La storia della granita siciliana, scopriamola insieme!

Neviera dell’Etna

La storia della granita siciliana inizia moltissimi anni fa. La si deve soprattutto alla dominazione araba che ha donato alla terra sicula una bevanda ghiacciata, chiamata sherbet. Una bevanda a base di frutta o fiori, alla quale si aggiungevano spezie e miele.

Ai miei cari lettori farà di certo piacere sapere che in effetti non è tutto merito degli arabi ma che in Sicilia, sin dal Medioevo, esisteva un lavoro molto particolare, quello del “nivarolo”. In cosa consisteva questo lavoro? Ebbene, coloro che lo svolgevano si occupavano di raccogliere la neve dall’Etna (o altri monti) per poi conservarla in particolari ghiacciaie chiamate neviere, scavate sotto terra e ricoperte di cenere. Durante la stagione molto calda le famiglie più abbienti comprano la neve e la conservano nelle loro neviere private, essendo anche questi luoghi freschi la neve si conservava benissimo e al momento del bisogno veniva grattata e servita con sciroppi di fiori, spremuta di agrumi o frutta. I gusti che andavano per la maggiore erano quelle alla frutta e alla mandorla. <br>
Fin’ora abbiamo raccontato la storia della granita siciliana, ma effettivamente quella di cui vi ho parlato fino a poco fa non aveva assolutamente la consistenza della granita che conosciamo e mangiamo oggi. Quando si arrivò ad avere una consistenza cremosa, fluida e praticamente priva di cristalli di ghiaccio? Ebbene, durante il XVI secondo si iniziò ad usare il pozzetto! Ricordate? La stessa macchina che si usava anticamente per fare il gelato. Si iniziò ad usare la neve, non più come base della granita, ma bensì come refrigerante insieme al sale. Si mettevano all’interno del pozzetto, si poggiava dentro un secchiello e lo si riempiva d’acqua e aromi desiderati e poi si mescolava, manualmente.

La granita siciliana si accompagna con la brioche con il tuppo, chi di voi non l.ha mai provata per colazione?



Una risposta a “La storia della granita siciliana, scopriamola insieme!”

  1. Prenoto subito per la Sicilia, ora ho bisogno di una brioche col titolo ed una bella granita fresca

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