I collezionisti di curricula

Ovvero: la ricerca di un lavoro.

Chissà quanti di voi hanno visto sul web, sui giornali o anche per strada la magica scritta “cercasi personale – spedire/consegnare curriculum”, e presi da  un impeto di ottimismo cliccate o stampate e fate partire il vostro, ma vi siete mai chiesti che fine fanno i vostri curricula? Io ho ormai la certezza che ci sia un mercato per collezionisti, infatti nel migliore dei casi l’unica risposta che ottengo è quella automatica del sito, di solito manco un “crepa, tanto assumo la cugina del nonno del mio vicino di casa”. Ma allora perché me lo chiedi? Perché mi fai perdere tempo e anche inchiostro? La risposta è una sola: COLLEZIONISMO, si, me li vedo loro, i fantomatici datori di lavoro, che si riuniscono in allegre salette da té e se li rimirano e magari scambiano “ce l’hai la bionda con tre figli e due lauree? No, però ho doppio il laureato con tre stage in francia e il neo sulla tempia destra, magari facciamo uno scambio.” Si, sono sicura non c’è nessun’altra risposta, perché le ho provate tutte: curriculum breve, curriculum completo, curriculum di settore, curriculum fantasioso, ho provato anche con photoshop :-D… niente, muro di gomma.

Che poi se proprio ci tenete alla collezione, ditelo!!!! Ve ne mando tre o quattro per 50 € 😉

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18 Risposte a “I collezionisti di curricula”

  1. Cara Rita, a leggere il tuo blog viene da sorridere, conoscendo la tua verve, davvero viene da pensare di essere sul blog di un autore zelighiano.
    Poi ci ripenso, ti conosco, so che hai una forza interiore che se esplodesse non avremmo più bisogno del gas russo per riscaldarci tanta sarebbe l’energia scatenata.
    No, tranquilla, non sto dicendo che sei piena di gas; penso però che tanta forza non dovrebbe essere sprecata e visto che le italiche menti non ti vogliono, penso sempre (ma io non ho la tua forza di pensiero quindi mi sto sforzando) che tu debba trovare la tua strada da te.
    E non sto dandoti una risposta stile buddismo da biscotto della fortuna, sto pensando seriamente che dovresti rimetterti in gioco come facesti già hai fatto in altri tempi , magari, anzi senz’altro, con l’esperienza e la cattiveria di oggi.
    Magari, ed è un po’ che ci penso with a little help from your friends.
    Fammi sapere che ne pensi, se ci hai pensato.

    Marco.

    PS ma sono l’unico qui che non ha un sito dedicato alla cucina?

    1. Grazie Marco, grazie di avere in me più fiducia di quanta non ne abbia io :-).
      Ci ho pensato e tanto, vediamo che vanno le cose, per ora continuo a cercare, ma mi muovo a tutto tondo.
      Grazie ancora :-*

  2. pienamente d’accordo! sono rimasta senza lavoro nel 2009! prima avevo trovato lavoro dopo 3 anni dalla laurea…prima solo stage e lavori non pagati! ed ora per non stare senza fare niente mi sono rimessa a studiare…almeno mi aggiorno..ma ogni volta mi chiedo…ma chi me l’ha fatto fare…tanto non farò mai la designer….so quello che voglio fare…ma ci vogliono i soldi…quindi mi accontenterò di qualsiasi cosa…sperando in meglio…ma il problema che ti trovano sempre scuse…”sei troppo”vecchia” ma cavoli ho 33 anni! sei troppo inesperta…io??? “perché con la laurea mi chiedi questo lavoro?” e sai com’è la laurea me la magno e certo..o tante altre scuse…e specie si sa già sanno chi devono prendere! allora fatemi risparmiare soldi e tempo! ma che roba!!

    1. Lei è troppo qualificata, può ambire ad altro, ma va… e dillo che devi prendere l’amico di tua cugina!
      In bocca al lupo anche a te 🙂

    1. Finché l’ironia mi sostiene, magari provo a pagarci le bollette, “modalità di pagamento: ironia autoprodotta” 😀

  3. Eih, complimenti! E’ esattamente quello che penso io e che credo pensino altre migliaia di persone. Sagge parole.
    Sono disoccupata anch’io, tutti gli anni per 5 mesi all’anno, da 16 anni, perchè lavoro in un grand hotel che assume solo stagionale. Tu dirai “Si, vabbè però tu almeno un tot di mesi all’anno lavori, almeno un tot di stipendi li porti a casa”.
    Vorrei solo dirti che ti sono vicina, che so cosa vuol dire provare a mandare curriculum in ditte che dicono di cercare personale, che magari vogliono assumere a costo zero e che magari abbia già esperienza “pregressa nel settore” come scrivono loro. Cioè, ti pago poco, ma devi essere capace e lavorare pure bene.
    Io non mi lamento del mio lavoro, lo amo, solo che anch’io come tante altre persone, come te, sto cercando un lavoro “normale”, che mi faccia tornare a casa la sera, che mi dia la possibilità di acquistare una lavatrice a rate, ma purtroppo, per ora mi devo accontentare di quello che ho e ringrazio chi me ne ha data la possibilità di lavorare 7 mesi all’anno.
    Con questo concludo, scusa la mia intromissione, era solo un modo per dirti che ti sono vicina e ti faccio un enorme in bocca la lupo.
    Bacio
    Mara

    1. Grazie Maria, è vero lavorare 7 mesi è meglio di niente, ma alla banca se chiedi un mutuo non gliene frega niente :-(, essere precari è sempre snervante, quindi in bocca al lupo anche a te 🙂
      Ps prossimamente pubblicherò un post sugli annunci di lavoro 😀

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