Biscotti alla marmellata di fichi

“Ma quando vengo a Milano, non mi fai niente di buono?”, queste sono state le parole di mia mamma quando è venuta a trovarmi la settimana scorsa… e quando la mamma ti fa gli occhioni chiedendoti qualche biscottino per la colazione tu non glie li prepari? Ok lo ammetto, quando viene lei mi faccio coccolare e le lascio il posto in cucina (anche perché per esperienza, quando tutte e due ci mettiamo a cucinare siamo sempre in disaccordo), ma questa volta dovevo fare dei biscottini da portare al cartoomix, così ho preparato un po’ più di impasto ed ho fatto questi buonissimi biscotti alla marmellata. Dovete provarli anche voi, sono davvero molto ma molto buoni, poi se avete da parte la marmellata fatta in casa è anche meglio.

Biscotti alla marmellata di fichi
Biscotti alla marmellata di fichi


 

Ingredienti:

  • 4 tuorli
  • 560g di farina 00
  • 180g zucchero
  • 300g di burro
  • 4 cucchiai di latte
  • marmellata di fichi q.b.

Procedimento:

  1. Sul piano di lavoro o in una scodella ampia, mettete la farina e create un foro al centro.
  2. All’interno del foro creato, mettete i tuorli, lo zucchero, il burro ammorbidito e il latte.
  3. Impastate per bene tutto fino a quando non otterrete un composto compatto e omogeneo (se il composto si presenterà ancora secco aggiungete il latte, in caso contrario, aggiungete un po’ di farina).
  4. Avvolgete il panetto nel cellophane e riponetelo in frigo per 1 ora .
  5. Estraete dal frigo il composto e spianatelo con il mattarello.
  6. Con le formine tagliate l’impasto e date la forma ai vostri biscotti. Createne pari di numero, una metà li lascerete integri, l’altra metà li forerete al centro.
  7. Infornate per 15 minuti a 180° (tenete d’occhio il forno, quando diventeranno dorati potrete sfornarli)
  8. Fate raffreddare i biscotti, poi farciteli spalmando un po’ di marmellata sui biscotti integri, quindi poggiate sopra il biscotto forato.
  9. Spolverate con un po’ di zucchero a velo

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.