Arrosto morto alla toscana

L’arrosto morto alla toscana è una ricetta classica, il secondo piatto delle grandi occasioni, dei menù importanti o dei giorni di festa. Quella dell’arrosto morto alla toscana è una ricetta tipica della città di Lucca, così dicono, ma è conosciuto e preparato credo in più zone della regione. Lo troviamo infatti anche tra le ricette della tradizione culinaria fiorentina, è un piatto antico che ci viene raccontato già dall’Artusi. La carne è cotta in tegame e il nome deriva dal modo in cui è cucinato e che rende la carne piuttosto scura. La carne sarà tenera e il sugo molto saporito: vi basterà aggiungere delle patate arrosto, un buon purè o delle verdure grigliate e la cena sarà completa.

arrosto morto alla toscana
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora 30 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 800 gPolpa di vitello (Girello o scannello)
  • 1Cipolla
  • 1Carota
  • 1 costaSedano
  • 2 foglieAlloro
  • 1 bicchiereVino rosso
  • 2 bicchieriBrodo
  • 8 cucchiaiOlio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale
  • q.b.Pepe

Preparazione

  1. Legare la carne (io utilizzo i comodissimi elastici di spago) in modo che durante la cottura resti in forma. In una casseruola rosolare nell’olio tutti gli odori tritati finemente e le foglie di alloro. Appena appassiscono unire la carne e farla colorire a fuoco vivace su tutti i lati. Quando avrà raggiunto un bel colore nocciola, regolare di sale e pepe e bagnare con il vino rosso. Quando il vino sarà evaporato versare il brodo e cuocere per circa un’ora a tegame coperto e lentamente fino a che il liquido si sarà ritirato. Slegare la carne, tagliarla a fette e coprirla con la salsa calda dopo averla passata attraverso le maglie di un colino.

Curiosità

Dice “Il grande libro della vera cucina toscana” di Paolo Petroni da cui è tratta questa ricetta, che secondo alcuni il nome è dovuto al fatto che la carne rimane immobile nel tegame come morta. Secondo altri è perché la carne legata e steccata pare proprio un morto. In realtà la parola morto si riferisce probabilmente al “fuoco” che per questa cottura è un fuoco lento (un tempo era la brace) mentre un arrosto vivo viene cotto a fiamma viva (allo spiedo o nei forni a legna di un tempo).

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