Botulino e botulismo

Botulino e botulismo: sintomi, cause e prevenzione. Semplici informazioni per saperne di più su questo batterio molto pericoloso che attacca nervi e muscoli. Il botulino è un batterio in grado di produrre una potentissima neurotossina che agisce sulle terminazioni nervose, inducendo paralisi. Questo batterio è in grado di generare spore (come quelle dei funghi) che ne permettono e facilitano la diffusione. Queste spore sono presenti ovunque nell’ambiente: dal suolo, ai sedimenti acquosi (marini, lacustri e fluviali) e addirittura nell’intestino di tutti gli animali, anche in quello umano. Ma allora se è normalmente presente nell’intestino dell’uomo, perché non siamo tutti infettati? Non si sviluppa l’infezione grazie all’azione protettiva della nostra flora batterica intestinale, costituita da 100.000 miliardi di altri microorganismi, che limitano notevolmente la crescita e lo sviluppo del botulino, in quanto competono per le stesse sostanze nutrienti. Inoltre, il botulismo (cioè l’infezione) non è data dalla presenza del microorganismo o delle sue spore nel nostro cibo, bensì è data dall’ingestione delle tossine prodotte e rilasciate nel nostro cibo. Non è in grado di sopravvivere in ambienti che presentano ossigeno. Ecco perché il microrganismo veniva prevalentemente rilevato all’interno delle salsicce: il budello crea un ambiente totalmente privo di ossigeno nella sua parte centrale, e dunque favorevole alla crescita di botulino.

Botulino e botulismo

Botulino e botulismo: sintomi, cause e prevenzione il mio saper fare
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Botulino e botulismo: sintomi, cause e prevenzione

Strumenti

Cinque forme principali di botulismo

Botulino e botulismo

Botulismo alimentare causato dall’assunzione di alimenti che contengono la tossina botulinica.

Botulismo infettivo causato dalla tossina prodotta nel contesto di una ferita infetta

Botulismo neonatale colpisce i neonati ed è causato dal consumo di spore del batterio

Tossiemia botulinica intestinale dell’adulto forma rara di botulismo

Botulismo iatrogeno dovuto ad una dose eccessiva di tossina botulinica,

Cosa è la tossina botulinica?

La tossina botulinica è una sostanza chiaramente tossica che agisce a livello delle terminazioni nervose. Viene prodotta dal microorganismo, ed è ancora oggi considerato il veleno più potente che si conosca. E’ in grado di uccidere un animale in quantità davvero minime (2 nanogrammi per kg, cioè una grandezza infinitamente più piccola di un grammo), superando addirittura la tossina dell’amanita falloide (il fungo velenoso per eccellenza).

Come agisce la tossina botulinica?

La tossina altro non è che una proteina. Questa proteina, prodotta dal microorganismo, si lega ad altre proteine (chiamate recettori) presenti sulla superficie della membrana delle nostre cellule nervose, e viene internalizzata. All’interno della cellula svolgerà la sua azione tossica.

I neuroni che vengono prevalentemente interessati sono i neuroni che si occupano della contrazione muscolare, e dunque del movimento.

Normalmente, l’acetilcolina viene rilasciata da tali neuroni e si lega a recettori esposti sulla membrana dei muscoli, producendo la contrazione muscolare.

Se però, a causa della tossina, l’acetilcolina non viene rilasciata, i recettori presenti sulla membrana dei muscoli non troveranno il loro ‘interruttore’, e dunque non potranno contrarsi.

L’effetto finale è una PARALISI FLACCIDA, che riguarda tutti i muscoli del nostro corpo, anche quelli che ci permettono di respirare.

FLACCIDA, per distinguerla dalla paralisi SPASTICA, che invece è tipica del tetano. Nella paralisi flaccida i muscoli non si contraggono affatto, nella paralisi spastica i muscoli sono costantemente contratti e non sono in grado di rilasciarsi

Cos’è il botulismo?

Botulismo è il termine con cui si definisce l’intossicazione causata dalle tossine prodotte dal botulino.

Botulismo alimentare

È l’ingestione della tossina contenuta nell’alimento.

Gli alimenti più a rischio sono: salsicce, pesci affumicati (il botulino, infatti, è termoresistente, ovvero resiste alle alte temperature; dunque il processo di affumicatura non raggiunge temperature tali da uccidere le spore resistenti al calore), ovviamente le nostre care conserve sotto’olio.

Sorprendentemente le conserve di pomodori non sono particolarmente a rischio, in quanto i pomodori sono alimenti piuttosto acidi.

Infatti, l’acidità, l’eccessiva presenza di sale o zucchero sono fattori che limitano la crescita di botulino.

L’incubazione (cioè il tempo che intercorre tra l’intossicazione e la comparsa di sintomi) è brevissima, nel giro di poche ore.

Nel momento dell’ingestione, la tossina rientra nel sangue e si distribuisce alle terminazioni nervose periferiche. 

Fino a pochi anni fa, la mortalità del botulismo era del 70%. Oggi fortunatamente è scesa al 15% grazie alla somministrazione del siero antibotulinico.

Botulismo neonatale

Se nell’adulto si parla di intossicazione (ovvero ingestione della tossina presente nei cibi infetti), nel bambino invece è una vera e propria infezione.

Abbiamo già sottolineato l’importanza della flora intestinale nell’adulto, che limita notevolmente la crescita del microorganismo all’interno del nostro tubo digerente.

Purtroppo, i neonati (periodo di vita dalla prima alla quarantesima settimana) hanno una flora intestinale non ancora sufficientemente formata da moderare la replicazione del microorganismo.

Dunque, nel neonato, le spore di botulino che vengono ingerite si trasformano in microorganismi vivi e attivi, che iniziano a replicarsi nell’intestino. La replicazione va di pari passi alla produzione di tossina, che intossica il bambino e lo porta alla morte.

In passato l’infezione da botulino è stata causa di molti casi di morte in culla improvvisa.

Perché è opportuno parlare di botulismo infantile?

E’ di fondamentale importanza non dare da mangiare miele ai neonati.

Il miele è un alimento fortemente zuccherato, dunque il microorganismo è presente unicamente sotto forma di spore (e non di batterio vivo e attivo) e dunque ‘innocuo’. Tuttavia, il miele è anche molto ricco di spore, anche di più di altri alimenti.

Dunque le probabilità di infezione da botulino nei neonati aumenterebbero. 

Quali sono i sintomi ?

Nella fase iniziale dell’intossicazione si hanno i sintomi tipici di una gastroenterite: diarrea, vomito, nausea e dolori addominali.

Rapidamente, tuttavia, i sintomi progrediscono, provocando: difficoltà a parlare, visione annebbiata, secchezza della bocca, problemi di respirazione, paralisi.

Nel caso di botulismo infantile: costipazione, movimenti piuttosto lenti, irritabilità, difficoltà a succhiare, paralisi. 

Come riconoscere alimento infetto?

C’è da dire che gli alimenti industriali sono più sicuri rispetto a quelli preparati in casa, in quanto le industrie aggiungono prodotti chimici agli alimenti per inibire la crescita batterica.

Possibili segnali di allarme possono essere: un coperchio metallico rigonfio, la presenza di bollicine, la fuoriuscita di gas o liquido, l’odore sgradevole di burro rancido e l’aspetto innaturale.

Come prevenire botulismo?

Come già detto, le spore del botulino sono termoresistenti, dunque sopportano bene le alte temperature. Tanto è vero che una semplice bollitura è sconsigliata in molti casi.

È consigliabile consumare il prodotto subito dopo una bollitura di 10-15 minuti. 

Per essere efficace, il trattamento termico deve avvenire a 121°C per almeno 3 minuti; simili temperature sono raggiungibili soltanto attraverso l’utilizzo della pentola a pressione.

Ricordiamo anche che il botulino non cresce in alimenti piuttosto acidi (come conserve di pomodori, sott’aceti), molto zuccherati (marmellate e confetture) o salati (in salamoia).

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