Pasteis de nata

I pasteis de nata sono deliziosi dolcetti portoghesi e io li ho assaggiati proprio lì, in una pasticceria del centro di Lisbona. Piccole e fragranti tortine di pasta sfoglia farcite con una delicata crema a base di… e qui arriva il problema… c’è chi usa la panna, chi fa una semplice crema inglese, chi prepara uno sciroppo di acqua e zucchero… ma destreggiarsi tra tante versioni è una vera impresa. Io ne ho provate due e ve le lascio entrambe ma sinceramente nonostante i pasteis de nata li abbia assaggiati sul posto, non saprei dire quale di queste due versioni ci si avvicina maggiormente. La realtà è che la ricetta originale è segreta perciò per replicarli si procede un po’ a tentativi. Comunque anche se non sono come gli originali senz’altro vale la pena di provarli, croccanti fuori, morbidi all’assaggio, i pasteis de nata vi faranno “volare” in Portogallo!

pasteis de nata
  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo20 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaPortoghese

Ingredienti

Per 6 pasteis de nata alla crema inglese

  • 1 rotoloPasta sfoglia rettangolare
  • 80 gZucchero semolato
  • 90 gTuorli
  • 250 gPanna fresca liquida

Per 12 pasteis de nata con lo sciroppo di zucchero

  • 1 rotoloPasta sfoglia rettangolare
  • 250 mlLatte
  • 150 gZucchero
  • 75 mlAcqua
  • 30 gAmido di mais (maizena)
  • 4Tuorli
  • 1/2Limone (Buccia)
  • 1 pizzicoCannella

Strumenti

  • Termometro (da utilizzare per la crema inglese)

Preparazione

  1. pasteis de nata

    Per i pasteis de nata alla crema inglese: srotolare la pasta sfoglia e dividerla a metà nel senso della lunghezza dal lato più corto. Spennellare una delle due parti di sfoglia con un po’ di burro fuso e sovrapporre l’altra. Spennellare ancora la superficie con un pochino di burro e arrotolare ben stretto. Avvolgere il rotolino ottenuto nella pellicola o se preferite nella carta forno e riporlo in congelatore per venti minuti. Questo passaggio è importante perché il rotolo andrà poi tagliato a fettine e sarà più semplice farlo se è un po’ rassodato.

    Preparare la crema inglese: separare i tuorli dagli albumi (che potranno essere utilizzati per preparare delle meringhe o una frittata di albumi). Lavorare i tuorli con lo zucchero poi versare a filo la panna senza smettere di lavorare. Versare il composto ottenuto all’interno di una casseruola e spostarsi sul fornello per la cottura della crema. E’ importante utilizzare un termometro da cucina perché la temperatura della crema inglese non dovrà superare gli 82 °C altrimenti le uova si stracceranno. Se non avete un termometro da cucina potete semplicemente utilizzare un cucchiaio per capire se la crema è pronta: dovrete immergerlo nella crema e poi tirarlo fuori se la crema lascia il cucchiaio velato è pronta. Trasferirla all’interno di una pirofila larga e bassa, coprirla con la pellicola a contatto e lasciarla raffreddare. Se utilizzate il termometro trasferire la crema nella pirofila non appena raggiunge la temperatura indicata. E’ molto importante farla raffreddare o potrebbe coagulare se messa in forno ancora calda.

    Trascorso il tempo di riposo, tirare fuori il rotolino da pasta sfoglia dal freezer e tagliarlo in sei fette. Infarinare leggermente il piano di lavoro e appiattire le fette utilizzando un mattarello ottenendo sei dischetti. Imburrare e infarinare uno stampo per muffin o degli stampini monoporzione da muffin e sistemarvi all’interno i dischetti in modo che ricoprano bene la superficie.

    Versare la crema all’interno di ogni dischetto fino quasi al bordo. Cuocere i pasteis de nata in forno preriscaldato a 250 °C per 15 minuti circa. Li vedrete crescere, gonfiare e scurire in alcuni punti ma è la loro caratteristica: una volta tirati fuori dal forno sgonfieranno.

  2. pasteis de nata

    Per i pasteis de nata con lo sciroppo di zucchero: srotolare la pasta sfoglia poi arrotolarla ben stretta su sé stessa. Avvolgerla nella pellicola o se preferite nella carta forno e riporre il rotolo ottenuto in freezer per venti minuti. Questo passaggio renderà più semplice il taglio delle fette. Trascorso il tempo di riposo tirare fuori la pasta sfoglia dal freezer e tagliarla in modo da ottenere dodici fette. Infarinare leggermente il piano di lavoro e utilizzando un mattarello stendere le fette di pasta sfoglia ottenendo dodici dischetti. Imburrare e infarinare uno stampo per muffin o dodici stampini monoporzione e sistemarvi all’interno i dischetti in modo da ricoprire tutta la superficie. Trasferire lo stampo in frigorifero.

    Preparare la crema: in un pentolino versare l’acqua e lo zucchero e lasciar bollire senza mescolare. In una ciotolina sciogliere la maizena con un pochino del latte previsto in ricetta in modo da ottenere una crema fluida e senza grumi. Versare il latte rimasto in una casseruola, aggiungere la cannella e la buccia del limone. Quando il latte sta per raggiungere il bollore unire la maizena, mescolare con una frusta e cuocere fino a che non addensa (ci vorranno pochi minuti) poi unire lo sciroppo di acqua e zucchero mescolando bene. Cuocere la crema per dieci minuti. Unire i tuorli e proseguire la cottura ancora per cinque minuti. Eliminare la buccia del limone e versare la crema negli stampini fino quasi al bordo.

    Cuocere i pasteis de nata in forno preriscaldato a 220 °C per trenta minuti.

    I dolcetti gonfieranno, cresceranno e si scuriranno in alcuni punti ma è la loro caratteristica. Una volta sfornati sgonfieranno.

Note

Per preparare i pasteis de nata potete utilizzare la pasta sfoglia pronta ma potete anche scegliere di prepararla in casa: trovate la ricetta QUI.

Per la ricetta della crema inglese ho seguito le indicazioni di Sonia Peronaci.

Per la ricetta dei pasteis de nata con lo sciroppo di zucchero ho cercato un video su Youtube.

Curiosità

La storia racconta chi siano stati i monaci del Monastero di Jeronimos del quartiere di Santa Maria De Belem a inventare i pasteis de nata o pasteis de Belem (pastel al singolare). Intorno al 1822 molti monasteri vennero chiusi a causa della rivoluzione liberale. Così per potersi mantenere i monaci iniziarono a produrre questi dolcetti. La ricetta è stata, a quanto sembra, venduta ad un imprenditore del posto e naturalmente è segretissima.

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