La Verza

La verza, o cavolo verza, appartiene alla famiglia delle crucifere e proprio per questo il suo sapore è molto simile a quello del cavolo cappuccio, è una pianta che si adatta facilmente a diversi tipi di terreno e che non teme il freddo, bensì le gelate invernali contribuiscono nel conferirgli il suo sapore caratteristico.

La verza si distingue in differenti varietà tra cui il “verzotto d’Asti”, il “tardivo di Piacenza”, il “violaceo di Verona”, il “comune d’inverno” e la “verza di Milano”.

Si tratta di un ortaggio molto semplice da coltivare e nella nostra penisola viene prodotta maggiormente al sud, ritroviamo poi produzioni in Piemonte, Trentino e Veneto.

La semina in campo avviene tra maggio e giugno permettendo la germinazione nei mesi estivi e lo sviluppo durante l’autunno.

La raccolta in genere avviene nel periodo invernale, essendo una verdura a foglia non è possibile stabilire una precisa maturazione, si consiglia dunque di raccoglierla dopo le prime gelate da cui ne deriva una migliore qualità dell’ortaggio.

 

Proprietà:

Le proprietà curative della verza erano conosciute sin dai tempi antichi, tanto che i Greci la consideravano addirittura sacra, per le sue proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antisettiche e decongestionanti.

Contiene vitamina A, C e K, è ricca di sali minerali, quali calcio, ferro, fosforo, potassio e zolfo (responsabile del particolare odore che sprigiona durante la cottura).

L’infuso di verza è utile contro la stipsi, la bronchite e l’asma. L’acqua di cottura risulta ricca di zolfo e viene utilizzata anche per gli eczemi e le infiammazioni (come l’acqua termale).

La verza può essere consumata sia cotta, che cruda, berne una centrifuga può aiutare a prevenire la degenerazione delle articolazioni.

Questo ortaggio inoltre si presta ad essere trasformato tramite fermentazione, con questo procedimento si ottengono i famosi crauti, un alimento molto consumato nei paesi come Germania e Austria, ma anche in Italia, specialmente in Trentino Alto Adige.

Con la fermentazione poi, si ottiene la “colina”, una sostanza in grado di abbassare la pressione sanguigna, regolarizzare l’assorbimento dei grassi nell’organismo e facilitare l’assorbimento dei vari nutrienti dal sangue.

Infine la verza risulta un buon rimedio per chi soffre di mal di denti, mal di testa o sciatica, applicandone degli impacchi sulle zone doloranti.

 

Curiosità

Per evitare che durante la cottura si sprigioni per tutta la casa l’odore “sgradevole” si può mettere nell’acqua di cottura una foglia di alloro, oppure un cucchiaio di aceto.

Secondo la mitologia Greca, la verza nacque dalle gocce di sudore di Zeus per questo veniva utilizzata come pianta medicinale.

I Romani la utilizzavano come antidoto, come trattamento preventivo per l’ubriachezza o come disinfettante per le ferite.

 

Controindicazioni

Meglio evitare il consumo di verza se soggetti a ipotiroidismo o sindrome del colon irritabile.