Non tutte le Ciambelle riescono con il buco, infatti il Ciambellone Marchigiano non ce l’ha. Il Nome Ciambellone potrebbe infatti ingannare ma non possiamo farci nulla, noi delle Marche siamo fatti così, questo si chiama Ciambellone Marchigiano e così continuerà a chiamarlo. Dalla tipica forma a filoncino, il Ciambellone Marchigiano rustico è caratterizzato dalla presenza della granella di zucchero, immancabile in tutte le ricette che ho letto o che ho ascoltato dalla vergare che conosco.
Tutte concorde che l’impasto del Ciambellone Rustico Marchigiano deve esser duro e lavorabile, come una specie di pasta frolla ma senza burro, e poi ovviamente, quasi tutte discordanti su: Mistrà (liquore che si produceva in casa) si o no, Varnelli si o no, scorza di limone si o no, crema di nocciole si o no ed infine marmellata si o no. In poche parole, le donne marchigiane le metti d’accordo una sola volta per ricetta, per il resto ognuno ha da raccontarti la sua versione. Così io per essere parte neutra ho scelto di dar retta a due filoni di pensiero: ho messo la scorza grattugiata dei limoni della Nonna Sandra e poi mi sono buttata a piedi pari nel barattolo di Nutella. Ho ascoltato i consigli della compagna di mio padre per le uova e l’olio di semi così da non aggiungere il burro, e poi mi sono messa all’opera! Altra piccola curiosità: mio padre con la compagna lo chiamano “lu ciambellò de lo vatte” penso sia riferito al fatto che veniva servito agli uomini di ritorno dal lavoro nei campi altrimenti non me lo spiego e secondo me loro ormai lo chiamano così per tradizione. Ma sanno che il nome vero e proprio di questo dolce è Ciambellone delle Marche!!!
Ho deciso infatti di preparare per la prima volta questo dolce tipico delle Marche per festeggiare i 13 anni di blog! Ebbene si, sono passati 13 anni dalla prima ricetta scritta nel blog Le Ricette di Bea e non mi sembra ancora vero. Il 23 Aprile decorre infatti questa ricorrenza per me speciale. Dalla ricetta degli hamburger con olive ne è passato di tempo, ho scritto ricette, imparato a fare foto (più o meno), registrato le prime video ricette e sono nati tantissimi social. Insomma posso dire di essere cresciuta insieme al mio blog di cucina. Per questo motivo ho realizzato anche la video ricetta del Ciambellone Marchigiano che trovate qui sotto e nel canale YouTube dove vi aspetto ogni giorno con tante nuove ricette!
Per questa occasione così speciale ho scelto questa ricetta, un dolce goloso, della tradizione marchigiana, che si preparava già dagli anni ’20, se ne hanno le prime tracce di un filone di ciambellone rustico dove venivano utilizzati farina, acqua e olio, si cuoceva nei forni di quartiere e lo si conservava per il ritorno dal lavoro degli uomini dai campi. Si spezzava e si inzuppava in acqua così da farlo riammorbidire.
Era il così detto “sfama popolo” che poi negli anni ha subito variazioni per arrivare a quello che oggi conosciamo e ancora gustiamo. Non so spiegare come mai il termine Ciambellone venisse utilizzato per una preparazione che di buchi non ne ha, per noi la ciambella ha il buco al centro, qui invece si tratta di un vero e proprio filone che ricorda più il pane. Dalla crosticina croccante al ripieno morbido il primo giorno, poi indurisce pian piano. Per questo motivo ho scelto il ripieno con crema di nocciole, aiuta sicuramente a mantenere una certa umidità interna.
La marmellata è un’altra versione che ci può aiutare per farlo rimanere morbido per almeno due giorni. Vi è poi la versione più classica e veritiera che non prevede ripieno. Il Ciambellone Rustico Marchigiano è privo di farcitura, qualche famiglia però aggiungeva uvetta, intorno agli anni ’50 più o meno e di sicuro erano già famiglie borghesi, non penso che i contadini o i marinai potessero permettersi di acquistare l’uvetta.
Posso dirvi che ho assaggiato, in questi quasi 39 anni di vita, tantissimi Ciambelloni Marchigiani preparati ovviamente con varie ricette, questo che vi propongo io è tra i più semplici e gettonati. Uova, zucchero, farina, olio di semi, un pizzico di sale, scorza di limone, un pizzico di lievito e si impasta. Potrete poi farcirlo o lasciarlo classico, ma sentirete e gusterete un sapore autentico. Ricorderete il “profumo di casa”, il sapore della Domenica con i Nonni, delle scampagnate in famiglia o con gli amici, il gusto delle tradizioni culinarie, assaporare la storia non è mai stato così delizioso.
Qui di seguito vi lascio anche altre ricette tipiche della mia regione: dalle Ciambelle Strozzose che si preparano durante il periodo Pasquale, ai Vincisgrassi primo piatto immancabile sulle tavole marchigiane la domenica. La pasta con la crema di fave, ciauscolo e pecorino e poi i Maritozzi marchigiani e la mia ricetta del Pacca Pork, l’hamburger che ho inventato che è dedicato alla mia regione. Ogni link è cliccabile e vi porterà direttamente alla ricetta che avete scelto di leggere.

- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura35 Minuti
- Porzioni6 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti per un Ciambellone Marchigiano Ricetta ripieno con Nutella
Lista Ingredienti necessari abbastanza lunghetta, non lasciatevi spaventare e proseguite insieme a me!
Ciambellone Marchigiano Ricetta per filone da 6 persone:
per spennellare la superficie del Ciambellone Rustico Marchigiano
per il ripieno del Ciambellone delle Marche
Suggerimenti e Consigli: nella lista degli ingredienti trovate indicati quelli che assolutamente dovranno essere a temperatura ambiente, mai freddi. Potrete variare il tipo di olio di semi, potrete poi sostituire la scorza del limone con un paio di cucchiaini di Varnelli o di mistrà fatto in casa se ne avete (in teoria è vietata la produzione ma c’è sempre qualche contrabbandiere in giro per la regione).
Le Vergare poi ti diranno di utilizzare un tuorlo o un uovo intero per spennellare la superficie del Ciambellone Marchigiano, ma a me sembrava troppo, cioè il mio è piccolo. Perfetto per 6 persone, quindi mi sembrava eccessivo un uovo intero. Così ho optato per l’albume che avevo tenuto da parte dalla lista degli ingredienti necessari per preparare la base del dolce ed ho aggiunto il latte che veniva comunque aggiunto.
Altra variazione che ho apportato sono le gocce di cioccolato, prima ovviamente non si usavano, io però ne ho sempre in abbondanza e mi piacciono tantissimo. Poi ho ascoltato la nonna Sandra che aggiunge sempre ai suoi dolci lo zucchero di canna. Se avete presente i Ciambelloni Marchigiani delle Nonne, stavolta parlo di quelli con il buco al centro, sono sempre belli alti e soffici, quasi duri fuori, marmorizzati, insomma lì il trucco è lo zucchero e la farina che usano per sporcare lo stampo dopo averlo unto.
Ultima e più importante variazione la Nutella, potevo fare un dolce per un compleanno senza qualcosa di super goloso? E dai beh che compleanno sarebbe senza Nutella!!!
- Energia 477,61 (Kcal)
- Carboidrati 68,67 (g) di cui Zuccheri 24,15 (g)
- Proteine 9,83 (g)
- Grassi 20,25 (g) di cui saturi 7,03 (g)di cui insaturi 12,28 (g)
- Fibre 8,39 (g)
- Sodio 101,21 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti per preparare il Ciambellone Marchigiano
ci serviranno:
Lista strumenti utili che può sembrare lunga, ma vedrete che non è così impegnativo preparare questo dolce tipico delle Marche, anzi sono più le cose che sporcheremo che altro. Ma fidatevi che ne varrà la pena, appena inizierete la cottura del Ciambellone Marchigiano ed avvertirete il profumo nella vostra cucina non penserete più alle ciotole da lavare. Promesso!
Passaggi del Ciambellone Marchigiano Ricetta regionale
prepariamo insieme il Ciambellone Rustico alla Nutella:
Iniziamo questa ricetta dal pesare tutti gli ingredienti, come avrete già notato alcuni hanno lo stesso peso. Sono infatti 70 grammi di zucchero, di latte e di olio di semi. Qui è impossibile sbagliare, tre ciotoline e pesate questi ingredienti. Poi setacciamo la farina, nel mio caso una classica farina 00, poi pesiamo i grammi di lievito per dolci, possibilmente se lo trovate vanigliato, come lo chiamano le nonne marchigiane “la cartina”. E poi saremo pronti per iniziare. Prendiamo una bella ciotola, con bordi alti, poggiamoci direttamente sopra la spianatoia di legno, poi vi svelerò il perché.
Non dimentichiamo di accendere il forno, questo dolce non ha tempi di lievitazioni a differenza di altri, anche il suo aspetto potrebbe ingannare, perciò abbiamo bisogno del forno caldo. Portiamo quindi il forno a 180 gradi con la modalità statico ed allacciamo il grembiule miei amici vergari e vergare di oggi!
Versiamo nella ciotola la farina setacciata, facciamo un piccolo buco al centro dove andremo a rompervi le uova, uno intero e di uno soltanto il tuorlo. Teniamo da parte l’albume ci servirà per spennellare la superficie del ciambellone alla nutella. Armiamoci della marisa o del lecca pentole ed iniziamo a lavorare gli ingredienti, via via infatti aggiungeremo l’olio di semi ed il latte. Poi lo zucchero semolato, il pizzico di sale, la scorza del limone grattugiato e per ultimo il lievito per dolci.
Vedrete che via via l’impasto diventerà duro da lavorare con la marisa, trasferiamolo quindi sulla spianatoia di legno che abbiamo piazzato sotto la nostra ciotola. Il passaggio di lavorazione degli ingredienti in ciotola è breve, serve praticamente per non fare la fontana di farina che non so gestire, non sono brava con forchetta e altro, in genere mi perdo i liquidi sulla spianatoia e faccio un macello con farina ovunque ed impasto non lavorato bene. Così ho perfezionato questo trucchetto, prima la ciotola dove faccio un primo impasto veloce avendo tutti gli ingredienti al suo interno, poi trasferisco sulla spianatoia per perfezionare l’impasto. Evito così di sporcare tutto e di lavorare male il mio impasto. Provate e poi fatemi sapere se anche voi vi trovate meglio così come faccio io. Nella video ricetta si vede benissimo la facilità di esecuzione adottando questo trucco. E’ un po’ come quando utilizziamo la planetaria, che in questo caso sarebbe sprecata, ma il concetto è similare. Un primo impasto con le mani in ciotola e poi via.

Abbiamo quindi preparato il nostro impasto ora abbiamo due opzioni. Dividere il nostro panetto in due parti di egual peso e stendere una alla volta con il mattarello fino ad uno spessore di meno di un centimetro. Oppure stendere l’intero impasto, come poi ho fatto io, con il mattarello sulla spianatoia. Il motivo di tali opzioni è semplice. La vostra manualità farà la differenza, io che mi fido poco delle mie manine ho scelto la seconda perché molto più semplice a mio modesto avviso. Ho scelto la chiusura a libro così da dover chiudere con le mani solo le due estremità ed un solo lato del dolce marchigiano. L’altra per me è più rischiosa per la fuoriuscita in cottura del ripieno.
Potrete nel primo caso stendere la base del ciambellone, spalmare il ripieno e poi stendere la seconda base e coprire il ripieno con quest’ultima. State attenti che stendendo le due basi non si appiccichino alla base di legno della tavola, giratele quindi più volte mentre le stendete. Dovrete anche stare attenti a chiudere tutti i bordi oltre che il capo e la coda del filone. Esercitando una bella pressione su tutta la parte esterna del filone.
Nel secondo caso invece, ovvero il mio, si stende la finta frolla in una sola volta, con il mattarello, sempre stando attenti che il composto non si appiccichi alla spianatoia di legno. Nella video ricetta infatti mostro che lo stacco e lo giro più volte per controllare che non si attacchi alla tavola. Al centro poi ho disponiamo la Nutella aiutandoci con la marisa o con un cucchiaio, chiudiamo a libro le due parti esterne, prima una e poi l’altra, verso il centro. Esercitiamo una bella pressione sulle due estremità per chiudere il filone evitando quindi fuoriuscite di Nutella o marmellata durante la cottura.
Qualsiasi versione scegliate ricordate di non superare il centimetro di spessore della frolla.
Ora che abbiamo, in entrambi i casi, chiuso il ciambellone rustico marchigiano, dobbiamo dargli la classica forma a filone. Con le mani cerchiamo di allungare l’impasto, nel video questo passaggio si vede molto bene. Cerchiamo anche di serrare bene con le dita i bordi esterni, possiamo infatti controllare che non vi siano crepe nell’impasto. Data quindi la forma di filone di pane al nostro dolce siamo pronti per procedere con la cottura.
Se invece volete preparare il Ciambellone Marchigiano Rustico privo di ripieno dovrete semplicemente lavorare l’impasto, stenderlo sempre con il mattarello, piegare a libro su se stesso, allungare con le dita chiudendo estremità e lati, dare la forma di filone di pane. Il passaggio praticamente della seconda variante che vi ho proposto escludendo però il ripieno. Per questo motivo vi ho proposto di farcire il nostro dolce, cioè alla fine dovevamo comunque stendere la pasta frolla e quindi meglio farlo più ricco che mai!!!

Visto che il forno sarà già alla corretta temperatura non ci resta che posizionare il ciambellone marchigiano ripieno con nutella su di una teglia dove avremo già posizionato un foglio di carta forno. Prendiamo l’albume che abbiamo tenuto da parte, versiamo un cucchiaio di latte e con un pennello da cucina spennelliamo la superficie del nostro dolce marchigiano con nutella. Spolveriamo poi con granella di zucchero, gocce di cioccolato ed infine, come dice la Nonna, aggiungiamo il tocco in più, lo zucchero di canna lavorato grosso. Darà colore e maggiore croccantezza alla superficie del nostro dolce rustico.
Inforniamo la Ciambella Marchigiana ripiena alla Nutella per circa 30 massimo 35 minuti, vedrete che diventerà via via dorata in superficie, che si spaccherà e non preoccupatevi. Questo dolce deve avere delle crepe, è quasi inevitabile ma è anche segno che abbiamo lavorato bene, cioè crepe si ma non deve fuoriuscire il ripieno. Prima di spegnere il forno fate la prova con lo stuzzicadenti mi raccomando, poi sforniamo, trasferiamo su una gratella per dolci e lasciamo raffreddare.
Non lasciate il dolce nella teglia di cottura, rischiate che diventi troppo duro perché continua ad assorbire il calore. Il tempo di riposo prima del taglio delle fette è di almeno 30 minuti, prima rischiate che si spacchi e che la Nutella sia troppo liquida.
So che resistere è dura ma ne va della riuscita finale della ricetta. Poi potrete gustarlo fetta dopo fetta, morso dopo morso. Vedrete che il ripieno alla Nutella sarà morbido e cremoso, super goloso e non vi deluderà! Nelle Marche si mangia bene ma non abbiamo fretta, se siete mai stati ad un pranzo dei nostri sapete già che ci si siede alla mezza e ci si alza alle 17 altrimenti non si è stati a pranzo. E mi sento di aggiungere che anche le 18 non sono poi tanto male come orario.
Ora non mi resta però che lasciarvi alla prova assaggio, ricordarvi che vi aspetto ogni giorno nella mia cucina con la Ricetta del Giorno e tante altre curiosità in diretta dal mio mondo culinario. Vi auguro buon appetito e soprattutto auguro tanti auguri di buon compleanno al mio amato blog di ricette!

Questo dolce tipico delle Marche viene servito per la colazione o la merenda, si preparava per i giorni di festa da portare nel cestino del pranzo per il pic nic al mare o in montagna. Esser Famiglia era anche ritrovarsi seduti in un prato con un dolce preparato dalla Nonna o dalla Mamma con la ricetta più antica, quella che di mamma in figlia si tramandava su un foglietto o impastando insieme. Ho avuto la fortuna di avere due nonne che in cucina hanno sempre dato il massimo, una fortunatamente è ancora qui con me a regale consigli e perle di saggezza di una cucina contadina povera ma al tempo stesso unica nel suo genere.
Conservazione del Ciambellone Marchigiano ripieno con Nutella morbida e cremosa
Apriti cielo, qui le Vergare sono discordati: c’è chi lo chiude nel sacchetto di carta del pane, chi lo chiude con il canovaccio, poi nel sacchetto e poi nel cassettone del pane. Poi c’è chi lo chiude nel porta dolci dopo averlo avvolto con un panno da cucina inumidito, Poi ancora chi lo schiaffa nel porta dolci e buona notte. Poi ci sono io che come sempre adotto una via “paraculas” mettendomi nel mezzo della discussione. Un bel canovaccio, senza averlo inumidito però, avvolto intorno al dolce filone per poi conservarlo in un porta dolci.
Delle varianti di conservazione proposte scegliete voi quella che più preferite, tanto secondo me, non ci arriva al giorno dopo questo dolce goloso. Da me infatti era già finito la sera, mio padre era curioso di provare la versione di questa ricetta preparata dalla figlia, la mia amica Isa che è passata per il caffè e poi ovviamente la sottoscritta, che anche se è a dieta doveva assolutamente gustare questo dolce.
Tornare indietro nel tempo, a quando si era bambini e la merenda o la colazione era genuina, preparata dalla Nonna, senza conservanti o altro. Mia nonna infatti non aggiungeva la crema di nocciole, al massimo qualche marmellata preparata da lei. Così come la nonna del mio compagno, le marmellate più indietro nella dispensa, quelle che hai preparato ma che non hai ancora utilizzato, finiscono sempre in questo dolce perché poi, guarda caso, piace a tutti.
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