Una regione superbellissima, libera e che si dà da fare: il Friuli

Ebbene sì, a breve distanza dal nostro ultimo viaggio in Friuli, siamo tornati ancora in questa regione.

Perché torniamo sempre qui?

Certo ci sono alcuni miei parenti a cui siamo molto affezionati, ma questa volta c’era un motivo in più.

Nonostante abbiamo deciso all’ultimissimo momento, dato che non ero sicuro di avere giorni di ferie avendo da pochissimo cambiato lavoro, appena avuta la conferma abbiamo deciso immediatamente di venire qui qualche giorno.

E l’idea che ci balenava in testa da un po’ era quella di portare con noi nostra nipote Elisa.

Lei è la figlia del fratello di mia moglie, ma io e lei abbiamo un legame molto stretto, avendola conosciuta quando era proprio piccolissima.

Lei è una ragazza di 14 anni e ha tanto bisogno di fare belle esperienze.

Non che abbia chissà che passato tragico, però comunque non ha un passato facilissimo e neanche il presente.

Adesso, con i genitori separati, deve essere responsabile, oltre che per se stessa, anche per il fratellino, quando la mamma è al lavoro, rimanendo a casa con lui, facendogli da mangiare e aiutandolo a fare i compiti.

Lei è sempre stata più avanti rispetto alla sua età, e quindi gli sono sempre state chieste delle responsabilità che lei non ha avuto problemi ad adempiere, ma che non è sempre stato giusto chiederle.

Inoltre è da 14 anni che va in vacanza sempre nello stesso posto, perché i suoi nonni hanno una casa là.

Solo una volta è riuscita a passare qualche giorno a Rimini con i miei suoceri.

Da qui è partito il nostro desiderio di portarla qualche giorno qui in Friuli, dove può uscire dal suo paese e capire che c’è un mondo al di fuori, e che questo mondo è bello!

Durante il viaggio per venire le abbiamo cercato di spiegare la differenza di ritmi che esistono tra la Lombardia e il Friuli, e lei era preoccupata di avere difficoltà ad ambientarsi a qualcosa di così diverso.

Beh penso sia inutile dire che si è decisamente ambientata nel giro di praticamente pochissimi minuti, già esprimendo che qui stava benissimo!

Sono pochi giorni che possiamo rimanere qui, quindi le stiamo facendo fare un po’ una full immersion friulana.

Il primo giorno

siamo stati a Venzone, paese terribilmente devastato dal terremoto del maggio del 1976, ma poi interamente ricostruito, eretto a monumento nazionale e simbolo dell’operosità e della tenacità di questa regione.

Ci siamo spostati poi al lago di Cavazzo, che è il lago naturale più esteso del Friuli, che è anche conosciuto come lago dei Tre Comuni, che sono quelli che bagna e che sono appunto Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis.

Di seguito siamo abbiamo ottimamente pranzato alla Trattoria Al Pescatore e poi siamo andati a visitare la splendida casa delle farfalle di Bordano.

Qui ci sono tantissime farfalle che volano libere in ambienti ricreati appositamente per loro e vengono fatte riprodurre specie a rischio di estinzione.

Un posto davvero magico per queste creature meravigliose.

Via di qui, a casa a riposare .

Il giorno successivo

abbiamo deciso di vedere un po’ di mare, dirigendoci a Grado.

Cosa dire di Grado? Un bellissimo paese, dove per arrivare devi percorrere questa strada pazzesca in cui sei praticamente appoggiato sul mare, con alla sinistra il mare e alla destra la laguna.

Grado è una bellissima cittadina con un mare bellissimo che deve essere assolutamente visitata da chi lo ama.

Di seguito pranzo con un fantastico fritto di calamari con patatine alla Frittolina, e poi direzione lago di Barcis.

Ah il lago di Barcis…

Sapete già che questo lago è il nostro posto preferito, ma questa volta volevamo anche condividerlo con Elisa, che ne è rimasta incantata.

Non so come è possibile che alcuni luoghi rimangano così aggrappati al nostro cuore e non si stacchino nemmeno per un secondo.

Eppure di laghi ne abbiamo visti tanti, di montagne ce ne sono tantissime, ma qui e uno di quei posti che ci sussurra al cuore, che ci tiene stretti a se.

Lasciamo a malincuore Barcis per tornare a casa, dopo aver macinato molti chilometri di strada, per il giusto riposo.

Inizia un nuovo giorno

e siamo pronti per rimetterci per strada, verso un altro posto in cui cerchiamo di tornare spesso.

Tutti in auto, direzione Trieste, Capoluogo di Provincia del Friuli Venezia Giulia.

Trieste è un’altra città a stretto contatto con il mare, tanto da avere questa fantastica piazza in cui uno dei quattro lati è il mare stesso.

Siamo in piazza Unità di Italia, non un nome a caso, dato che in questa città si è fatta la storia.

E allora tappa obbligata al Caffè Tommaseo, dove questa storia è iniziata, essendo uno dei luoghi in cui prese l’aire l’irredentismo con la grande volontà di unire l’Italia.

Lasciamo quindi Trieste alla volta del castello di Miramare.

Un altro luogo speciale, un castello costruito a picco sul mare, ex residenza della corte Asburgica e successivamente del duca Amedeo D’Aosta.

Inutile dire la bellezza di un luogo del genere che fa ancora sognare di essere un nobile a spasso nel suo parco o sulla terrazza sul mare.

La strada per tornare a casa è lunga, quindi ci fermiamo per mangiare qualcosa di veloce lungo la strada e poi torniamo.

Anche perché alla sera ci attende una cena speciale in un posto per noi speciale e di cui vi ho già parlato qui.

La serata trascorre ovviamente piacevole e torniamo a casa stanchi, ma soddisfatti.

Sveglia un pochino più tardi perché stamattina

ce la prendiamo un pochino più comoda visitando posti vicini.

Partiamo alla volta di Spilimbergo, cittadina famosa per i mosaici e per il latte.

Ci sono infatti diverse scuole di mosaico ed è sede della prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli, istituzione fondata nel 1922 e ormai nota a livello internazionale.

Ma anche il latte che si produce nelle sue campagne è famoso e infatti ci sono delle ottime gelaterie con il gelato prodotto con questo latte.

Poi ritorniamo verso casa e visitiamo finalmente il paese di San Daniele, dove alloggiamo.

Situato su in collina, da cui si gode di una veduta bellissima sul Friuli. Nei giorni particolarmente limpidi si riesce a vedere il mare di Lignano Sabbiadoro che è a una sessantina di chilometri da qui.

Poi a casa per il pranzo.

Il pomeriggio abbiamo deciso di andare a visitare un altro lago molto bellodi questa regione, il lago inferiore di Fusine.

Qui la faccenda è alquanto strana.

Non mi soffermo a parlare della bellezza del lago, perché sarebbe scontato, ma ho notato una cosa particolare.

Nonostante ci fosse molta gente, con anche alcuni inteligentoni che parlavano a voce molto alta, si riusciva a percepire il silenzio.

E’ una cosa un po’ particolare, non facilissima da spiegare, ma mi ha donato molta pace.

Dopo che mia nipote ha fatto un bagnetto veloce nelle sue fredde acque, siamo tornati a casa.

Cena in casa con le ottime pizze di Jonny Luanie (sì vuol proprio dire Giovanni Salsiccia…) e a nanna.

Ultima mattina in Friuli

e ci giochiamo la carta Lago di Cornino.

A un quarto d’ora da casa di mia zia c’è questo posto veramente magico, un lago poco profondo dalle acque così trasparenti da poter vedere chiaramente il fondale.

Un luogo popolato di splendide farfalle che volano libere e sorvolato da degli splendidi grifoni.

Dopo aver fatto il giro del lago torniamo a casa e pranzo in terrazza.

Purtroppo è ora di tornare a casa.

Nostra nipote è rimasta profondamente segnata da questa vacanza e da questa regione.

Il Friuli le è rimasto nel cuore e non faccio fatica a capirla.

Oltre che un’esperienza completamente nuova per lei, ha conosciuto delle bellissime persone e dei luoghi incredibili.

Spero tanto di riuscire a riportarla qualche altra volta in questa regione, perché c’è così tanto da vedere e vivere qui.

Vi lascio con la descrizione del Friuli che alla fine ha detto lei stessa:

Una regione superbellissima, libera e che si dà da fare.

Mandi!

 

"Una