Primi piatti

Pappardelle di farro con lenticchie stufate.

Capodanno si avvicina e come sempre tutti ci raccontano che “mangiar lenticchie porta bene”; chi più e chi meno, inutile negarlo, ogni tretun dicembre si augura che l’anno venturo abbia quel pizzico aggiunto di fortuna rispetto al tempo appena passato.
Ci speriamo sempre…
Allora perchè non sperare gustandosi il buon sapore delle lenticchie?
Mal che vada ci saremo mangiati uno di quei piatti che fanno bene alla pancia e anche un po’ al cuore.
Se però siete stufi di presentare sulla vostra tavola imbandita a festa le lenticchie come irrinunciabile contorno del buon augurio oggi vi suggerisco un’idea semplice ma efficace per “mangiarvi” un po’ di buona e sana fortuna: pappardelle di farro con lenticchie stufate.
…e tanti auguri! 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
200 gr. di lenticchie rosse (NON decorticate)
600 gr. di polpa di pomdoro
2 spicchi di aglio
1 costola di sedano
1 piccola carota
1 piccola cipolla bianca
100 ml. di vino bianco
brodo vegetale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

sale q.b.
pepe nero q.b.
200 gr. di semola rimacinata di grano duro
100 gr. di farina di farro integrale
2 cucchiaini rasi di erbe aromatiche essiccate
150 ml. circa di acqua tiepida
2 pizzichi generosi di sale integrale

Pappardelle di farro con lenticchie stufate

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Tagliolini al ragù bianco di legumi.

Il più delle volte quando sentiamo parlare di salsa di soia pensiamo immediatamente alla cucina orientale e a sapori lontani che hanno poco a che fare con la nostra tradizione mediterranea.
Si tratta sicuramente di un fatto culturale, di una questione di abitudini che ci portano a “relegare” la salsa di soia solo a una categoria di ricette.
Ma se provassimo a considerarla come un comune insaporitore, alla stregua di sale o dadi vari, ci renderemmo immediatamente conto di quanto il suo “campo di azione” nelle nostre cucine possa essere ben più vasto di quanto avremmo mai immaginato.
Potrà così far “capolino” tra gli ingredienti base per la preparazione di un buon piatto di tagliolini al ragù bianco di legumi, che hanno ben poco a che vedere con la cucina orientale, perché se aggiunta ad acqua fredda, costole di sedano, carote e cipolle, vi permetterà di ottenere, dopo una lenta e dolce bollitura, un brodo vegetale dal sapore intenso e dal colore bruno ideale per la cottura di piatti rustici e decisi.
Proprio come il ragù bianco di legumi, alternativa “povera” ma non meno nutriente rispetto al classico sugo di carne, che con la sua consistenza un po’ grossolana e ruspante si accompagnerà alla perfezione con i tagliolini all’uovo preparati rigorosamente in casa.

INGREDIENTI PER 4/6 PEERSONE:
250 gr. di farina 0
100 gr. di semola rimacinata di grano duro
2 uova medie
4 tuorli di uova medie
50 gr. di fagioli di Saluggia secchi
50 gr. di fagioli Borlotti secchi
50 gr. di lenticchie verdi
50 gr. di ceci
2 lt. di acqua fredda
2 costole di sedano
2 carote
1 piccola cipolla bianca
5 grani di pepe nero
3 chiodi di garofano
4 cucchiai di salsa di soia KIKKOMAN LESS SALT
2 spicchi di aglio
100 gr. di misto per soffritto
2 foglie di salvia
2 foglie di alloro
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.

Tagliolini al ragù bianco di legumi

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Crema di finocchi al lime.

Non so voi, ma io durante questi mesi fatti di uggiose nebbie e freddo pungente sono un’accanita sostenitrice delle creme di verdura.
Dopo una giornata passata a districarsi tra i mille impegni quotidiani, la sera, sedersi a tavola davanti a un piatto fumante di crema di verdura diventa un momento unico.
…uno di quei momenti che scaldano davvero il cuore a patto che la crema sia densa e corposa ma soprattutto servita in una bella ciotola fonda e capiente.
Broccoli, rape, zucca, finocchi: le verdure in questo periodo fortunatamente non mancano e poi, il bello di ogni crema sta nella sua meravigliosa versatilità.
Le spezie e i profumi da abbinare si sprecano, semi o frutta secca possono diventare di volta in volta chicche speciali, cereali, pasta integrale o crostini regalano piatto dopo piatto una corposità diversa.
Con la crema di finocchi che vi propongo oggi per un attimo ho avuto paura di aver azzardato troppo ma al primo assaggio mi sono dovuta ricredere: la sua delicatezza si sposa alla perfezione con il profumato sprint del lime e la croccantezza dei crostini arricchiti dalla dolcezza acidula della confettura di ribes rossi completa la cremosità di ogni cucchiaiata in un cerchio perfetto di consistenze.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
4 finocchi di dimensioni medie 

2 cipollotti bianchi
2 lime non trattati
brodo vegetale leggermente salato q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
1 baguette integrale
confettura bio di ribes rossi q.b.

Crema di finocchi al lime

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La pasta di Natale e la magia dei bimbi.

Ricordo me bambina che ogni 8 dicembre aspettavo con impazienza di sentire la mamma e il papà scendere in cantina per prendere gli scatoloni pieni di palline e addobbi per l’albero di Natale.
Aprire quegli scatoloni un po’ impolverati era un’emozione unica, scartare le palline una ad una fino ad arrivare a quelle di vetro, preziose e antiche, che mi facevano tremare un po’ le mani.
L’Immacolata è sempre stato il giorno dell’albero di Natale da addobbare con le persone del cuore: mamma, Bea e papà fino a qualche anno fa e Lui, che è la mia nuova famiglia, oggi.
Il giorno dei primi preparativi, quello che dava davvero il là all’atmosfera natalizia, di adulti e bambini che insieme si divertono e sognano un po’.
E ogni bimbo, con la magia che sa portare negli occhi a volte un po’ spenti di noi “grandi, è il vero spettacolo del Natale e il dono che ogni anno ci fa incondizionatamente è speciale: lasciare da parte gli affanni quotidiani, i pensieri giornalieri per lasciare spazio a sorrisi e spensieratezza.
…ditemi voi se è poco.
Così quest’anno oltre ai regali che gli faremo trovare sotto l’albero proviamo a donargli un momento divertente tra polvere di farina e stampini.
…e qualche istante di magia anche a tavola.

La pasta di Natale è per voi bimbi che siete il mio vero Natale, quello di una “grande” che non ha voglia di smettere di sognare!

INGREDIENTI PER 2/3 BAMBINI:
240 gr. di semola rimacinata di grano duro
100 ml. di acqua tiepida
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
30 gr. di spinaci lessati

La pasta di Natale

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Orecchiette di grano arso con cime di rapa e pomodori secchi.

La farina di grano arso nasce da quei chicchi che, caduti a terra dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie, nella lontana tradizione contadina pugliese venivano raccolti per essere macinati nei mulini a pietra o nei mortai a mano.
Oggi la sua preparazione è meno bucolica e poetica perchè viene preparata grazie a una tostatura controllata ma il suo sentore affumicato e le note tostate, che conferiscono a questo prodotto una sua identità ben precisa, non si vanno a perdere nelle necessarie miscelazioni con altre farine.
Tradizione pugliese che ho deciso di celebrare con orecchiette fatte in casa condite con cime di rapa freschissime e la nota spinta dei pomodorini secchi piccanti.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
150 gr. di farina di grano arso
225 gr. di semola di grano duro
190 gr. di acqua tiepida
500/600 gr. di cime di rapa
20 pomodori secchi piccanti
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di capperi sotto sale
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.

Orecchiette di grano arso

Orecchiette di grano arso con cime di rapa e pomodri secchi

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