I Friarielli stufati o soffritti sono un tipico ingrediente della cucina Campana: una verdura molto simile ai broccoli di rapa, ma con un sapore amarostico, che rappresenta una vera istituzione qui a Napoli, in quanto a contorni e non solo…
La “morte loro”, come si dice qui, è con le salsicce… ma possono essere utilizzati anche come buonissima farcitura per quiche, cornettoni rustici, panbrioche o muffin salati, ecc. (se volete idee in merito, cliccate sulle parole in azzurro!).
Sono ottimi anche con la pasta, come potrete verificare se realizzerete altre ricette del nostro blog, come gli Spaghetti al Pesto di Friarielli o la Lasagna Bianca Salsicce e Friarielli (basta cliccare sui titoli in azzurro per essere reindirizzati alle ricette).
Insomma… ottimi, in qualunque modo vengano cucinati!
A seguire quindi vi propongo una “ricetta base”, nel senso che dopo averli cucinati così, potrete utilizzarli come farcitura in tutte le altre preparazioni… quelle suggerite e quelle che inventerete!
Patrizia
Friarielli Stufati
Categoria: Contorni
Ingredienti per 4-5 persone:
4 fasci di friarielli (o 750 gr se li comprate già puliti)
5 cucchiai di olio evo
peperoncino
aglio
sale
Procedimento:
Pulire i friarielli, levando le foglie rovinate e i gambi più duri.
Lavarli molto bene e farli scolare un po’, ma non del tutto.
In una pentola alta mettere l’olio evo e lo spicchio d’aglio, far soffriggere senza farlo scurire troppo, poi eliminarlo. Aggiungere il peperoncino, i friarielli e salare.
Mettere il coperchio sulla pentola e far cuocere a fiamma moderata, girando spesso. Se necessario, nel caso dovessero cominciare ad attaccarsi al fondo della pentola, aggiungere un pochino d’acqua.
Continuare la cottura fino a quando non si saranno ammorbiditi, ci vorranno all’incirca una ventina di minuti.
Difficoltà: bassa
Tempi di preparazione: 15 minuti
Tempi di cottura: 20 minuti
Consigli: io preparo i friarielli stufati per evitare di soffriggerli (come, invece, prevederebbe la ricetta napoletana classica) o di bollirli prima della ripassata in padella, come fanno in tanti per levare un po’ del loro tipico sapore amarostico (secondo me, però, è un vero spreco… è quella la loro caratteristica principale e distintiva!).
Non avete idea di cosa sono infilati in un bel “cozzetto” di pane casareccio o anche nei saltimbocca (questi ultimi passati in forno, con una sottiletta o altro formaggio filante)… gnammmmmm!!!