Marmellata di pere cotogne

Oltre alle conosciutissime mele cotogne vi sono le pere cotogne. Ecco la ricetta per una golosissima marmellata di pere cotogne, lo stesso procedimento può essere seguito per la marmellata di mele cotogne. Sono di colore giallo con dimensioni variabili e  maliformi. La buccia del frutto è  ricoperta di peluria che scompare a maturazione e si rimuovere facilmente. La polpa è ossidabile (scurisce all’aria), poco dolce e granulosa. Le pere cotogne sono molto usate per la preparazione di confetture, gelatine, mostarde, distillati e liquori.

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  ENJOY E GRAZIE PER L’ATTENZIONE :)

marmellata di pere cotogne il mio saper fare

INGREDIENTI PER LA MARMELLATA DI PERE COTOGNE

  •  2 kg di pere o mele cotogne
  • 800 di zucchero
  • 1 bicchiere d’acqua
  • 2 cucchiaini di cannella se gradita

PROCEDIMENTO:

  1. Lavare le pere cotogne sotto acqua corrente e con una spugnetta eliminare la peluria che le riveste.
  2. Sistemarle in un pentolone con abbondante acqua. Portare a bollore l’acqua e farle lessare per 10 minuti circa, giusto il tempo di ammorbidirle un po’. Questa operazione ci permetterà di sbucciarle facilmente. Scolarle, farle intiepidire in uno scolapasta.
  3. Sbucciare le pere cotogne, tagliarle a pezzetti e eliminare il torsolo.
  4. Pesare la frutta e calcolate il peso dello zucchero che vi servirà. Su ogni chilo di pere cotogne pulite aggiungere 400/450 g di zucchero semolato.
  5. In una pentola capiente aggiungere le pere cotogne a pezzetti, lo zucchero e il bicchiere di acqua.
  6. Far cuocere, mescolando ogni tanto, per circa 1 ora finchè si rapprenderà.
  7. A questo punto, se si preferisce  una purea di pere cotogne, la si può frullare con un frullatore ad immersione.
  8. Aromatizzare con la cannella se è di gradimento.
  9. Invasare ancora cada, in vasetti di vetro sterilizzati. Chiudere ermeticamente. Per maggiore sicurezza circa la conservazione  della marmellata, i vasetti riempiti e chiusi si possono sterilizzare. Si devono sistemare i vasetti, contrastandoli con degli stracci , in un pentolone. Riempirlo di acqua e dalla ebollizione calcolare 30 minuti circa. Farli raffreddare e sistemarli in dispensa.

Ho realizzato una ricetta con un prodotto insolito e poco conosciuto. Ho seguito un metodo di cottura, che oggi non tutti possono permettersi , utilizzando un coccio sistemato nel mio camino. Vi racconto un po’ del mio orto…

marmellata di pere cotogne  il mio saper fare

Le pere cotogne e il mio coccio 

marmellata di pere cotogne  il mio saper fare

Mi presento.. sono Marisa una donna di 48 anni. Vivo a Massafra (TA) Puglia, una ridente e ospitale cittadina arroccata su di uno sperone roccioso tra due gravine. Indicata anche come la Tebaide  d’Italia. Molto florido è il settore agricolo, pregiante sono le produzioni di olio e agrumi. Sono un coltivatore diretto, cioè  un lavoratore autonomo impegnato direttamente nella coltivazione della terra. Questo contest mi piace! Non devo immaginare nulla…devo solo parlare e rendervi partecipi del mio lavoro. Il mio terreno è ubicato nella zona agricola di Massafra in contrada Ferente.Ha una estensione di quasi 4 Ha. Coltivo arance, clementine, olive e naturalmente porto avanti con tanta passione il mio orto che mi permette di attingere materia prima di stagione per le mie ricette.

Melograni, pere cotogne e clementine
marmellata di pere cotogne  il mio saper fare

Massafra vista dal mio terreno

Vi voglio raccontare cosa c’è dietro ad un’arancia o ad una clementina venduta sulla bancarella del fruttivendolo. Vi parlerò della gioia che si prova quando l’agrumeto è in fiore, della temuta  “cascola” del mese di Giugno, della premura nel dar acqua quando siamo colpiti dal caldo torrido senza rimpiagere di non essere andati al mare, della soddisfazione che si prova quando raccogliamo i frutti e per finire vi racconterò dell’ansia e del timore che tutto vada perso per una gelata improvvisa. Il tutto inizia a Febbraio con una buona  concimazione di fondo, un’aratura per interrare gli elemtenti nutritivi apportati e una potatura alla chioma. Arriva Marzo e passeggiando nell’agrumeto si notano le piante con le gemme gonfie, pronte ad emettere la nuova vegetazione. Ciò mi rassenera l’animo perche vuol dire che la pianta è vigorosa. Non  mi resta che attendere la fioritura.

marmellata di pere cotogne  il mio saper fare

Dovete sapere che la fioritura degli agrumi è uno spettacolo della natura. Sono fiori bianchi, bellissimi e con una fragranza delicatissima. Fortunatamente le api provvedono all’impollinazione.  Verso Giugno assisto impotente alla decimazione de frutticini. La pianta riduce il suo carico ma in me c’è la paura che questa cascola sia eccessiva. A Luglio il dado è tratto!! Adesso non rimane altro che continuare ad avere cura delle piante. Irrigare con costanza preferendo le ore notturne. Camminare tra gli alberi scrutando con occhio vigile la chioma delle piante per assicurarsi che sia priva di parassiti o insetti nocivi. In tal caso bisogna intervenire tempestivamente. Con tanti sacrifici, tanto lavoro arrivo ad Ottobre e scopro che qualche frutto è “invaiato”, cioè assume la tipica colorazione…sono contenta!  Tra un po’ si darà il via alla raccolta sperando che il prezzo sia remunerativo. Ed ecco trattori, muletti, bins, cassette..siamo pronti!

marmellata di pere cotogne  il mio saper fare

Il tutto con un occhio attento alle previsioni meteorologiche…la paura è tanta: con un abbassamento repentino della temperatura l’umidità notturna potrebbe ghiacchiarsi  causando la gelata dei frutti e di conseguennza la non commercializzazione. Vedere che il proprio lavoro è andato perso completamente crea una profonda delusione  e tanto sconforto.  E’ un’esperienza che ho avuto la sfortuna di provare..ma ho imparato. Ecco quello che c’è dietro ad un’arancia succosa e profumata. Dato che la mia presenza in azienda deve essere costante ne approfitto per curare il mio orto.  Preparo bene il terreno e semino caroselli, barattini, meloni gialli, zucchine, bietole, scarole, fagiolini e tanto altro. Pianto melanzane, sedano, pomodori per insalata e per salsa. Abbellisco il mio orto con tanti girasoli. Tolgo le erbacce, irrigo e controllo con molto interesse la crescita e la maturazione dei miei prodotti. Mi sento soddisfatta quando, osservando il mio orto, vedo tanti colori vivaci. Mi piace irrigare i miei ortaggi a scorrimento. Nell’irrigazione per scorrimento, l’acqua fluisce  lenta lungo l’interfilare delle colture, mi siedo su di una cassetta per assistere a questo lento passaggio dell’acqua che mi dona tanta serenità e  mi insegna a rallentare i mie ritmi.  Auguro a tutti di poter provare la soddisfazione di coltivare e raccogliere con le proprie mani i prodotti dell’orto..

 I miei ortaggimarmellata di pere cotogne  il mio saper fare

E’ lui la mia forza…Achille!torta all'arancia  il mio saper fare

Albero secolare di ulivotorta all'arancia  il mio saper fare E’ tra questi filari che io cammino con tanta soddisfazione..

torta all'arancia  il mio saper fare

Girovagando nel mio blog troverete costantemente traccia del mio orto.. ad esempio: le cime di rapa, le olive in salamoia, le melanzane sotto olio oppure divertitevi inseguendo  questa coccinella.

20 Risposte a “Marmellata di pere cotogne”

  1. non sapevo esistessero anche le pere cotogne.
    Ma dunque tu abiti nel paradiso terrestre? Che splendide immagini, grazie per averle condivise, è sempre immensamente piacevole passeggiare, anche se solo virtualmente, tra la natura. Grazie.
    Buona domenica.

  2. ho letto tutto d’un fiato il tuo post e ti ho immaginata li’ in mezzo a questa bellissima natura intenta a coltivare i tuo ortaggi e subito mi sono emozionata ^_^da cio’ che hai scritto si vede l’amore e la passione in tutto cio’ che fai…sei una donna splendida e forte,come solo una donna del sud sa essere e spero un giorno di poter incontrare questa splendida donna e mamma…un abbraccio di cuore Marisa <3

  3. bello bello bello belloooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! mi hai proprio emozionata!!!! le foto sono stupende e il racconto davvero coinvolgente!!!! hai fatto un gran lavoro!!!! <3 😉

    1. Carissima Laura,
      come ho anche riferito a Sabina è stato tutto merito tuo che mi hai saputa coinvolgere e incuriosire 🙂 grazie di cuore!

  4. Eccomi! Che foto ragazza! MI ero dimenticata di dirlo nel precedente commento. Conosco le mele cotogne, si trovano sui banchi qui a Roma e l’anno scorso ho preparato la confettura. Molto buona. Anche questa deve essere deliziosa, al coccio poi. Hai rispettato tutti gli elementi del contest mia cara. Anche per questa ricetta ti faccio un grande in bocca al lupo.
    A presto
    Baci

  5. Ammetto che non avevo mai sentito parlare di pere cotogne. Conosco solo le mele.
    Questa marmellata deve essere di una bontà… mi viene già voglia di colazione alla sola vista di quella fetta biscottata spalmata.
    Buona serata e buon inizio di settimana.

  6. A vedere queste foto mi si illuminano gli occhi.
    Che meraviglia di posti….
    Amo tantissimo le mele cotogne! Fin da piccina papà mi ha sempre fatto la marmellata. Non sapevo dell’esistenza di quella di pere!
    Vedi che si impara sempre!??
    Buona settimana e un bacino

  7. bè questa mi è nuova!!!non sapevo l’esistenza delle pere cotogne…eppure mio papà nell’orto ha quasi tutto!!devo dirglielo….io ho fatto quella di mele proprio qualche giorno fa…..:-)!!!

  8. ho deciso all’istante, vengo a vivere da te imparando tante belle cose A presto e complimenti per le foto meravigliose che hai messo.

  9. Mi sono letta il blog tutto di un fiato e dire che volevo guardare solo la ricetta della marmellata di pere cotogne. Complimenti sai avvincere il lettore, ma con queste delizie …… vinci facile. Scherzo ovviamente e capisco quanto lavoro c’é dietro a queste immagini. Ciao Lucia

  10. Anche io ho un piccolo appezzamento di terreno con qualche albero da frutta e un orto coltivato da mio marito,ma non avevo mai sentito parlare di carosello e barattini ,mi dici x cortesia di cosa si tratta? Non conoscevo neanche le pere cotogne ,con le mele cotogne invece ho fatto la marmellata ma ho paura che mi sia venuta troppo dura ,anche se l’ho fatta cuocere solo 20 minuti ,poi sterilizzata .Un caro saluto .

    1. Ciao Silvana e benvenuta qui 😉 I barattini e i caroselli sono un po’ simili ai cetrioli e sono molto coltivati in Puglia, hanno un buon sapore, sono croccanti con un profumo che conquista. Si mangiano crudi e sono orrimi aggiunti all’insalata di pomodori. Le pere cotogne sono molto simili alle mele. Per la marmellata penso sia normale cara 😉 Un saluto e alla prossima 😉

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