Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi

Introduzione

In Giappone, in una caffetteria aperta da più di cento anni, seduti in un determinato tavolino, è possibile viaggiare nel tempo.

Per poterlo fare occorre però rispettare cinque regole ferree:

– si possono incontrare sole le persone entrate nel caffè;

– il presente non viene mai modificato;

– per tornare nel passato occorre sedersi in un posto preciso;

– non ci si può muovere dal proprio posto;

– bisogna bere il caffè prima che si raffreddi.

Quattro le storie raccontante: quella di Fumiko che vuole rivivere l’incontro d’addio con il fidanzato per non perdere più l’occasione di dirgli quanto lo ama; quella di Kotake che rivede e “riscopre” il marito prima che si ammali di Alzheimer. Hirai che recupera il rapporto con la sorella prima che questa muoia a causa di un incidente stradale e Kei che vede la figlia nel futuro.

Recensione

Mi capita di comprare i libri solo perché ispirata dalla quarta di copertina ed anche in questo caso è successo così, mi ha incuriosito il commento “Una caffetteria in cui tutto è possibile”.

Tutti i miei acquisti sono dettati dall’istinto, come la mia vita, mi butto e non ci penso troppo, a volte va bene e spesso va male. 🙂

In questo caso il libro non ha deluso le mie aspettative, la trama è originale anche se mi ha ricordato un po’ il film “Ritorno al futuro”.

Le storie raccontate sono molto particolari, ci portano a riflettere a non dare per scontate le persone con cui viviamo, il libro ci invita ad esprimere i nostri sentimenti prima che sia troppo tardi.

Spesso pensiamo che la vita ci offra una seconda occasione, tendiamo a rimandare, a procrastinare, siamo spesso proiettati nel futuro, diamo per scontato il presente e non ci fermiamo a godercelo.

La morale è quella di imparare ad assaporare la vita magari sorseggiando una bella tazza di caffè caldo.

Conclusioni

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Voto

Video

Citazioni

In fin dei conti, che uno torni nel passato o viaggi nel futuro, il presente non cambia comunque. E allora sorge spontanea la domanda: che senso ha quella sedia?

Note

Pensavo fosse un libro leggero, una lettura estiva, in realtà il libro fa riflettere e ci spinge a smettere di affannarci inutilmente, la felicità è intorno a noi per vederla è sufficiente fermarsi.