Tortiglioni risottati al salmone

Spesso e volentieri si ha poca voglia di cucinare, ma non per la cucina in sè, ma più per evitare di sporcare, e in seguito di lavare più pentole . La pasta ristottata  è la soluzione perfetta se volete cucinare sporcando una sola pentola.

Oltre alla semplicità di cottura è anche una pasta buonissima, un’alternativa alla classica cottura, il tempo di preparazione è davvero breve, praticamente il tempo di cottura della pasta.. in 10 minuti è già pronta. Dovrete soltanto occuparvi del brodo, e potete scegliere se farlo con verdure fresche ( in questo caso potete prepararne un po’ di più, surgelarlo e conservarne una parte per altre ricette) oppure con il dado, io uso quello fatto in casa (presto metterò anche la ricetta). Ultimamente sto accorciando ulteriormente i tempi di preparazione utilizzando il bollitore elettrico. Praticamente metto ad ebollizione l’acqua nel bollitore e man mano la verso nella padella dove sto cuocendo la pasta ristottata (o il riso per il risotto). Il dado e il sale li aggiungo direttamente nella casseruola con la pasta. Provate e fatemi sapere. Non sarà un tocco da chef, ma noi mica siamo chef… siamo a casa no?

Tortiglioni risottati al salmone
Tortiglioni risottati al salmone

 

Ingredienti 4 persone:

  • 400 g di Tortiglioni
  • 100g di salmone affumicato
  • 6 pomodorini
  • pepe q.b.
  • 1L di brodo vegetale (potete utilizzare il dado se preferite).
  • 1 cipolla piccola
  • olio q.b.
  • 1 noce di burro

Procedimento:

Iniziate preparando il brodo, io utilizzo il dado fatto in casa.

Lavate i pomodorini e tagliateli in 4, poi tagliate anche il salmone affumicato.

Versate un filo di olio in una casseruola dai bordi alti, tritate la cipolla e fatela imbiondire a fuoco medio.

Aggiungete adesso un po’ di brodo e la pasta, quindi procedete con la cottura aggiungendo mestoli di brodo ogni qualvolta l’acqua evapora. Cuocete seguendo i tempi di cottura indicati nella confezione della pasta.

Appena la pasta sarà cotta, lasciate evaporare l’acqua ed aggiungete una noce di burro. Abbassate la fiamma al minimo e amalgamate fino a quando il burro non si scioglierà.

Impiattate e servite spolverando un po’ di pepe sopra.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.