Il buon fritto – Buongiorno a tutti, oggi invece di una ricetta, parliamo di un argomento che non gode di buona fama: LA FRITTURA. Rovistando tra i vari ricettari e libri di cucina, alla ricerca di una ricetta, mi sono imbattuta in questo articolo che ho trovato interessante, e ho pensato che potrebbe piacere anche a Voi, anche se alcune semplici regole per un “buon fritto” ormai le conosciamo tutti :-).
L’articolo è preso Noi…Voi…Bimby- anno 17-n.2-febbraio 2010 (Ne riporto gli aspetti principali)…
Il buon fritto
C’è grasso e grasso
La frittura ha tre funzioni principali: Cuocere l’interno del cibo, dorare l’esterno e insaporirlo con il suo calore. Il tipo di grasso che si sceglie per friggere influisce sul sapore del cibo…Per ottenere un fritto gustoso e “leggero”, bisogna dire che non tutti i grassi sopportano bene il riscaldamento; ce ne sono alcuni che resistono a temperature molto alte (oltre 200°) senza alterarsi ed altri che si alterano già a temperature basse (130°). La temperatura ideale va dai 160° per la cottura più di cibi in pezzi grandi, 175° circa per le fritture con impanatura e 185° circa per cotture più veloci di cibi di pezzi piccoli. Se non abbiamo l’apposito termometro, è necessario evitare che il grasso inizi a fumare, perché ad una certa temperatura, detta punto di fumo e che varia per ogni grasso, si sviluppano diverse sostanze tossiche nocive per l’organismo…
I grassi più resistenti alle alte temperature sono: olio extravergine d’oliva, olio d’oliva, olio di semi di arachide e strutto. Il migliore tra questi è l’olio extravergine d’oliva, che ha un punto di fumo variabile da 190° a 230°. L’olio di semi di arachide non altera le caratteristiche di odore e di sapore ed ha un punto di fumo tra 210°/220°. Lo strutto ha un elevato punto di fumo, ma può risultare meno digeribile e contiene un numero significativo di acidi grassi saturi che favoriscono l’aumento e il deposito di colesterolo “cattivo” nelle arterie. Tra i grassi sconsigliati per la frittura, c’è sicuramente il burro, sia per il basso punto di fumo sia per l’elevato contenuto di acidi grassi saturi e di colesterolo. Per aumentare il punto di fumo del burro e usarlo per friggere, si suggerisce di “chiarificarlo”, cioè riscaldare il burro a bagnomaria per 15 minuti, evitando l’ebollizione, ma facendo evaporare l’acqua e favorire così l’agglomerazione della caseina; si formerà in superficie una sostanza biancastra che verrà poi eliminata con l’ulteriore operazione di filtrazione. Il burro così ottenuto ha un punto di fumo leggermente superiore rispetto ai 160° di partenza e può essere usato subito o conservato in frigo in un contenitore di vetro. Poco adatti per la frittura sono l’olio di semi di girasole e l’olio di semi di mais, a causa dell’elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi che tendono a deteriorarsi facilmente. Assolutamente sconsigliati per la frittura sono gli oli di semi vari.
I segreti di un buon fritto
Prima di friggere:
- Preferire una pentola dai bordi alti non svasati, in modo che i dolci da friggere, quando immersi nel grasso di cottura, sprofondano per poi risalire;
- Scegliere un grasso con elevato punto di fumo, mai utilizzato prima;
- tenere a portata di mano gli alimenti da friggere, per evitare tempi morti;
- Controllare la temperatura del grasso di cottura, prima di iniziare a friggere gli alimenti, utilizzando una goccia di pastella o un pezzetto di pane; se si avverte un leggero sfrigolio con formazione di bollicine, senza fumo, vuol dire che si può iniziare a friggere; in caso contrario, bisogna attendere e riprovare dopo un po’ 😉
- i cibi da friggere devono essere asciutti.
Durante la cottura:
- Non bisogna mai aggiungere olio nuovo all’olio già alterato;
- Versare nella pentola, pochi pezzi per volta, per non abbassare troppo la temperatura ed ottenere una cottura omogenea;
- Alzare la fiamma per pochi secondi, ogni volta che si aggiungono pezzi nel grasso di cottura, per consentire il recupero della temperatura; ed abbassare di nuovo;
- Per rigirare gli alimenti, usare l’apposito ragno metallico.
A fine cottura:
- Disporre il fritto in un solo strato, su carta assorbente, per eliminare il grasso di cottura in eccesso;
- salare o zuccherare solo al momento di servire, per evitare di far perdere la croccantenza agli alimenti fritti, poiché sia sale che zucchero richiamano umidità;
- non coprire e servire subito.
La mia pagina facebook e pinterest
Salve ho acquistato da poco il bimby e già lo adoro volevo solo sapere quando si parla di funzione spiga non bisogna inserire nessuna velocità oppure sì e se sì quale? Grazie
Ciao!v hai ragione, il bimby è un grande aiuto in cucina… Per azionare la funzione spiga non bisogna mettere la velocità, ma posizionare su boccale chiuso (secondo simbolo)
Utilissimo!!!
Ciao Giulia, grazieeee…sono contenta che possa tornare utile anche a voi… 🙂