusto, secondo me.

Io opto spesso per un paio di gocce di dolcificante per dar risalto alle sfumature di sapore che una buona salsa di pomodoro, anche DIY creata a partire da una semplice latta di pelati, deve avere.

Frutta e pomodori

In molti negozi, soprattutto bio ma anche etnici, ci si imbatte in preparazioni quasi bizzarre, come salse di pomodoro aromatizzate alla frutta, quasi fossero un ibrido fra una conserva di frutta e quella di solo pomodoro.

In realtà la dolcezza o acidità di un frutto – provare per credere – può caratterizzare meglio la vostra salsa di pomodoro, rendendola non solo originale, ma armonizzandone le sfumature di sapore.

Una prugna secca, per esempio, addolcirà la vostra salsa grazie agli zuccheri che il frutto processato naturalmente contiene (e parliamo sempre di prugne denocciolate solamente essiccate, non preventivamente zuccherate).

Una manciata di frutti rossi a scelta fra mirtilli, more, ribes e lamponi, accentuerà il colore della vostra salsa di pomodoro così come le note acidule che naturalmente contraddistinguono l’ortaggio protagonista.

 

Ricetta per una salsa di pomodoro DIY – Salsa di pomodoro ai lamponi

Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

Non amo i gusti troppo acidi, tant’è che io per prima sono diventata una fan del cicinin di zucchero nella passata di pomodoro.

Eppure quei 4 lamponi mixati insieme ai pelati, un pizzico di sale e poche gocce del mio fido dolcificante liquido rendono la salsa di pomodoro DIY qualcosa di veramente originale e pur sempre bilanciato.

Per circa 500 gr di salsa di pomodoro aromatizzata ai lamponi occorrono:

  • 1 latta da 400 gr di Pomodori pelati in succo (senza sale aggiunto)
  • 3-4 lamponi
  • 1 cucchiaino di Dolcificante liquido 0 kcal
  • 1/3 bicchiere d’Acqua
  • Sale q.b.

 

Niente di più semplice:

Vuotate la latta di pelati all’interno del bicchiere alto del frullatore.

Aggiungete poca acqua sempre all’interno della latta (calcolate circa 1/3 di bicchiere) per pulirla dai residui di pelati

Aggiungete i lamponi precedentemente lavati, poche gocce di dolcificante e frullate.

Basteranno meno di due minuti per ottenere una salsa di pomodoro aromatica, fine e vellutata, senza bisogno di aggiungere olio.

Quello lo useremo giusto prima di condire con questa golosa pasta salse e carni ?

Salsa di pomodoro: confezionata o DIY?

 

Tirando le somme, cosa è meglio, la salsa di pomodoro confezionata o una DIY?

La comodità è di certo e sempre sarà ciò che ci indirizzerà verso l’una o l’altra opzione.

Ma sta di fatto che creare e personalizzare un condimento basilare come la salsa di pomodoro, la renderà un elemento ancora più essenziale per qualsiasi tipo di preparazione, cucinando sempre nel rispetto delle esigenze alimentari di ciascuno!