RAME DI NAPOLI alla Nutella – ricetta tipica

Le rame di Napoli alla Nutella sono dei dolci profumati e speziati ricoperti quasi completamente dal cioccolato fondente, rifinite con granella di pistacchio di Bronte ed hanno un cuore cremoso di Nutella®, che si può omettere o variare.
Hanno una consistenza croccante fuori e morbide dentro.

Tipici di Catania vengono immancabilmente preparate nel periodo della Commemorazione dei defunti, ma si trovano in commercio già qualche mese prima e anche dopo, insieme alle OSSA DEI MORTI, ai BERSAGLIERI E REGINA, ai NZUDDI e ai TOTÓ AL CIOCCOLATO.

La preparazione delle rame di Napoli farcite alla Nutella® non richiede particolari abilità da pasticciere, è molto facile e rapida, non richiede neanche l’utilizzo di attrezzi speciali. Basterà una forchetta ed un paio di cucchiai o, al massimo una sac à poche. Ricetta a prova di principiante!

Esistono diverse varianti delle Rame di Napoli, dalle più semplici alle più golose, come la versione che vado a preparare insieme a voi.

Rame di Napoli alla Nutella V3/20
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo10 Minuti
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni30
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

INGREDIENTI

Per la base delle Rame di Napoli

  • 500 gfarina Maiorca (grano tenero di tipo 1) (o farina 00)
  • 200 gzucchero
  • 100 gcacao amaro in polvere
  • 1 bustinalievito in polvere per dolci
  • 1 pizzicosale
  • 1 cucchiainochiodi di garofano macinati
  • 1 cucchiainocannella in polvere
  • 1 cucchiainozenzero (facoltativo)
  • 1 cucchiainovaniglia (estratto oppure semi o vanillina)
  • 1arancia (non trattata – buccia grattugiata)
  • 2 cucchiaimiele millefiori (o acacia)
  • 2uova (medie)
  • 3 cucchiaimarmellata di arance (o albicocca)
  • 400 mllatte (intero fresco)
  • 60 gburro (fuso oppure margarina o olio vegetale)

Per la copertura

  • 200 gcioccolato fondente al 55% (o da copertura)
  • 15 gburro (o olio di cocco)
  • 50 gpistacchi di Bronte DOP (in granella o altra frutta secca)

Per il ripieno

  • 300 gNutella® (o crema di pistacchio o marmellata)

STRUMENTI

  • 3 Ciotole (capienti)
  • 1 Forchetta
  • 2 Cucchiai o sac à poche
  • 1 Pentolino
  • 2 Teglie larghe e basse
  • Carta forno
  • Cucchiaino o biberon

PROCEDIMENTO

Preriscaldate il forno a 180°C.

Per la cottura delle rame di Napoli

  1. Rame di Napoli alla Nutella V2/20

    In una ciotola capiente riunite tutte le polveri setacciate: la farina, il lievito, il cacao amaro. Aggiungete il pizzico di sale, lo zucchero, le spezie e miscelate bene.

  2. In un’altra ciotola sbattete leggermente le uova ed incorporatevi il latte, la marmellata (eliminate eventuali grumi), il miele, la buccia grattugiata, la vaniglia ed il burro fuso intiepidito.
    Amalgamate il composto per bene e versatelo pian piano nella miscela preparata in precedenza, mescolando con una forchetta.

  3. Rame di Napoli alla Nutella V5/20

    Rivestite delle teglie con carta forno e disponete una bella cucchiaiata d’impasto per ogni biscotto. Aiutandovi con un altro cucchiaio date forma ovale e distanziateli tra loro perché in cottura si gonfiano parecchio.

    In alternativa, per fare prima, trasferite il composto in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia e formate i mucchietti.

  4. Procedete così fino al termine del composto e cuocete per circa 10 minuti.

Farcitura delle Rame di Napoli

  1. rame di napoli V/20

    A questo punto, se nei biscotti volete il cuore cremoso di Nutella (o altro a piacere), subito dopo averli sfornati, e quindi ancora fumanti, formate una conca al centro, schiacciandoli leggermente al centro con il dorso di un cucchiaino.

    Poi, fateli raffreddare ponendoli sopra una griglia

Per la farcitura

  1. Rame di Napoli alla Nutella V4/20

    Farcite le rame di Napoli con la Nutella, aiutandovi con un biberon per dolci o un cucchiaino.

    Se la Nutella non fosse abbastanza fluida, potete scioglierla per qualche minuto a bagnomaria o nel microonde.

  2. Rame di Napoli alla Nutella V5/20

    Dopodiché, livellate la Nutella con un coltello.

Per la glassa

  1. Il tocco finale sarà la copertura con il cioccolato fondente, fuso a bagnomaria o nel microonde (ad una temperatura di 50°C) al quale aggiungerete il burro.

    Quest’ultimo (o l’olio di cocco) è fondamentale per avere uno strato fine di cioccolato.

  2. Per avere la glassa lucida e non opaca una volta asciutta, vi consiglio di temperare il cioccolato a 31°C (per fare questo vi servirà un termometro da cucina).

  3. La glassa va distribuita velocemente con un pennello o tramite colatura. Oppure potete immergere direttamente la parte superiore dei biscotti capovolgendoli (consiglio di indossare dei guanti per alimenti), facendo scivolare l’eccesso.

  4. Rame di Napoli alla Nutella V1/20

    Infine, prima che la glassa si asciughi, rifinite subito le rame di Napoli con una manciata di pistacchio in granella o altra frutta secca a piacere.

    E, adesso, potrete deliziare grandi e piccini!

VARIANTI

Se siete intolleranti al lattosio sostituite il latte con una bevanda vegetale (soia, mandorle, ecc.) ed il burro con la margarina o altro olio vegetale.

Se non amate il cioccolato fondente sostituitelo con quello al latte o bianco.

Al posto della Nutella® si può usare la crema di pistacchio oppure sostituirla con della marmellata od omettere del tutto saltando il passaggio della farcitura..

A piacere, usate granella di mandorle o di nocciole tostate.

CONSERVAZIONE

Le rame di Napoli si conservano fino ad una settimana dentro buste per alimenti o contenitori ermetici, ma per consumarle ancora fresche e fragranti non superate due giorni.

UN PO’ DI STORIA

Le rame di Napoli vengono chiamate così perché pare che i catanesi, al tempo del Regno delle Due Sicilie, volessero creare un dolce che riproducesse la nuova moneta di rame in corso in quel periodo, coniata in sostituzione di quella più pregiata d’oro e argento.

Più inverosimile è l’ipotesi che fossero stati proprio i napoletani ad inventarne la ricetta.

L’antica ricetta delle rame di Napoli prevedeva l’utilizzo di dolci o biscotti avanzati opportunamente ridotti in farina che, altrimenti, col passare dei giorni sarebbero divenuti immangiabili. Oggi, invece, si tende a realizzarli con ingredienti freschi, soprattutto per una maggiore conservabilità.

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