Ricetta pandolce genovese : inizialmente pensavo a un pandolcino basso ma in varie ricerche ho visto che ne esistono due tipi, quello lievitato un po piu alto con l’aggiunta di lievito di birra e quello basso con il solo uso di lievito per dolci che lo rendono piu friabile rispetto al primo. Quello che sono andata a preparare oggi è un pandolce con il lievito di birra, semplice e buono che si prepara con una doppia lievitazione , ma che a mano o con un impastatrice potete prepararlo anche a casa con i piu’ piccolini.
In questa occasione con questa ricetta contribuisco alla GIORNATA NAZIONALE DEL PANDOLCE GENOVESE, dove è Ambasciatrice Cristina Simonelli per il Calendario del Cibo Italiano – Italian Food Calendar che approfondirà l’argomento per noi per illuminarvi su questo delizioso dolce. QUI Io non aggiungo altro, intanto venite con me a sbirciare la mia versione 😉
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Ingredienti
- Farina 500 grammi
- Uvetta ammollata 200 grammi
- Burro 180 grammi
- Zucchero 150 grammi
- Pinoli 50 grammi
- Cedro candito 50 grammi
- Scorze di arancio candito 50 grammi
- Lievito di birra 25 grammi
- Semi di finocchio 1 cucchiaio
- Acqua di fiori di arancio in cui ho fatto macerare i semi di finocchio 30 grammi
- Sale 1 grammo (praticamente un pizzico)
Ricetta Pandolce genovese
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PREPARAZIONE:
Sciogliete il lievito di burro con poca acqua tiepida con un cucchaino di zucchero, mescolando con 50 grammi della farina totale e lasciate in fermento :d per 30 minuti,
Poi unite il lievito fermentato al centro della farina restante che avete messo sulla spianatoia con un pizzico di sale., lo zucchero avanzato, burro a pezzi ammorbidito e incominciate a lavorare aggiungendo poco alla volta l’acqua tiepida.
Lavorate fino ad ottenere un panetto liscio e morbido, se occorre man mano sporcate la spianatoia di farina.
Poi stendete l’impasto sulla spianatoia schiacciando con le dita e mettete al centro l’uvetta bagnata e strizzata, i canditi tritati, i pinoli e i semi di finocchio.
Poi mettete l’impasto in una terrina imburrata e coprite lasciando lievitare per 2-3 ore al caldo (non deve superare i 30 gradi) coperto. Consiglio sempre la lucina accesa del forno.
Quando l’impasto ha raddoppiato il suo volume mettetelo su una teglia foderata con carta forno e fate un taglio sulla superficie e lasciate lievitare ancora fino al raddoppio.
Poi fate un taglio a croce o pure disegnate dei rombi e infornate a 190 gradi per circa 1 ora e poi una volta cotto (prova stecchino ) Mettete su una gratella a raffreddare prima di essere servito.