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Treccia integrale con pomodorini confit

Oggi vi racconto, non senza orgoglio, della treccia integrale con pomodorini confit. Ho preso spunto da una ricetta trovata in una delle mie tante riviste e l’ho rivisitata, su misura per i miei gusti e la disponibilità della mia dispensa. Si tratta di una sorta di pan brioche con farina integrale, caratterizzato da una morbidezza semplicemente sorprendente: già la sua consistenza soffice è, da sola, un buon motivo per prepararle la treccia integrale con pomodorini confit. Ad occhi chiusi.

Come se non bastasse, il sapore intenso della farina integrale è arricchito ulteriormente dai pomodorini confit: non so come descriverveli, ma posso solo dirvi che la parte più complicata della preparazione di questi pomodorini è riuscire a trattenersi dal mangiarli a cucchiaiate prima ancora di inserirli nella treccia. No, davvero, se non provate, non potete comprendere l’odore inebriante che si spande nella cucina e che ricorda, a me personalmente, i profumatissimi piatti della mia nonna; piatti che sanno di gusti semplici ma intensi, che profumano di campagna. Mi rievoca i piedi nudi sulla terra, con i jeans arrotolati, mentre camminavo intorno al nonno che innaffiava il suo grande orto, già carico di colori pronti raccogliere e portare in casa, avvolti in un grembiule ricavato da camicie vecchie e fuori moda.

Vi chiederete: tutto questo per una treccia integrale con pomodorini confit? Eh eh. Per me, i profumi sono importanti come le immagini e raccontano sempre qualcosa. Voi, questa treccia integrale con pomodorini confit, provatela. Se non vi ricorda nulla, fa niente: sono sicura che, una volta assaggiata, vi ricorderete sempre di lei. ;-)

Treccia integrale con pomodorini confit

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treccia integrale con pomodorini confit

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scarica il tutorial per formare la treccia

ingredienti | 2 stampi da plumcake

350 g di farina integrale multicereali
200 g di acqua (circa)
150 g di farina manitoba
50 g di olio di semi di mais
50 g di latte
10 g di lievito di birra
10 g di zucchero
10 g di sale
un cucchiaino raso di miele

per il ripieno
300 g di pomodorini
100 g di caciotta di latte misto pecora e vaccino
un cucchiaio di zucchero
un mazzetto di timo
una presa di origano
olio extravergine d’oliva
uno spicchio d’aglio
sale, pepe

procedimento

In una tazza, disciogliere il lievito e lo zucchero nel latte tiepido. Nella ciotola della planetaria (o in una terrina), radunare le farine ed il miele, unire il lievito, ed iniziare a lavorare l’impasto unendo gradualmente l’acqua, fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido, ma non appiccicoso. Qualora risultasse troppo consistente, unire altra acqua; qualora risultasse appiccicoso e colloso, unire altra farina per riportarlo alla giusta consistenza: la quantità di liquido dipende infatti dalla qualità e dall’umidità delle farine, pertanto potrebbe essere soggetta a variazioni.

Unire l’olio ed il sale e lavorare l’impasto per una decina di minuti, fino ad ottenere un impasto liscio, morbido e ben raffinato. Trasferire su una spianatoia leggermente infarinata, arrotolare l’impasto su sè stesso fino a formare una palla, quindi mettere a riposare in una ciotola, coperta con pellicola trasparente, in un luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria fino al raddoppio (circa 3-4 ore).

Nel frattempo, preparare i pomodorini confit. Lavare i pomodorini, asciugarli e tagliarli a metà, quindi trasferirli in una ciotola. Condirli con l’aglio passato allo spremiaglio, il timo tritato finemente, l’origano, sale, pepe, zucchero ed un filo d’olio, quindi mescolare bene per distribuire il condimento. Distribuire i pomodorini in una teglia foderata con carta da forno, distanziandoli un poco tra loro e, possibilmente, con la parte del taglio rivolta verso l’alto. Infornare in forno elettrico ventilato preriscaldato a 100°C e lasciar cuocere dolcemente per 1 ora e mezza. Al termine, far raffreddare i pomodorini e radunarli in una ciotola in attesa di essere utilizzati.

Trascorso il tempo di lievitazione dell’impasto, prelevarlo dalla ciotola, e lavorarlo brevemente sulla spianatoia, quindi far riposare per almeno altri 20-30 minuti, coperto dalla ciotola rovesciata. Nel frattempo, tagliare la caciotta a dadini.

Formatura treccia integrale con pomodorini confit

Trascorso questo tempo, dividere l’impasto in due parti e, con l’aiuto di un mattarello, stenderne una parte cercando di ottenere un rettangolo con spessore di circa 5 mm. Distribuire metà dei pomodorini e metà della caciotta, premurandosi di lasciare libero un bordo per poter poi sigillare il rotolo (punto 1).

Arrotolare l’impasto su sè stesso (punto 2), sigillare le estremità ed il punto di giunzione della pasta (punto 3); procedere praticando un taglio longitudinale che divida a metà il rotolo (punto 4), lasciando unita l’estremità superiore. Ruotare le due parti ottenute in modo che il ripieno sia rivolto verso l’alto (punto 5).

Intrecciare le due parti (punto 6), mantenendo sempre il ripieno verso l’alto (in modo che fuoriesca il meno possibile in fase di cottura) e, ottenuta la treccia, sigillare le due estremità inferiori. Trasferire la treccia in uno stampo da plumcake foderato con carta da forno e ripetere la procedura con l’altra parte dell’impasto. Inumidire l’impasto con uno spruzzino d’acqua e lasciar lievitare fino al raddoppio in luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria (circa un’ora e mezza).

Completata quest’ultima fase, cuocere la treccia integrale con pomodorini confit in forno elettrico ventilato preriscaldato a 160°C per circa 25 minuti, o comunque fino a doratura. A cottura completata, estrarre delicatamente la treccia integrale con pomodorini confit dallo stampo e lasciarla raffreddare su una griglia.

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Treccia integrale con pomodorini confit

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15 Comments on Treccia integrale con pomodorini confit

  1. Ho letto la descrizione e mi sono innamorata di questa treccia :-)..la morbidezza è reale ..sembra quasi di poterla constatare! Non so quando ma la proverò di sicuro…mi piace davvero! Complimenti ;-)

  2. Il disegno e’ una parte importantissima, per chi, come me, non ha una manualità perfetta e pratica. Bello l ‘aspetto, invitante e poi che dire… dalla foto alla pietanza.. tutto strepitoso.

    • Grazie mille Debby! Mi fa piacere che i disegni, per quanto “improvvisati” con un pennarello, siano chiari e esaustivi. Il mio scopo è trasmettere tutto di una preparazione, dalla forma alla sostanza. :)

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