Sapori antichi Pavesi Polenta con rane alla bremese

baruan alla bremese

Sapori antichi Pavesi Polenta con rane alla bremese

 

Baruat alla bremese
Sapori antichi Pavesi Polenta con rane alla bremese

Buona domenica cari lettori di Cucinacononnariella, oggi esploriamo la provincia di Pavia con i suoi sapori antichi pavesi, in particolare una ricetta rurale di Breme, Polenta con rane alla bremese o chiamata in dialetto Baruat

.Nei tempi antichi si raccoglieva ciò che la campagna offriva per nutrirsi e le rane erano un alimento gradito, sia fritte che in umido accompagnate sempre dalla onnipresente polenta

Resta il fatto che attualmente questo piatto è diventato un piatto ‘ricco’,  una squisitezza per palati raffinati che generalmente lo accompagnano con un buon vino, il Pinot grigio,.

Un vino ben strutturato, al naso lievemente profumato, fruttato, asciutto, alcolico, morbido, fresco, armonico ed equilibrato, color paglierino con riflessi dorati.

Ed ora andiamo ad ilklustrare con ingredienti e procedimento la ricetta: Sapori antichi Pavesi Polenta con rane alla bremese

Ingredienti:

  • 24 rane
  • 2 pomodori
  • 4 cipolle di Breme (una eccellenza di Breme)
  • olio
  • sale



Procedimento:

Fate appassire le cipolle tagliate ad anelli in una casseruola, con un po’ d’olio, aggiungete i pomodori spellati e tagliati a dadini.

Salata e fate cuocere 10 minuti a fuoco basso, scoperto.

Unite le rane, coprite e portate a cottura.

La preparazione dovrà risultare ricca di sugo perché l’abbinamento ideale del ‘Baruat’ con le rane è la polenta.

Una piccola informazione sulle rane comuni, acquisita da Wikipedia:La rana ibrida dei fossi, conosciuta anche come rana comune o rana verde (Pelophylax esculentus (Linnaeus, 1758)) è un anfibio della famiglia Ranidae..

È una rana acquatica di 12 cm di lunghezza, dal muso appuntito e dalle dita ampiamente palmate.

Il dorso, è di colore verde smagliante o bruno oliva, talvolta cosparso di macchie nere, è ornato, ad ogni lato.

L’ibernazione ha luogo nella melma dello stagno in cui vive.’

A questo punto resta che salutarvi e rimandarvi alla prossima ricetta.

Nonna Ariella

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