Operazione falsi miti

Oggi, 30 settembre 2015 sveglia all’alba ed emozionata parto per Milano come blogger di Giallo Zafferano per partecipare al Convegno Operazione Falsi miti presso Palazzo Italia di Expo organizzato da AIDEPI (Associazione delle industrie del dolce e della pasta Italiane). L’appuntamento sarà inoltre l’occasione per presentare la prima campagna anibufala online #OperazioneFalsiMiti.

Presiedono il convegno:

  • Luca Piretta – Gastroenterologo e nutrizionista
  • I 5 blogger cacciatori di miti che hanno lavorato per scovare le bufale alimentari maggiormente diffuse nel web ( Manuela Cervetti blog “Mamme acrobate” – Carla Medda blog “La torre di cotone” – Silvio Petta blog “Superpapà” – Serena Sabella blog “Bismama” – Barbara Siliquini blog “Genitore Channel“)
  • Rosita Rijtano – Giornalista di La Repubblica in qualità di moderatrice
  • Mario Piccialuti – Direttore AIDEPI che introduce il convegno.

La sessione di lavoro inizia con una breve relazione delle blogger che hanno sviluppato la ricerca delle bufale alimentari online. Da queste testimonianze è emerso che alcune credenze alimentari, delle quali riporto alcuni esempi (la tossicità dell’additivo alimentare E330, l’azione ipolimezzante dell’ananas, la prevenzione data dagli agrumi sul raffreddore, la dannosità del consumo di lievito sulla salute, le diete dimagranti gluten free, omettere colazione e/o merenda a scopo dimagrante, l’abolizione totale dei grassi nell’alimentazione a scopo dimagrante), sono totalmente prive di riscontri scientifici ma purtroppo ciclicamente vengono riproposte nel web.Operazione falsi mitiA questo punto interviene il Dottor Luca Piretta che, con grande professionalità e semplicità espositiva, sfata tutte queste false credenze e ne motiva la pericolosità. Chiarisce ad esempio che l’eliminazione radicale dei grassi dalla dieta è dannosa per la salute e che se questi vengono consumati nel limite del 30% della calorie totali giornaliere, sono fondamentali per il benessere del nostro organismo. Prosegue il Dottore illustrando scrupolosamente a livello medico le motivazioni del perchè queste credenze non sono veritiere.  Di seguito alcuni esempi:Operazione falsi miti

Purtroppo però queste “bufale” alimentari,  una volta arrivate in rete, dilagano a macchia d’olio e diventano sempre più difficili da smentire, soprattutto perchè una grossa percentuale di popolazione crede senza verifica alcuna a quello che legge sul web. Ecco alcuni dati forniti da un indagine realizzata da Doxa per conto di AIDEPI:Operazioni falsi mitiE’ inoltre emerso che internet e social media sono la seconda fonte più attendibile su cibi e dintorni. La Rete e soprattutto i socialmedia hanno democratizzato l’informazione. Tutti siamo pariteticamente autorevoli sui social. Se riflettiamo un attimo ci renderemo conto che le nostre amicizie mediatiche sono per la maggior parte persone che la pensano come noi e che condividono i nostri stessi interessi. Questa caratteristica diventa terreno fertile per far proprie delle informazioni senza verificarle in modo opportuno, da qui la facilità con cui i falsi miti proliferano. Immaginate a fronte dei dati nella tabella sopraindicata quali possano esserne le conseguenze.

Il convegno si chiude con l’intervento di Flavia Rubino che illustra le 5 regole fondamentali per non cadere nella disinformazione digitale:

  • Verificare sempre le fonti e la loro autorevolezza
  • Cercare la conferma di un vero esperto come ad esempio un medico, un nutrizionista, ecc.
  • Essere consapevoli che la scienza è complessa e non deve procedere per verità assolute valide per tutti.
  • Non credere al sensazionalismo e dalle estremizzazioni
  • Guardare fuori dalla rete e confrontarsi con il mondo reale.

Durante l’incontro ho scoperto che ad una di queste “bufale” credevo anche io e riflettendo mi sono resa conto di aver preso per veritiere alcune informazioni senza verificarle con il dovuto scrupolo. 

Grazie a questa riunione credo che sarò più attenta e scrupolosa nella verifica delle informazioni prese dalla rete sia per me ma soprattutto per i lettori del mio blog.

Ringrazio Martina Spinaci e Valentina Lorenzoni per questa bella e costruttiva esperienza.

 

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