Patata story
Oggi niente ricetta, ma un’utile patata story che ho letto in un vecchio numero di Sale& Pepe e che, personalmente, ho trovato utile. Ecco perché ho pensato di condividere l’articolo con voi, spero possa interessare anche a voi!
Sapevate, ad esempio, che le patate sono un dono degli Incas? Sì, perché sono originarie del Messico e del Sudamerica e sono giunte in Europa, precisamente in Spagna, nel 1570.
Piano piano il tubero ha iniziato a diffondersi un po’ in tutta Europa, conservando però la propria aurea di pianta rara sino alle grandi carestie durante la guerra dei trent’anni, periodo nel quale le patate hanno iniziato ad assumere una certa rilevanza nell’alimentazione delle varie popolazioni.
Per quanto concerne i princìpi alimentari della patata, essa è molto ricca di carboidrati (16,4 g ogni 100 g), ma costituisce anche una fonte preziosa di vitamine e di sali minerali.
E’ abbastanza calorica (85 calorie ogni 100g) ma molto digeribile.
Essendo ricca di vitamina C, ha proprietà antiossidanti; per il buon contenuto di potassio e la scarsità di sodio è adatta per chi ha problemi cardiocircolatori e per chi soffre di pressione alta.
Sul piano della conservazione, è meglio tenere le patate al buio, in un luogo fresco e areato. E’ sempre sconsigliato lasciarle all’interno di sacchetti di plastica, anche se questi ultimi dovessero essere forati, in quanto si creerebbe umidità. Inoltre, è bene non metterle accanto alle cipolle perché, in tal modo, si favorisce la nascita di germogli.
Ma quanti tipi di patate esistono? E come sceglierle in base alla preparazione prescelta? Prendete appunti!
- Patate a pasta bianca: asciutte, molto farinose perché ricche di amido, sono adatte alla preparazione di purè, gnocchi, sufflè, sformati, crocchette e gratin morbidi.
- Patate a pasta gialla: più compatte, sode e poco farinose, sono perfette soprattutto per rapide fritture ma anche arrostite in forno, cotte in umido e saltate in padella.
- Patate vecchie: hanno la buccia più spessa delle altre qualità, la polpa è compatta, soda e farinosa. Richiedono una cottura leggermente più prolungata e sono adatte a ogni tipo di preparazione, specie per gli gnocchi.
- Patate novelle: presenti sul mercato quasi tutto l’anno, le migliori sono però quelle che vengono raccolte in primavera, prima della completa maturazione. Hanno la polpa tenera e una buccia sottile: si possono mangiare senza sbucciarle (anzi, è preferibile!) purchè ben lavate e spazzolate. Sono ottime al forno e in padella.
- Patate nere o violette: si tratta di una specie recuperata recentemente ma che risale alla fine del ‘500. La buccia è scurissima e la polpa ha un colore rossastro, soda e vagamente dolce. Si prestano in modo particolare alla cottura in forno o in padella.
- Patate rosse: il colore si riferisce alla buccia, sottile e lucida. La polpa è gialla, compatta e mantiene la sua consistenza anche dopo una lunga cottura. Sono particolarmente indicate per preparare antipasti e insalate perché rimangono compatte e si riesce a tagliarle facilmente senza romperle.
- Patate ratte: sono le famose patate francesi, tanto amate dai grandi chef. Di forma allungata, hanno buccia sottile, che si può mangiare purchè siano spazzolate e lavate. Sono adatte alla cottura in forno, a vapore o in padella.
- Patate americane: chiamate anche patate dolci o “batate”, si consumano cotte in forno o bollite in acqua leggermente salata.
- Patate al selenio: al supermercato si trovano in vendita patate concimate con prodotti a base di selenio organico: 250 g di queste patate forniscono il 50% del fabbisogno giornaliero di una donna di selenio, minerale prezioso per proteggere la salute del cuore e stimolare le difese naturali dell’organismo
Qualche curiosità per concludere questo brevissimo patata story!
- L’acqua di cottura delle patate può essere utilizzata per pulire gli oggetti d’argento se non sono eccessivamente ossidati.
- Per togliere le incrostazioni di calcare dal fondo delle pentole è sufficiente far bollire le bucce di patata crude in poca acqua.
- Per rendere splendenti le bottiglie di vetro o di cristallo e i decanter del vino rosso è sufficiente mettere all’interno della bottiglia una patata sbucciata e tagliata a dadini, un po’ di sale e un po’ di acqua e agitare bene, ripetendo se necessario l’operazione.
Che bell’articolo!!!!
Grazie, spero sia utile anche a te come lo è stato per me!
Grazie per aver condiviso l’articolo con noi! E’ molto utile 🙂
Grazie a te!!!
bellissimo articolo…non sapevo che oltre a mangiarla era perfetta anche per altri usi….
Anche per me sono state delle novità!
In casa nostra adoriamo tutti le patate e ogni loro preparazione, ultimamente ho scoperto le patate viola con le quali realizzo degli gnocchi molto delicati dal colore viola..☺
Non li ho mai fatti Michela… che ideona!!!
informazione utile…grazie
Grazie a te!!!
Grazie per le informazioni!! sono utilissime!!
Grazie a te Laura
molto utile questo articolo, grazie per averlo condiviso 🙂
Grazissime a te
Interessante il tuo articolo, ci sono tante informazioni, brava
Stra grazie Cinzia
mi piace sempre imparare qualcosa
Anche a me, hai ragione..
Bella lezioncina!
Sono una brava maestrina, vero???
Molto interessante questo post, ne farò tesoro!
Grazie Simona!
utilissimo e interessante ! Grazie :*
Grazisssssime a teeee
Veramente un post interessante!
Grazie carissima
Articolo molto utile
Grazissime Francesca
Martolina, come sempre dai informazioni utili e domani proverò a lucidare il decanter
Marilùùùù poi dimmi… dovrai mettere gli occhiali da sole da quanto luccicherà!!! Baciotti