Sa pippia cun s’ou è un dolce tipico della Sardegna, a Pasqua mia nonna preparava sempre questo dolce tradizionale, infatti questi biscotti mi ricordano con grande piacere la mia infanzia. Piccole sculture di pasta, golose e molto belle anche come idea regalo; si racconta che questo dolce all’epoca era chiamato, pane tipico pasquale e veniva preparato con la semola. L’impasto si lavorava in modo da farlo sembrare, quasi un ricamo e veniva donato nei giorni precedenti alla Pasqua, come simbolo di pace e prosperità. Ogni giorno se ne mangiava un pezzetto per presentire che la Pasqua era vicina. Solitamente per le bambine si creavano questi biscotti formato bamboline,”sa pippia” o anche “pippiedda” la quale si arricchiva con l’uovo sodo. Sa Pippia cun s’ou viene preparato anche oggi come da tradizione e non solo in formato bambolina, ma in tutte le sue forme. Questo dolce cambia nome di zona in zona della Sardegna, se volete prepararlo insieme a me, mani in pasta!
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni8/9
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti Sa pippia cun s’ou
- Energia 394,52 (Kcal)
- Carboidrati 58,06 (g) di cui Zuccheri 20,54 (g)
- Proteine 9,26 (g)
- Grassi 15,38 (g) di cui saturi 9,24 (g)di cui insaturi 5,76 (g)
- Fibre 2,27 (g)
- Sodio 42,82 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 60 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Preparazione
Sa pippia cun s’ou
Come prima cosa cuocete le uova, le quali dovranno essere sode e nel frattempo preparate l”impasto.
Disponete la farina a fontana dentro una terrina bella grande, o se preferite anche sopra una spianatoia. Al centro aggiungere lo zucchero, il burro a dadini, il lievito, la scorza grattugiata del limone, dell’arancia e le 2 uova.
Iniziate ad impastare lavorando bene gli ingredienti, fino a formare un panetto morbido e liscio. Se vi sembra troppo appiccicoso, aggiungete un po’ di farina in più. Io preferisco impastare a mano, ma per lavorare potrete utilizzare anche una planetaria, ma fate in modo che l’impasto non surriscaldi troppo.
Alla fine il vostro panetto sarà bello liscio e morbido, ora iniziate a stendere la pasta e lavoratela nella forma che desiderate modellando: cestino, bambola, cuore, campana o altro. Se non riuscite a modellare le forme a mano libera, basta cercare sul web qualche forma pasquale e scaricarla per poi intagliare sulla pasta.
Fate spazio per posizionare l’uovo, io ho utilizzato delle uova colorate da me, utilizzando colori di origine naturale, come frutta e verdura qui trovi la ricetta.
Fermate bene l’uovo con delle decorazioni di pasta, rivestite una leccarda con carta forno e adagiate sa pippia, lasciatele distanziate l’una dall’altra perché in cottura aumenterà un po’ il loro volume.
Spennellate il dolce con l’uovo sbattuto e decorate con codette colorate, infornate nel forno preriscaldato a 180° 200°C per circa 20/25 minuti. Controllate sempre la cottura e regolatevi con il vostro forno prima di sfornare.
La cottura varia anche per forma e volume, quando le vedete belle dorate sono pronte. Sfornatele con tutta la leccarda e fatele raffreddare prima di trasferirle su un piatto.
Ora gustate o regalate questo buonissimo dolce pasquale, sono sicura che sarà ben gradito.
Buona Pasqua e buona coccola!
Note
Per la decorazione al posto delle codette colorate, si può utilizzare anche granella di nocciole, di mandorle, semi di sesamo e quant’altro. Potrebbe interessarti: COLOMBA PASQUALE VELOCE
Dosi variate per porzioni
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.