La ricetta del tarassaco in padella è un ottimo modo per gustare questa amarognola erba di campagna. Quando il dente di leone ha già alla base evidenti i piccoli boccioli è meglio lessarlo per fargli perdere parte del suo gusto amaro.
Come riconoscerlo? Il Taraxacum officinale è una pianta comune che cresce in prati, giardini e ai bordi delle strade. Ecco come riconoscerla:
– il tarassaco ha una radice lunga e grossa che può essere difficile da tirare via dal terreno
– le foglie del tarassaco partono direttamente dalla radice e formano una rosetta, sono lunghe e dentellate e con evidente nervatura centrale.
– i fiori, di un evidente giallo e simili a margherite, crescono su un lungo stelo liscio e vuoto all’interno, c’è sempre un solo fiore su ogni gambo
– dopo la fioritura, la pianta produce il cosiddetto “soffione”, una palla bianca e soffice di semi che può essere soffiata via dal vento.
Per una raccolta sicura del tarassaco, è importante: raccogliere le piante solo in aree non trattate con pesticidi o altre sostanze chimiche, evitare di raccogliere piante vicino a strade trafficate o in aree dove i cani vengono spesso a fare i loro bisogni, lavare accuratamente le foglie e i fiori prima di consumarli per rimuovere eventuali residui di sporco di terra o insetti.
Quando mangiare crudo il dente di leone?
Il tarassaco è buono crudo in insalata quando le sue foglie sono giovani, di consistenza tenera, senza peluria, di un bel colore verde chiaro e quindi meno amare. Si può gustare così da solo con parte della sua croccante radice oppure mescolare assieme all’insalata mista. Ottimo abbinato con le uova lessate e tagliate a fette oppure a spicchi.
A cosa fa bene il tarassaco? Quali i benefici e le controindicazioni? Parla la dott.ssa Trevisan “Conosciuto anche come piscialetto e pissacan per i suoi effetti diuretici, svolge una profonda azione depurativa del fegato favorendo l’eliminazione della bile per questo attenzione a chi soffre di calcolosi biliare. È inoltre un‘ottimo lassativo.”
STAGIONE migliore per la raccolta delle foglie di #tarassaco: da febbraio fino ad aprile in montagna. Le sole foglie più tenere si possono raccogliere tutto l’anno.
Altri nomi: dente di cane, brusaoci, cicoria selvatica, cicoria asinina, erba del porco, girasole dei prati, (il fiore giallo), grugno di porco, ingrassaporci, insalata di porci, lappa, missinina, nonnino, pisacane, pisciacane, piscialletto, soffione (solo l’infruttescenza)…
RICETTE con il dente di leone
- DifficoltàFacile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaSalutare
- StagionalitàPrimavera
Tarassaco in padella
In alternativa all’aglio e peperoncino, insaporire il tarassaco lesso con un soffritto di cipolla o porro.
- Energia 78,40 (Kcal)
- Carboidrati 11,24 (g) di cui Zuccheri 0,87 (g)
- Proteine 3,29 (g)
- Grassi 3,60 (g) di cui saturi 0,60 (g)di cui insaturi 0,42 (g)
- Fibre 4,29 (g)
- Sodio 212,34 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 70 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Tarassaco in padella
Come curare il tarassaco?
Consiglio di utilizzare dei guanti in lattice per non sporcarsi le dita e le unghie durante la sua raccolta e soprattutto cura.
Raccogliere i denti di cane in un luogo non inquinato, inserire la punta del coltello nel terreno e togliere la piantina con parte della sua radice. Pulire, eliminando le foglie gialle e rovinate alla base, quinsi tagliare via la terra dalla piccola radice.
Lavare molto bene, risciacquare più volte nell’acqua fino a che non risulterà limpida e senza tracce di terra. Se si consuma crudo, meglio versare nell’acqua di lavaggio del bicarbonato.
Quanto tempo deve bollire il tarassaco?
Tempo di cottura:
– in pentola a pressione a vapore per 5 minuti dal fischio
– in un tegame con acqua bollente e salata per circa 12 minuti
– per la cottura a vapore occorrono 10 – 15 minuti
Non eliminare l’acqua di cottura del tarassaco, può essere bevuta a scopo depurativo e diuretico.
Ripassare il tarassaco in padella
Una volta cotto, il dente di leone si può ripassare in padella per dargli più tono e sapore.
Tagliuzzare la verdura bollita, stufarla in un tegame con poco olio, uno spicchio d’aglio schiacciato, il sale e del peperoncino. Prima di servire si può insaporire con del lievito alimentare in scaglie.
In alternativa si può cuocere con della cipolla come per fare il soffritto del risotto.
Variante VEGETARIANA
Per ottenere una consistenza più cremosa si può utilizzare del burro (meglio se artigianale e di malga) in sostituzione dell’olio e alla fine cospargere con del formaggio grattugiato (senza caglio animale).
Come utilizzare il tarassaco lesso?
– per un contorno light, condire il tarassaco lesso con un filo d’olio extravergine a crudo
– si può utilizzare in sostituzione degli spinaci per ripieni, torte salate, strudel, frittate…
CONSERVARE il tarassaco cotto
Per conservare il tarassaco cotto, lasciarlo raffreddare e riporlo in un contenitore ermetico in frigorifero, dove si mantiene per massimo 3 giorni.
Per conservarlo più a lungo, congelarlo in sacchetti o contenitori per il congelatore, in freezer per 3-6 mesi.
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