Una bimba, un castello, una strega…


IO non sono brava a raccontare le favole…ma questa è davvero una favola…ma non la solita favola dove c’è la principessa e il principe azzurro noooo…qui siamo in atmosfera buia e tetra….piena di paura…dove soffia un vento gelido e dove la notte la fa da padrona..ed è anche la storia di una bimba tenera dolce e temeraria..perchè lei non ha paura di niente.
Ma quali fantasmi…ma quali pisistrelli….
Ma è anche la storia di una strega, una dolcissima tenera affettuosissima strega, che materializza il castello….

con tanto di finestre accese e pipistrelli e fantasmi sparsi di qua e di là

e per un castello che si rispetti vuoi che non ci sia un drago?

manco le mummie riescono a metterle paura..

e neanche dopo avere avuto addosso occhi terrificanti…

ed essere sfiorati da dita mozzate…

nulla di tutto ciò, riesce a scalfire il calore e la tenerezza di un abbraccio.

Tutto questo per raccontarvi cosa riesce a fare Anita, una nonna splendida e mani stregate! :DDDD…

ti voglio bene tanto tanto tanto..

E adesso le spiegazioni chieste direttamente alla Strega 😉

“Il castello è un topper realizzato in MMF bianco e appositamente colorato…liberamente ispirata ad una foto vista in internet. La base una torta di pasta biscotto farcita con crema al cacao senza uova ricetta di Marialetizia

Dita di strega e occhi erano paste frolle, decorate con le glasse e le amarene fatte in casa, le mummie, wurstel fasciati di pasta brisè.

Il draghetto sonnolento è copiato anch’esso a Marialetizia

L’impianto elettrico è stato realizzato grazie ai suggerimenti del negoziante di ferramenta sotto casa e alla mia inenarrabile faccia tosta, ma funzionava.
C’era anche una strega volante, ma non si vede.”

7 Risposte a “Una bimba, un castello, una strega…”

  1. ma che bel castello marcondiro ndiro ndello….si la canzoncina fa più o meno così…bravissima la nonna streghetta..notte

  2. Accidenti na cosuccia così semplice da realizzare. Complimenti per l'architettura, i personaggi e la tecnologia stregosissima. Noi ci conosciamo comunque. (coquinaria ed Enza)

  3. urca, questo me l’ero perso! grazie Cinzietta, aggiungo che, anche in quell’occasione ho potuto contare sulla tua preziosa amicizia!

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