La carota…viola o arancione?

 

La carota (il nome deriva dal greco Karotón) è una pianta erbacea originaria dell’Asia occidentale e dell’Europa sud-orientale e, che ci crediate o meno, il vero colore di questo ortaggio è il viola ma ne esistono anche bianche, gialle, rosse e nere!

Il colore arancione venne dato tra il XVI e XVII secolo da contadini olandesi, per rendere omaggio a Guglielmo d’Orange (capostipite dell’attuale dinastia regnante in Olanda), che aveva guidato il paese nella guerra di indipendenza contro il dominio spagnolo. 

Tutti ci ricordiamo una pianta a ciuffetto, lungo una trentina di centimetri, tenuta tra le mani del noto bugs bunny, ma l’altezza del fogliame può raggiungere fino il metro e presentare foglie pelose con fiori bianchi.

 

Coltivazione:

I semi di carota impiegano parecchio tempo per germinare, la semina, generalmente tra marzo e giugno, si consiglia direttamente nel campo o nell’orto in quanto il trapianto potrebbe far morire la pianta.

La carota richiede un terreno molto morbido e abbastanza drenante, frutto di un’aratura profonda. Necessita di un clima non troppo caldo per evitare che la radice diventi troppo dura; attenzione anche al tipo di compost utilizzato, meglio evitare quelli ricchi di azoto perché porterebbero a uno sviluppo troppo elevato delle foglie a discapito dell’ortaggio vero e proprio.

Suggerimento: dato che il seme è molto piccolo, per facilitare la distribuzione nel terreno è bene mescolare i semini insieme a della sabbia.

Come già annunciato, la germinazione può impiegare molto tempo, più di un mese, per facilitarla si consiglia di lasciare in ammollo in acqua tiepida i semi per 1 o 2 giorni prima della semina, oppure di coprire il terreno con un panno traspirante per mantenere un il calore.

Mentre si attende che spuntino le piantine è necessario estirpare le piante infestanti per evitare che danneggino o soffochino le radici della carota.

Se le piante dovessero crescere troppo vicine sarà necessario diradarle, lasciandole ad una distanza di poco meno di 10 cm l’una dall’altra. Qualora crescendo spuntino dal terreno le radici sarà necessario un rincalzo di terra per evitare che il sole le danneggi.

La pianta di carota non richiede molta acqua, è sufficiente irrigare quando il terreno diventa secco, evitando i ristagni. Per facilitare la crescita si consiglia di piantarla vicina alle cipolle, i due ortaggi così si aiuteranno nella crescita e nell’eliminazione dei parassiti.

La raccolta avviene in genere dopo 2 mesi dalla semina o quando la radice ha superato un cm di diametro, è da evitare di lasciarla a lungo nel terreno perché potrebbe diventare troppo dura. La raccolta avviene tramite estirpazione dell’intera pianta e successiva asciugatura prima di riporla in dispensa.

 

Proprietà:

La carota contiene vitamina A, molto importante per la vista, il sistema immunitario e lo sviluppo; B6, C e K (importante per le ossa), minerali quali manganese, rame e potassio (regolatore della pressione arteriosa). 

Questo ortaggio migliora la fertilità maschile incrementando la qualità dello sperma più del 10%.

Ottima sia cruda (maggior contenuto di vitamina C) che cotta, perfetta se accompagnata da un po’ di timo e olio extravergine che aiuta l’assorbimento della vitamina A.

Alleata anche della pelle e dell’abbronzatura, grazie alla presenza di betacarotene che stimola la melanina.

Ricca anche di antiossidanti che contrastano i radicali liberi e combattono l’invecchiamento, e di fibre, ideali per aiutare l’apparato digerente.

Recenti studi hanno dimostrato che le carote nere sono utili per prevenire il tumore al colon, grazie alla presenza di polifenoli e fibre.

 

Curiosità:

Gli Antichi Romani consumavano la carota bianca che in realtà era la Pastinaca Sativa.

Sempre al tempo dell’Antica Roma venivano utilizzati i semi di carota per scopi medicinali e utilizzavano la radice come afrodisiaco naturale o per preparare miscugli atti a interrompere le gravidanze.

Gli Antichi Egizi la utilizzavano per le sue proprietà cicatrizzanti mentre nel medioevo questa radice veniva utilizzata per curare i calcoli renali.

Prima che venisse consumata nelle nostre tavole, la carota veniva data soltanto agli animali, furono gli arabi ad introdurla nelle diete, mentre nelle tavole dei Signori venne presentata, pensate un po’, da Caterina de’ Medici!

Secondo una leggenda inglese, se si raccoglie il fiore di questa pianta in una notte di luna piena, viene favorito il concepimento. Le donne inglesi del XVI sec. infatti utilizzavano questi fiori per adornarsi i capelli, in segno di fertilità e fortuna.