ARANCINI o ARANCINE? Io ancora non l’ho ben capito… a ovest dell’isola li chiamano arancine, a est di arancini… sappiate però che una cosa l’ho capita perfettamente: questi timballi di riso che racchiudono un ripieno golosissimo… li ADORO!!!
Pensavo fossero impossibili da preparare per me che, tra le altre cose, non sono siciliana quindi… non ho la fortuna di avere la ricetta di famiglia in dono. Ma ne sono talmente tanto innamorata che non ho smesso di chiedere a tutti i siciliani di mia conoscenza la ricetta… ne ho provate molte… fino a questa. RICETTA PERFETTA e INFALLIBILE anche per chi non ha tradizioni e sangue siciliano che scorre nelle vene. ma avete presente un guscio croccantissimo, asciutto e dorato e un cuore di una bontà indescrivibile? Ecco… provate questa preparazione seguendo le indicazioni che, a sua volta, mi ha passato na siciliana DOC da generazioni che ho conosciuto da qualche anno e che, piano piano, mi sta donando quanto custodisce nel proprio ricettario di famiglia. Pura emozione!
Ah… anni fa avevo provato a fare i mini arancini di riso, una versione facile ma altrettanto golosa dei veri arancini… QUI trovate la ricetta!
Ma ora… bando alle ciance, tutti in cucina con Martolina!
Ingredienti
Per il riso:
Per il ripieno:
Per la pastella:
Per la panatura e la frittura:
Strumenti
Passaggi
Per preparare questi meravigliosi ARANCINI o ARANCINE, innanzitutto tritate finemente carota, cipolla e sedano e fateli soffriggere sino a doratura in un goccio di olio.
Aggiungete la carne macinata, fatela rosolare, versate il vino e fate sfumare a fiamma media; unite un bicchiere di acqua e, a fiamma bassa, lasciate sobbollire per circa 1 ora dopo aver aggiunto la foglia di alloro per profumare la vostra preparazione. A metà cottura aggiungete i pisellini regolando di sale e pepe. Una volta cotto, lasciate intiepidire il vostro ragù e versate il caciocavallo grattugiato.
In una pentola versate acqua, riso e sale; accendete la fiamma e fate cuocere sino a quando tutto il riso non sarà completamente assorbito (in questo modo l’amido resterà e il riso risulterà asciutto e compatto). Unite lo zafferano sciolto in pochissima acqua calda e il burro a pezzetti e mescolate bene, poi adagiate il riso in una larga pirofila, livellatelo e lasciatelo raffreddare.
Una volta freddo, suddividere il riso in 8 parti (o 6 se volete realizzare degli arancini più grandi).
Farcite ogni arancino con il ragù e richiudete dando la classica forma a punta. Per aiutarvi, vi consiglio di inumidirvi le mani.
Preparate la pastella unendo l’acqua alla farina setacciata con un pizzico di sale dando una consistenza tale da poter rivestire gli arancini prima di rotolarli delicatamente nel pangrattato.
Scaldate abbondante olio alla temperatura di circa 170° e tuffate uno o due arancini alla volta facendoli dorare su ogni lato prima di scolarli e deporli su carta da cucina assorbente.
Servite gli ARANCINI o ARANCINE dopo qualche minuto e… venite poi a raccontarmi quanto vi sono piaciuti!!!
CONSERVAZIONE
Potete conservare gli arancini in frigorifero per un paio di giorni e poi scaldateli in forno preriscaldato a 200°, poi abbassate la temperatura a 60° non appena li avrete informati.
SOSTITUZIONI
Potete sostituire il caciocavallo con pecorino, provola o mozzarella a cubetti ben sgocciolata.
IDEA
Guardate anche la ricetta dei mini arancini di riso, la trovate QUI
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Dosi variate per porzioni